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“Bisanzio e le Crociate, incontro e scontro tra Oriente e Occidente”<br />
Atti del convegno, Venezia, 10 e 11 dicembre 2011<br />
<strong>Porphyra</strong>, anno IX, n. 17<br />
ai loro modelli antichi, essi ne avevano ripreso anche certi motivi narrativi :<br />
Aristandro e Callitea di Manasses e Rodante e Dosicles di Prodromos<br />
riprendono l'incipit in medias res delle Etiopiche di Eliodoro ed Eugeniano,<br />
che si era rifatto a sua volta a Prodromos per il suo Drosilla e Caricle.<br />
Se i romanzi antichi erano tutti scritti in prosa, tra quelli comneni solo<br />
Isminas e Ismine di Macrembolites lo è, gli altri tre sono scritti in versi.<br />
Rodante e Dosicles di Prodromos e Drosilla e Caricle di Eugeniano sono in<br />
dodecasillabo, che, conservando formalmente il ritmo del giambo, era ormai<br />
pronunciato con l'accento tonico. Il romanzo di Manasses, Aristandro e<br />
Callitea fu il primo ad essere scritto in politiko,j sti,coj, forma metrica<br />
adottata da tutti i romanzi paleologi, poiché questo tipo di verso si adattava<br />
meglio alla lingua parlata ed al suo ritmo. L’uso di questo ritmo, di cui<br />
l'origine è dibattuta, marca un'ulteriore cesura con la tradizione letteraria :<br />
gli scrittori bizantini avevano continuato ad applicare le regole metriche,<br />
anche se la quantità delle vocali e delle sillabe non giocava più alcun ruolo<br />
e, preferivano il dodecasillabo, che conservava la struttura del trimetro<br />
giambico, ma che effettivamente era pronunciato rispettando l'accento<br />
tonico delle diverse parole.<br />
I romanzi comneni avevano ripreso dai loro antenati classici l'ampiezza<br />
delle ekfraseis e lo sfoggio di figure retoriche, nei romanzi studiati le<br />
descrizioni sono molto più brevi ed il numero di figure è sensibilmente<br />
ridotto : tutto questo conferisce un ritmo fiabesco, un carattere popolare ed<br />
apparentemente spontaneo.<br />
L'elemento popolare si intravede nella letteratura in lingua elevata in<br />
certi motivi come il lamento funebre, il ? moirolo,gi(on), il canto d'amore, la<br />
tragoudi,a e la moira, d'origine antica, che custodisce i destini sulle pagine<br />
di un libro, il moirogra,fhma, motivo tipico di un poema allegorico ed<br />
edificante in verso politico, il Lo,goj parhgoretiko,j, scritto anch'esso in<br />
vernacolare.<br />
Una nuova tradizione<br />
Il destino posteriore, testimone emblematico del successo durevole, di<br />
Imperios e di Apollonios di Tiro, ne mette in evidenza la materia popolare,<br />
elemento di spicco: versioni rimate, stampate da editori veneziani e racconti<br />
popolari orali per Apollonio; invece, nel caso di Florio, se il linguaggio e<br />
certe espressioni lo connettono alla canzone d'amore popolare, gli elementi<br />
retorici, ekfrastici e parenetici lo collegano alla tradizione del romanzo<br />
bizantino.<br />
I diaskevasteis manipolavano diverse tradizioni: i romanzi paleologi<br />
conservavano il gusto per i lunghi monologhi, la sensibilità esacerbata dei<br />
protagonisti, ma hanno spesso nomi ed abiti latini.<br />
Il pubblico di lettori doveva cogliere questo gioco di allusioni alla<br />
tradizione romanzesca bizantina ed occidentale al contempo, doveva<br />
conoscere, anche sesuperficialmente i romanzi cortesi e quelli antichi ?<br />
Tutta l'atmosfera cavalleresca e cortese, i rituali di addobbo, i tornei perdono<br />
la loro linfa, ovvero si svuotano del loro significato al di fuori della società<br />
feudale e diventano involucri da colmare con il gusto ed i motivi bizantini.<br />
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