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qui - Porphyra

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“Bisanzio e le Crociate, incontro e scontro tra Oriente e Occidente”<br />

Atti del convegno, Venezia, 10 e 11 dicembre 2011<br />

<strong>Porphyra</strong>, anno IX, n. 17<br />

Negli autori paleologi quest'inventiva è moneta corrente : i composti<br />

sono spesso costituiti da tre elementi, e lunghi composti qualificano la<br />

bellezza dei protagonisti, sempre straordinaria ed ineffabile, conformemente<br />

al topos dell'incapacità dello scrittore di descrivere le grazie dei giovani,.<br />

Questo motivo è ben noto, di ascendenza classica, impiegato da chi<br />

intendeva sottolineare la difficoltà dell'opera intrapresa.<br />

Riporto <strong>qui</strong> degli esempi di ekfraseis delle eroine :<br />

Platziaflore (L) : 190 e ss. evkei,nhn th.n avglao,morfon th.n ei=cen evn<br />

kardi,ᾳ/ th.n kroustalli,dan tou/ nerou/ th.n pa,cnhn tou/ ceimw/noj/ th.n<br />

dendrohlio,morfhn mauroploumistomma,thn/ th.n nerantzoerwtoa,kouston<br />

ròdokokkinocei,lan/ th.n suntucogluko,lalon evrwtoepaineme,nhn.<br />

cfr. Achilleis (N) vv. 815 e ss. ta. fru,dia tῆj kamatw,ta :emorfa<br />

evgerme,na/ kai. kokkinoploumo,ceilh selh,nhj lamprote,ran/<br />

marmarociono,dontoj glukostomatobru,sij/ avsprokokkinoma,goulh (…)<br />

kristallocionotra,chloj (…) stroggulemorfopou,gounh 334 .<br />

Questi composti 335 sono spesso degli hapax, dimostrazione della libertà<br />

che i diaskevasteis si concessero con questa lingua ancora giovane ed ancora<br />

scevra delle costrizioni proprie a lunghe tradizioni letterarie.<br />

Alcune espressioni sono riprese dai canti popolari, che si trovano, per<br />

esempio nelle parole di addio rivolte a Imperios dai suoi genitori (Legrand<br />

vv. 243 e ss. ; Lambros 205 e ss.) sono propri del dhmotiko. tragou,di 336 .<br />

L’anafora è molto usata nelle lamentazioni e riprende la maniera<br />

popolare, come delle espressioni diffuse in questi testi, per esempio<br />

l'emistichio mikroi, te kai. mega,loi, che compare in ogni opera varie volte.<br />

Gli autori giocavano con il registro popolare, con espressioni tipiche dei<br />

racconti o dei canti popolari, conferendo così un colore ingenuo e fiabesco<br />

alle storie narrate.<br />

Questo effetto è sottolineato dagli appelli e dai brevi intermezzi di tipo<br />

metadiegetico e di metalessi, distribuiti nel corso della narrazione, sia per<br />

prolungare la suspence o per suscitare la pietà, la compassione o la sorpresa<br />

nel lettore.<br />

Tali interventi autoriali conferiscono ai romanzi l'illusione di un<br />

racconto immediato alla presenza di una corte abitata da giovani, da donne e<br />

da uomini, evocata dal romanzo di Beltandro e Crisantza, e illusione che il<br />

romanzo di Libistro e Rodamne, - in una sorta di gioco di specchi, - inscena<br />

alla corte di Mirtane attraverso il personaggio di Clitobos, amico e<br />

compagno di ventura del protagonista e narratore omodiegetico 337 .<br />

Al contrario i romanzi d' epoca comnena, riposando sui modelli classici,<br />

raccontano la storia senza rivolgersi a un pubblico, ma spesso a un<br />

personaggio, come nel romanzo di Macrembolites Isminia e Ismine. Fedeli<br />

334 Per la traduzione dei versi citati edizione di CUPANE C., Romanzi cavallereschi bizantini, Torino 1995.<br />

335 BEATON R. Il romanzo greco medievale, Soveria Mannelli (Catanzaro) 1997, p. 160 menziona esempi interessanti.<br />

336 FANCA A., L’idéal de beauté féminine dans les chants populaires grecs, in Studia in honorem Veselini Beseliev,<br />

Accademia litterarum bulgarica, Sofia 1972, pp. 62-71.<br />

337 CUPANE C., Leggere e/o ascoltare. Note Sulla ricezione primaria e sul pubblico della letteratura greca medievale,<br />

in Medioevo romanzo e orientale. Oralità, scrittura, modelli narrativi, atti del II Collo<strong>qui</strong>o internazionale (Napoli 17-19<br />

febbraio 1994), Messina 1995, pp. 83-105.<br />

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