Abitare la terra: questione ambientale
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5. Per una cultura di nonviolenza attiva, che<br />
sia promotrice di vita e non significhi un<br />
egoistico tirarsi fuori da situazioni di violenza e<br />
di oppressione, ma sia un modo di operare per<br />
<strong>la</strong> giustizia e <strong>la</strong> liberazione:<br />
5.1. esprimendo e realizzando l'opzione<br />
preferenziale per una risoluzione pacifica<br />
dei conflitti;<br />
5.2. sostenendo il diritto all'obiezione di<br />
coscienza al servizio militare e alle tasse<br />
destinate a scopi militari e offrendo<br />
forme alternative di servizio per <strong>la</strong> pace;<br />
5.3. superando <strong>la</strong> violenza nell'educazione,<br />
nel<strong>la</strong> famiglia, nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, sul <strong>la</strong>voro e<br />
nei mezzi di comunicazione di massa,<br />
specialmente <strong>la</strong> violenza diffusa contro le<br />
donne e i bambini;<br />
5.4. opponendosi al<strong>la</strong> militarizzazione in<br />
quanto essa colpisce soprattutto le donne<br />
e i bambini, perché li priva dei loro diritti<br />
umani, del<strong>la</strong> dignità e del<strong>la</strong> salute;<br />
5.5. riconoscendo e sostenendo le donne in<br />
quanto costruttrici di una cultura del<strong>la</strong><br />
nonviolenza, nel<strong>la</strong> loro resistenza<br />
nonviolenta alle politiche di oppressione<br />
e di sfruttamento.<br />
3. Terzo impegno<br />
Per costruire una cultura che possa vivere<br />
in armonia con l'integrità del creato;<br />
- per preservare il dono dell'atmosfera<br />
terrestre e per alimentare e sostenere <strong>la</strong> vita<br />
del mondo;<br />
- per combattere le cause dei<br />
cambiamenti dannosi all'atmosfera, che<br />
minacciano di sovvertire il clima del<strong>la</strong> <strong>terra</strong><br />
e di creare sofferenza dappertutto;<br />
ci assumiamo il compito di operare e di<br />
impegnare le chiese a operare:<br />
1. Per unirci nel<strong>la</strong> ricerca di modi di vivere<br />
insieme in armonia con <strong>la</strong> creazione di Dio,<br />
attraverso attività come queste:<br />
1.1. approfondendo le nostre conoscenze<br />
bibliche, riscoprendo antiche tradizioni<br />
(ad esempio l'insegnamento patristico<br />
sul<strong>la</strong> creazione) e sviluppando nuove<br />
prospettive teologiche circa <strong>la</strong> creazione<br />
e il posto che in essa occupa l'umanità,<br />
aprendoci al<strong>la</strong> possibilità di imparare<br />
dalle conoscenze dei popoli indigeni, da<br />
quelle di persone di altre fedi e ideologie,<br />
come pure dal<strong>la</strong> tradizionale saggezza<br />
delle donne;<br />
1.2. promuovendo nelle nostre comunità<br />
ecclesiali una spiritualità che abbracci il<br />
carattere sacramentale del<strong>la</strong> creazione e<br />
contesti gli atteggiamenti consumistici;<br />
1.3. e<strong>la</strong>borando programmi educativi che<br />
aiutino nell'opera di salvaguardia del<br />
creato e adottando nelle nostre chiese<br />
uno stile di vita comunitario e modalità<br />
di uso delle risorse che esprimano e<br />
rafforzino un crescente rispetto per <strong>la</strong><br />
creazione di Dio;<br />
1.4. operando, globalmente e localmente,<br />
insieme ad ambientalisti, scienziati,<br />
operatori sociali, giovani, leaders politici,<br />
economisti e altre persone, provenienti<br />
da ambienti culturali e religiosi diversi,<br />
che sono al<strong>la</strong> ricerca di giuste forme di<br />
organizzazione sociale, che aiutino a<br />
mantenere l'equilibrio ecologico del<br />
creato. Questa cooperazione potrebbe<br />
attuarsi in molti modi, ad esempio<br />
attraverso <strong>la</strong> partecipazione delle chiese<br />
al<strong>la</strong> «giornata mondiale dell'ambiente»;<br />
1.5. proteggendo e celebrando il dono del<strong>la</strong><br />
creazione di Dio mediante <strong>la</strong><br />
condivisione delle risorse del<strong>la</strong> <strong>terra</strong> in<br />
modi che migliorino <strong>la</strong> vita di tutti.<br />
Respingendo l'eccessivo consumo e<br />
promuovendo modelli che incoraggino il<br />
ricic<strong>la</strong>ggio, che offrano abitazioni e<br />
trasporti adeguati, che assicurino forme<br />
di produzione agrico<strong>la</strong> e industriale<br />
sostenibili e che vadano incontro ai<br />
bisogni primari di tutti;<br />
1.6. respingendo e combattendo il modo di<br />
pensare gerarchico, che pone una razza al<br />
di sopra di un'altra, gli uomini sulle<br />
donne, gli esseri umani sull'ambiente<br />
naturale; e accettando <strong>la</strong> responsabilità di<br />
un'autocritica continua, necessaria per<br />
costruire un mondo più armonioso.<br />
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