Abitare la terra: questione ambientale

il bambino si lascerà sedurre ad uscire
dall'orbita e ad accogliere il nuovo e il diverso
da sé con curiosità, tolleranza e amore.
Se invece il bimbo umano viene gettato nel
mondo troppo rapidamente, e mi riferisco a
una cura che non è solo quella della nascita, se,
come nella nostra società sempre più perde
valore il ruolo affettivo fondamentale dei
genitori nell'accompagnare pazientemente il
bambino verso l'avventura della vita, con le
sue difficoltà e i suoi piaceri, sempre più noi
produciamo "pseudo-adulti" cresciuti solo
fisicamente capaci di raggiungere competenze
e abilità adulte, ma bambini eterni nel cuore
che ricercano con i mezzi raffinati che
conoscono, senza neanche saperlo, di
ricostruire un mondo materno perfetto e
onnipotente troppo rapidamente perduto. Un
sogno negato può diventare un delirio.
Bambini trascurati diventano adulti infelici,
diceva Spitz già negli anni quaranta.
Viviamo in un mondo invaso dalla
nostalgia di una mamma, ahimè . meccanica:
che chiude dentro, che semplifica il reale e
protegge non essendo stata capace di
insegnarci a vivere, a conoscere i limiti e ad
amarli. Questo mondo illusorio e semplificato
viene talvolta chiamato progresso.
Quando sono più pessimista e mi domando
cosa accadrà, mi consolo pensando che proprio
quelle popolazioni povere e immigrate, che a
volte consideriamo con sufficienza, e che ci
stanno invadendo per necessità economica ma
che hanno conservato l'abitudine alle mansioni
più semplici, quali il lavoro manuale,
1'accudimento dei bambini, dei vecchi, dei
malati, ecco queste popolazioni sapranno
sostituirci là dove noi abbiamo perso la nostra
umanità. Perché abbiamo riempito di oggetti
sofisticati un vuoto di relazioni e di amore.
Tratto da “Appunti sul parto e sul primario
rapporto madre-bambino come spunto per una
riflessione sull’affettivita”, di Giuliana Mieli in
L’arco di Giano, n.27 - 2001
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