Abitare la terra: questione ambientale
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all'invenzione sociale, allo scarto improvviso.<br />
Si tratta semplicemente di partire da quello<br />
che c'è per dare spazio a forme sociali di<br />
incontro, di scambio, a stili di vita che già<br />
sono presenti e che mettono al centro il<br />
desiderio e <strong>la</strong> ricerca di un rapporto diverso<br />
nel vissuto del tempo, delle re<strong>la</strong>zioni,<br />
dell'ambiente, del consumo e che vivono già<br />
almeno in parte al di là dell'immaginario e<br />
dell'esperienza dello sviluppo.<br />
I bisogni in una società del doposviluppo<br />
Dal secondo dopoguerra ad oggi <strong>la</strong> cultura<br />
occidentale ha affermato in tutti i modi l'idea<br />
che <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita dipendesse<br />
dall'accumu<strong>la</strong>re e dal consumare. Negli ultimi<br />
anni però, lentamente, <strong>la</strong> fede in questi due<br />
valori è venuta meno, se non altro perché le<br />
nostre società non sprizzano proprio di felicità<br />
e serenità. Lo scrittore tedesco Hans Magnus<br />
Enzensberger ha provato a domandarsi, per<br />
esempio, quali sono e saranno i beni di lusso<br />
del futuro: «Introvabili, rari, costosi e<br />
ricercati, sotto il segno di un consumismo<br />
di<strong>la</strong>gante, non sono tanto auto veloci e orologi<br />
d'oro, champagne e profumi, tutte cose che<br />
possiamo acquistare a ogni angolo del<strong>la</strong><br />
strada, bensì presupposti di vita elementari<br />
come tranquillità, acqua pura e spazi<br />
sufficienti. Singo<strong>la</strong>re capovolgimento di una<br />
logica dei desideri: il lusso del futuro si<br />
congeda dal superfluo per volgersi al<br />
necessario, il quale, con tutta probabilità, sarà<br />
a disposizione soltanto di una esigua<br />
minoranza. Nessun duty free shop può offrire<br />
ciò che, nel<strong>la</strong> vita, conta veramente» 8 . Già,<br />
ciò che conta. Probabilmente uno dei compiti<br />
più difficili che ci aspetta è quello di chiederci<br />
cosa conta veramente. Di cosa abbiamo<br />
bisogno veramente per vivere bene nel<strong>la</strong><br />
società di oggi e di domani? Quali sono i<br />
nostri più intimi bisogni? Ognuno di noi deve<br />
pensarci a fondo. Ma forse è utile riprendere<br />
alcuni stimoli proposti da Enzensberger ed<br />
8 Hans Magnus Enzensberger, Zig zag. Saggi<br />
sul tempo, il potere e lo stile, Einaudi, Torino,<br />
1999, p. 164.<br />
ampliarli. Di cosa non possiamo fare a meno<br />
se non squalificando decisamente il senso del<br />
nostro vivere?<br />
Il tempo: uno dei problemi delle nostre<br />
vite deriva dal fatto che non possiamo<br />
disporre liberamente del tempo per vivere.<br />
Siamo coinvolti in un vortice di impegni, di<br />
studio, di <strong>la</strong>voro, di compiti burocratici, di<br />
faccende da sbrigare. Il tempo per le cose che<br />
amiamo è sempre troppo, troppo poco. Certo<br />
il mercato, il Web, i centri commerciali ci<br />
offrono una infinita possibilità di oggetti, di<br />
proposte, di strumenti interessanti e<br />
accattivanti, ma quanto tempo dovremmo<br />
perdere per inseguire tutto questo? Orientarsi<br />
tra ciò che è importante e ciò che non lo è,<br />
poter scegliere come disporre del nostro<br />
tempo è uno dei presupposti del<strong>la</strong> qualità<br />
del<strong>la</strong> nostra vita.<br />
Lo spazio: pensiamo alle città dove<br />
viviamo, alle strade intasate dal traffico, ai<br />
mezzi pubblici di trasporto pieni di gente, al<strong>la</strong><br />
carenza di alloggi, ai posti di vacanze<br />
strapieni di turisti. Ognuno di noi ha bisogno<br />
di uno spazio tutto per sé, dove coltivare le<br />
cose che ci sono care, dove poter incontrare le<br />
persone, dove poter godere delle cose in<br />
tranquillità. Non solo uno spazio chiuso, non<br />
solo contenitori. Ci manca <strong>la</strong> possibilità di<br />
vivere in spazi meno angusti, spazi pubblici e<br />
aperti, fruibili, piazze, strade, parchi, prati...<br />
La tranquillità: abbiamo accennato al<strong>la</strong><br />
tranquillità. Non siamo forse stressati dal<br />
rumore, dal chiasso, dal traffico, dalle<br />
continue richieste di azioni e prestazioni, dai<br />
mille doveri, dalle tante occasioni da non<br />
perdere, dal caos attorno a noi e dentro di noi?<br />
Un minimo di tranquillità è necessario per <strong>la</strong><br />
qualità del<strong>la</strong> nostra vita.<br />
La salute: negli ultimi decenni <strong>la</strong> medicina<br />
occidentale ha sconfitto molte ma<strong>la</strong>ttie<br />
terribili che hanno segnato oscuramente i<br />
secoli scorsi. D'altra parte sono comparse<br />
tutta una serie di nuove ma<strong>la</strong>ttie: depressione,<br />
patologie alimentari, ma<strong>la</strong>ttie croniche<br />
degenerative (Alzheimer, demenze), ma<strong>la</strong>ttie<br />
cardiovasco<strong>la</strong>ri, tumori, aids, allergie. La<br />
qualità del<strong>la</strong> nostra vita dipende anche dal<strong>la</strong><br />
capacità di promuovere un'ecologia del<strong>la</strong><br />
salute che ci aiuti a prevenire o a contenere<br />
queste ma<strong>la</strong>ttie.<br />
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