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Abitare la terra: questione ambientale

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Sud. Rispetto al 1997 diminuiscono del 2,4% i rifiuti<br />

urbani smaltiti in discarica, pari al 77,4% del<strong>la</strong><br />

produzione totale.<br />

AMBIENTE E SALUTE<br />

I risultati di una ricerca condotta dal Centro<br />

europeo ambiente e salute dell'OMS in otto città<br />

italiane (Torino, Roma, Genova, Mi<strong>la</strong>no, Napoli,<br />

Palermo, Bologna, Firenze) nel biennio 1998-1999<br />

hanno denunciato che il 4,7% dei decessi (3.472 casi<br />

all'anno) e il 28,6% (31.524 casi) delle bronchiti acute<br />

sono attribuibili a livelli superiori a 30 microgrammi<br />

per metro cubo di polveri sottili, prodotte dal traffico<br />

veico<strong>la</strong>re e dagli impianti di riscaldamento e industriali.<br />

Nelle città campione, <strong>la</strong> presenza delle polveri variava<br />

da un minimo di 44,4 microgrammi per metro cubo a<br />

Palermo a un massimo di 53,8 a Torino.<br />

Secondo <strong>la</strong> Commissione consultiva tossicologica<br />

nazionale, il benzene, c<strong>la</strong>ssificato come cancerogeno e<br />

generato dalle emissioni veico<strong>la</strong>ri, produrrà da 17 a 246<br />

casi aggiuntivi di leucemia all'anno nei prossimi 75<br />

anni.<br />

Secondo l'Istituto superiore del<strong>la</strong> sanità, <strong>la</strong><br />

situazione di rischio da elettrosmog riguarda 200.000<br />

italiani sottoposti a un livello di emissioni superiore a<br />

0,5 microtes<strong>la</strong>. In Italia, <strong>la</strong> ricerca degli effetti sul<strong>la</strong><br />

salute delle onde elettromagnetiche è affidata al<strong>la</strong><br />

Fondazione oncologica Ramazzini di Bologna. Per il<br />

2004 sono attese le conclusioni del<strong>la</strong> sperimentazione<br />

sul ciclo vitale dei 5000 topi che quotidianamente<br />

vengono esposti alle onde che si ricevono con i telefoni<br />

GSM (1800 MHz). Secondo le stime presentate dal<br />

ministero dell'Ambiente, ogni anno circa 1,3 nuovi casi<br />

di leucemia infantile sarebbero attribuibili a una<br />

esposizione a campi magnetici d’intensità superiore a<br />

0,2 microtes<strong>la</strong> generati dalle sole linee elettriche ad alta<br />

tensione.<br />

I NUMERI<br />

- 6,6% l'aumento delle emissioni di anidride carbonica<br />

dal 1990 al 1998, e del 5,4% quelle di gas<br />

climalteranti.<br />

- 10-15% l'aumento delle emissioni di biossido di<br />

carbonio dal 1995 al 2010 per l'incremento del<br />

traffico.<br />

- 1,9 abitanti per un veicolo contro l'1,8 degli USA.<br />

- Il 5,6% delle coste non balneabile nel 1999 contro il<br />

6,1% nel 1998.<br />

- Tre milioni di tonnel<strong>la</strong>te <strong>la</strong> raccolta differenziata di<br />

rifiuti nel 1998, pari all'11,2% del<strong>la</strong> produzione<br />

totale, contro i 2,5 del 1997. (Fonte: ministero<br />

dell’Ambiente, 2001)<br />

- 10.000 le stazioni radiobase per i cellu<strong>la</strong>ri e oltre<br />

60.000 le antenne per i programmi radiotelevisivi.<br />

- 55.000 le antenne previste con l'instal<strong>la</strong>zione UMTS.<br />

- Tra l'80% e il 95% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione soggetta a un<br />

inquinamento acustico superiore al<strong>la</strong> soglia stabilita<br />

per le aree a elevata concentrazione. (Fonte:<br />

Legambiente, 2001)<br />

- Il 4,7% dei decessi a Torino, Roma, Genova, Mi<strong>la</strong>no,<br />

Napoli, Palermo, Bologna, Firenze nel 1998-1999 a<br />

causa del<strong>la</strong> presenza di oltre 30 microgrammi per<br />

metro cubo di polveri sottili. (Fonte: OMS, 2000)<br />

L’EFFETTO SERRA<br />

Nel novembre 2000 è fallita <strong>la</strong> Conferenza<br />

mondiale sui cambiamenti climatici dell'Aja.<br />

Obiettivo dell'incontro era <strong>la</strong> definizione delle<br />

modalità di applicazione del Protocollo di Kyoto<br />

(1997) per <strong>la</strong> riduzione (5,2% rispetto ai livelli del<br />

1990) delle emissioni di gas serra da parte dei<br />

principali Paesi industrializzati entro il 2008-2012 (7%<br />

per gli Stati Uniti, 6% per il Giappone, 8% per l'Unione<br />

europea). Al<strong>la</strong> base del mancato accordo, il rifiuto<br />

dell'Unione europea delle proposte avanzate dal<br />

"gruppo ombrello" (USA, Giappone, Nuova Ze<strong>la</strong>nda,<br />

Canada e Australia): contabilizzare nelle emissioni<br />

anche i "pozzi di assorbimento" di anidride carbonica<br />

rappresentati dalle foreste e dai suoli agricoli; ottenere<br />

"crediti" di biossido di carbonio commerciando quote<br />

di emissioni inquinanti con altri Paesi industrializzati.<br />

La richiesta europea prevedeva un tetto di almeno il<br />

50% che obblighi tutti i Paesi a ridurre le loro<br />

emissioni, introducendo sanzioni per gli inadempienti.<br />

Il dialogo tra Europa e Stati Uniti si è riaperto nel<br />

marzo 2001 in occasione del Vertice dei ministri<br />

dell'Ambiente dei Paesi industrializzati svoltosi a<br />

Trieste. Gli Stati Uniti hanno ribadito <strong>la</strong> priorità del<strong>la</strong><br />

riduzione delle emissioni, ma senza accettare vincoli<br />

sulle azioni domestiche. L'Europa ha chiesto che<br />

almeno <strong>la</strong> metà delle riduzioni sia conseguita dai<br />

singoli Stati con azioni domestiche. La discussione e<br />

impegni più concreti sono stati rimandati al<strong>la</strong><br />

Conferenza ONU sui cambiamenti climatici prevista<br />

per l'estate 2001 a Bonn. A fine marzo 2001, a<br />

sorpresa, gli USA annunciano però il ritiro del<strong>la</strong> loro<br />

firma al Protocollo di Kyoto.<br />

Secondo il Rapporto State of the World 2001<br />

realizzato dal Worldwatch Institute, l'aumento dell'uso<br />

di combustibili fossili comporterà entro il 2100 un<br />

aumento del<strong>la</strong> temperatura terrestre di sei gradi rispetto<br />

ai valori del 1990. Da qui <strong>la</strong> carenza di risorse idriche,<br />

<strong>la</strong> riduzione dei raccolti e <strong>la</strong> diffusione di ma<strong>la</strong>ttie<br />

mortali quali <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ria e <strong>la</strong> febbre rossa. Il settore dei<br />

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