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Abitare la terra: questione ambientale

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1.9. sia abolito il sistema economico ingiusto<br />

che costringe delle donne (e talvolta<br />

anche dei bambini e degli uomini) al<strong>la</strong><br />

prostituzione o ad altre forme di<br />

sfruttamento del sesso per il sostentamento<br />

proprio e delle proprie famiglie;<br />

1.10. siano le necessità di base di una società e<br />

del<strong>la</strong> sua gente a determinare le linee<br />

dell'economia e del<strong>la</strong> politica, e non i<br />

valori e gli interessi economici di società<br />

multinazionali e di agenzie monetarie<br />

internazionali, come il Fondo monetario<br />

internazionale e <strong>la</strong> Banca mondiale;<br />

1.11. lottiamo per fissare con leggi che i<br />

governi, le organizzazioni internazionali,<br />

le società transnazionali e le altre<br />

organizzazioni, come le chiese e gli<br />

organismi ad esse collegati, rendono<br />

conto a tutti, e specialmente a coloro che<br />

subiscono gli effetti negativi delle<br />

politiche economiche;<br />

1.12. individuiamo e operiamo per eliminare le<br />

strutture del sessismo, che fa delle donne<br />

e dei bambini le vittime principali del<strong>la</strong><br />

povertà;<br />

1.13. sia riconosciuto e valutato<br />

economicamente il valore del <strong>la</strong>voro<br />

delle donne;<br />

1.14. ricerchiamo attivamente sistemi di valori<br />

radicalmente nuovi, basati su giustizia,<br />

pace e salvaguardia del creato, in grado<br />

di guidare le linee politiche ed economiche.<br />

2. Per l'attuazione dei principi testé<br />

menzionati nelle linee e nel<strong>la</strong> prassi delle<br />

chiese e degli organismi ecclesiastici.<br />

Ciò implica, tra l'altro, che:<br />

1. 2.1. le chiese riaffermino che le attività<br />

economiche, come ogni altro ambito<br />

del<strong>la</strong> vita umana, sono sottoposte al<br />

giudizio di Dio;<br />

2. 2.2. le chiese riconoscano di avere<br />

bisogno di essere liberate dal<strong>la</strong> loro<br />

complicità con sistemi economici ingiusti<br />

e riconoscano il ruolo essenziale svolto<br />

dai movimenti popo<strong>la</strong>ri nel<strong>la</strong> lotta per <strong>la</strong><br />

giustizia economica;<br />

2.3. le chiese siano guidate nell'amministrazione<br />

delle loro entrate e delle loro<br />

proprietà, per esempio terreni, fabbricati<br />

e investimenti, e nelle loro linee da<br />

un'opzione preferenziale per i poveri;<br />

2.4. le chiese adottino e applichino le<br />

Direttive per una condivisione<br />

ecumenica delle risorse e<strong>la</strong>borate nel<br />

corso di una consultazione mondiale su<br />

questo argomento (El Escorial, 1987);<br />

2.5. le chiese diano appoggio a sistemi<br />

produttivi, commerciali, bancari e<br />

creditizi alternativi, basati sul<strong>la</strong> giustizia,<br />

<strong>la</strong> pace e <strong>la</strong> salvaguardia del creato e<br />

aumentino almeno del 50% per i<br />

prossimi cinque anni i loro investimenti<br />

nel<strong>la</strong> Società cooperativa ecumenica per<br />

lo sviluppo (Ecumenical Development<br />

Cooperative Society - EDCS), manifestando<br />

così <strong>la</strong> convinzione che il<br />

reddito sociale ottenuto dagli<br />

investimenti ha <strong>la</strong> priorità sul reddito<br />

finanziario;<br />

2.6. le chiese e le organizzazioni ad esse<br />

collegate mettano in atto «campagne di<br />

alfabetizzazione economica» per istruire<br />

i loro membri sul modo in cui<br />

funzionano le politiche e i sistemi<br />

economici;<br />

2.7. le chiese prendano parte attiva nelle<br />

campagne per ridurre almeno del 50% il<br />

fardello del debito commerciale e per<br />

cancel<strong>la</strong>re totalmente il debito derivante<br />

da prestiti dei governi o di altre agenzie<br />

ufficiali;<br />

2.8. le chiese sostengano attivamente e<br />

prendano parte al programma del CEC:<br />

«Decennio ecumenico delle chiese in<br />

solidarietà con le donne» e favoriscano il<br />

sorgere di reti di collegamento tra le<br />

donne.<br />

3. Per <strong>la</strong> liberazione del fardello del debito<br />

estero e per d'instaurazione di una struttura<br />

giusta del sistema finanziario internazionale,<br />

che riguarda <strong>la</strong> vita di centinaia di milioni di<br />

persone.<br />

Ciò implica, fra l'altro, che:<br />

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