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Abitare la terra: questione ambientale

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L'ambiente: in questi decenni abbiamo<br />

certamente imparato che perfino le cose<br />

fondamentali, come <strong>la</strong> qualità dell'aria,<br />

dell'acqua, del cibo, come <strong>la</strong> temperatura e il<br />

clima sono soggette a deterioramento a causa<br />

delle nostre azioni e possono essere ridotte in<br />

una condizione di scarsità. Ha senso <strong>la</strong> vita se<br />

non potremo più vivere in un ambiente bello,<br />

pulito, senza poter mangiare, respirare, fare il<br />

bagno, prendere il sole con gioia e serenità?<br />

La sicurezza: è sotto gli occhi di tutti<br />

l'aumento del<strong>la</strong> criminalità, sia spiccio<strong>la</strong> sia<br />

organizzata, l'aumento dei furti, delle truffe,<br />

delle violenze nelle città e nelle strade. Le<br />

città che sono nate fra l'altro per garantire<br />

sicurezza entro le proprie mura sono<br />

diventante fonti di insicurezza e paure. Il<br />

nemico è sempre più dentro le mura, può<br />

essere chiunque, il negoziante davanti a casa<br />

o il vicino di pianerottolo. Non a caso si sta<br />

sviluppando tutto un mercato privato del<strong>la</strong><br />

sicurezza (porte blindate, sistemi di sicurezza<br />

e di al<strong>la</strong>rme, guardie del corpo, quartieri<br />

chiusi e control<strong>la</strong>ti ecc.). 1 politici usano il<br />

tema del<strong>la</strong> sicurezza come uno slogan<br />

politico, come se fosse solo un problema di<br />

controllo. Certo vogliamo vivere senza paura,<br />

senza il terrore di essere aggrediti, ma non<br />

possiamo nasconderci che <strong>la</strong> sicurezza<br />

dipende dal<strong>la</strong> qualità dell'ambiente sociale,<br />

dalle possibilità offerte alle persone, dal<strong>la</strong><br />

lotta al<strong>la</strong> povertà e all'emarginazione,<br />

dall'affermazione di valori sociali contrari al<br />

guadagno con ogni mezzo.<br />

Il legame sociale e <strong>la</strong> fiducia: sono il<br />

fondamento del<strong>la</strong> comunità e <strong>la</strong> vera garanzia<br />

del<strong>la</strong> sicurezza e del benessere. L'individualismo,<br />

l'utilitarismo ci hanno<br />

consegnato ad un senso di solitudine<br />

angosciante. La vita continua solo con <strong>la</strong><br />

possibilità di coltivare le amicizie, gli amori,<br />

con <strong>la</strong> possibilità di mantenere reti di vicinato<br />

e di solidarietà che ci sostengano e ci aiutino<br />

di fronte alle difficoltà, ai momenti di gioia<br />

come a quelli di tristezza. La fiducia inoltre è<br />

<strong>la</strong> condizione dell'integrazione sociale, degli<br />

incontri, del<strong>la</strong> possibilità di crescere insieme,<br />

di scambiarsi risorse e beni, di costruire<br />

insieme iniziative importanti.<br />

Il radicamento: parlo di radicamento nel<br />

senso in cui lo intendeva Simone Weil, come<br />

partecipazione reale e attiva all'esistenza di<br />

una collettività che conservi vivi certi tesori<br />

del passato e certi pensieri del futuro 9 . Sapere<br />

che i morti possono essere in dialogo con i<br />

vivi. Sapere che i vivi possono mettersi in<br />

re<strong>la</strong>zione con i nascituri. Non essere dunque<br />

devastati e svuotati, non essere in balia del<br />

vento. Non essere sradicati e non sradicare.<br />

Questo non significa fare mitologie del sangue<br />

o del<strong>la</strong> <strong>terra</strong>, ma al contrario riconoscere<br />

che ciascun essere umano ha radici multiple<br />

intrecciate insieme da cui trae linfa per<br />

affrontare <strong>la</strong> vita.<br />

La diversità: si può dire che <strong>la</strong> stessa<br />

diversità è un bisogno del<strong>la</strong> nostra vita. È<br />

necessaria per conoscere se stessi oltre che gli<br />

altri. È necessaria per pensare, scegliere,<br />

apprendere. È necessaria perché è <strong>la</strong> trama<br />

ricca e colorata che rende bel<strong>la</strong> <strong>la</strong> vita.<br />

Il sacro: anche il sacro è un bisogno<br />

irrinunciabile. Lo si può associare al<strong>la</strong> propria<br />

fede religiosa o viverlo in termini più <strong>la</strong>ici.<br />

Ciò che importa è sapere che c'è qualcosa più<br />

grande di noi. Per vivere bene dobbiamo<br />

abitare un mondo che non è muto, inerte,<br />

opaco o semplicemente materiale, ma riconoscere<br />

<strong>la</strong> fondamentale unità dell'essere di<br />

cui anche noi facciamo parte.<br />

La cultura: oggi l'illimitata possibilità di<br />

ricevere flussi continui di informazioni pone<br />

problemi rispetto al<strong>la</strong> sua fruizione critica. Il<br />

canadese Garret Wasny, autore di diverse<br />

pubblicazioni su Internet, ha affermato:<br />

«Collegandoti on-line puoi avere tutto il<br />

pianeta a portata di mano, in tempo reale, 24<br />

ore su 24, sette giorni su sette» 10 . Dobbiamo<br />

porci in modo critico di fronte a questo tipo di<br />

mitologie nei confronti di Internet e delle<br />

potenzialità del Web. Usando Internet<br />

possiamo accedere a delle informazioni, non<br />

al<strong>la</strong> cultura che è un'altra cosa. Certo Internet,<br />

<strong>la</strong> televisione, i satelliti ci offrono stimoli<br />

potenzialmente illimitati. Ma come<br />

discriminare per non annegare nel mare<br />

dell'informazione? Chi seleziona? Chi riduce<br />

9 Simone Weil, La prima radice. Preludio ad<br />

una Dichiarazione dei doveri verso l'essere<br />

umano, SE, Mi<strong>la</strong>no, 1990, p. 49 e ss.<br />

10 Citato in «Colors», n. 36, febbraio-marzo<br />

2000, p. 79.<br />

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