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Abitare la terra: questione ambientale

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concentrazioni sempre più alte fino a raggiungere<br />

soglie critiche che durano anche parecchi giorni.<br />

Nei mesi dell'inverno 1999-2000 sono state<br />

superate soglie critiche di diversi inquinanti per<br />

intere settimane.<br />

L'inquinamento dell'aria è un fenomeno<br />

intricato. Come si sa l'aria è composta per il 21 %<br />

da ossigeno e per il 78 % circa da azoto. Nel<br />

restante 1% stanno il biossido di carbonio indicato<br />

anche come anidride carbonica (0,03 %) che, pure<br />

in tale picco<strong>la</strong> percentuale, svolge una funzione<br />

fondamentale per <strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> <strong>terra</strong>. Poi gas inerti<br />

come l'argon, il vapor acqueo e una serie<br />

lunghissima di altri gas in prevalenza di origine<br />

antropica che genericamente consideriamo<br />

inquinanti. Per essere precisi nell'aria non ci sono<br />

solo gas ma anche polveri e aerosol cosicché<br />

l'atmosfera può essere considerata un grande<br />

reattore chimico, che, anche sotto l'influenza del<strong>la</strong><br />

radiazione so<strong>la</strong>re, continua a modificare <strong>la</strong><br />

composizione dei propri ingredienti.<br />

La lista degli inquinanti che vengono studiati e<br />

progressivamente presi in considerazione dagli<br />

organi di controllo e protezione <strong>ambientale</strong>,<br />

continua ad aumentare. Ma gli inquinanti principali<br />

sistematicamente monitorati oggi sono i seguenti:<br />

- biossido di zolfo SO 2 ,<br />

- monossido di carbonio CO,<br />

- ossidi di azoto NOx,<br />

- ozono O 3 ,<br />

- partico<strong>la</strong>to ina<strong>la</strong>bile PM 10 ,<br />

- benzene C 6 H 6<br />

Una rassegna completa dell'inquinamento dovrebbe<br />

prendere in considerazione anche altri inquinanti:<br />

alcuni come il Pb hanno perso <strong>la</strong> rilevanza di un tempo<br />

grazie al cambiamento del<strong>la</strong> composizione delle<br />

benzine, altri, come gli idrocarburi policiclici aromatici<br />

e i metalli Cadmio, Arsenico, Nichel e Mercurio, sono<br />

ancora oggetto di studio e su di essi manca un<br />

monitoraggio sistematico che permetta di caratterizzare<br />

lo stato di un ambiente urbano di una grande città.<br />

Gli inquinanti provengono da diverse sorgenti:<br />

processi di combustione (riscaldamento, trasporto,<br />

combustione per produzione di energia elettrica),<br />

uso e manipo<strong>la</strong>zione di combustibili e di solventi<br />

organici, processi di usura legati ai trasporti,<br />

trattamento dei rifiuti e acque reflue e, sorgente<br />

non trascurabile, gli organismi naturali quali piante<br />

e animali. Tra i diversi inquinanti possono<br />

svilupparsi nell'atmosfera reazioni chimiche che<br />

generano ulteriori inquinanti secondari: i più<br />

subdoli perché si ritrovano a distanza dai posti<br />

dove sono stati generati i loro precursori e perché è<br />

difficile prevedere <strong>la</strong> loro evoluzione. Un caso<br />

tipico di inquinante secondario è l'ozono. Ma anche<br />

<strong>la</strong> parte. fine delle polveri ina<strong>la</strong>bili, cioè del PM 10 ,<br />

cioè le polveri con diametro delle particelle<br />

inferiore a 10 millesimi di millimetro, è da<br />

considerare un inquinante secondario in quanto<br />

prodotto da una complessa chimica di diversi<br />

inquinanti sotto forma di aerosol.<br />

La concentrazione di inquinanti oscil<strong>la</strong> durante<br />

l'anno in funzione del grado di rimesco<strong>la</strong>mento<br />

del<strong>la</strong> atmosfera e per <strong>la</strong> presenza di fonti di<br />

emissioni stagionali, quali il riscaldamento, o per <strong>la</strong><br />

presenza di condizioni di forte inso<strong>la</strong>zione. I picchi<br />

di inquinamento si verificano in generale in due<br />

periodi stagionali: l'estate e l'inverno; si par<strong>la</strong> così<br />

correntemente di episodi acuti di smog invernale o<br />

di smog estivo, associati a condizioni<br />

meteorologiche di alta pressione.<br />

L'impatto negativo dell'inquinamento<br />

atmosferico in area urbana, riguarda primariamente<br />

<strong>la</strong> salute, anche se non è trascurabile, anche in<br />

termini economici, l'effetto di degradazione delle<br />

strutture civili, compresi i monumenti storici. C'è<br />

chi ha attribuito all'inquinamento atmosferico<br />

anche un deprezzamento degli immobili a Mi<strong>la</strong>no<br />

negli ultimi anni. Per <strong>la</strong> città di Mi<strong>la</strong>no esistono<br />

valutazioni quantitative molto frammentarie degli<br />

impatti sul<strong>la</strong> salute. Uno studio epidemiologico<br />

(APHEA, Air Pollution and Healthy - an European<br />

Approach) ha preso in considerazione diverse città<br />

europee tra cui Mi<strong>la</strong>no e ha mostrato una<br />

corre<strong>la</strong>zione tra aumento giornaliero del<strong>la</strong> mortalità<br />

e aumento del<strong>la</strong> concentrazione di inquinanti 5 . Si<br />

può anche supporre che il costante peggioramento<br />

dell'indicatore "salute" dei cittadini mi<strong>la</strong>nesi, e in<br />

partico<strong>la</strong>re l'incremento dei decessi dovuti a<br />

ma<strong>la</strong>ttie dell'apparato respiratorio negli ultimi dieci<br />

anni, sia corre<strong>la</strong>bile, almeno in parte, alle<br />

condizioni di inquinamento atmosferico del<strong>la</strong> città 6 .<br />

BIOSSIDO DI ZOLFO<br />

Cominciamo dall'inquinante storicamente più<br />

noto, il biossido di zolfo SO 2 . A partire dagli anni<br />

cinquanta fenomeni di aumento del<strong>la</strong> mortalità da<br />

smog a Londra, acidificazione delle acque<br />

soprattutto nei paesi nordici, corrosione dei<br />

monumenti, patologie respiratorie in ambiente<br />

urbano, sono stati collegati al<strong>la</strong> presenza di questo<br />

inquinante. La sua origine è l'uso di combustibili<br />

fossili ad alto tenore di zolfo: cherosene, gasolio<br />

per autotrazione, nafta, carbone. È un gas irritante<br />

molto solubile nel<strong>la</strong> superficie acquosa delle vie<br />

respiratorie. In certe condizioni genera<br />

nell'atmosfera minuscole goccioline di acido<br />

solforico, che vengono poi di<strong>la</strong>vate dal<strong>la</strong> pioggia.<br />

La sua riduzione, se non eliminazione, è stata<br />

5 Fonte: Touloumi G et al., 1997.<br />

6 I decessi per ma<strong>la</strong>ttie dell'apparato respiratorio nel<br />

periodo 89-98 sono aumentati del 30% e il totale dei<br />

ricoveri del 25 %. Fonte: MeglioMi<strong>la</strong>no 1999.<br />

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