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"L'Uomo di fuoco" di Emilio Salgari

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– Eccomi in un bell'impiccio – mormorò Garcia, che<br />

cominciava ad inquietarsi. – Che cosa penserà il signor Alvaro<br />

non vedendomi comparire? Se questo asse<strong>di</strong>o si prolungasse? E<br />

quel bravo signore non è meno assetato <strong>di</strong> me? Vivad<strong>di</strong>o! Ho il<br />

fucile e le munizioni non mi fanno <strong>di</strong>fetto. Proviamo a<br />

<strong>di</strong>sperdere questi noiosi porci. Quando ne avrò ammazzati<br />

quattro o cinque, spero che si decideranno ad andarsene e<br />

lasciarmi costruire la zattera.<br />

Ricaricò l'archibugio, si mise a cavalcioni del ramo e fece<br />

fuoco contro un vecchio maschio che pareva il più furibondo <strong>di</strong><br />

tutti e che saltellava attorno al tronco, strappando <strong>di</strong> quando in<br />

quando larghi pezzi <strong>di</strong> corteccia.<br />

Vedendolo cadere, tutta la banda, anziché fuggire<br />

spaventata, balzò verso l'albero con un urlìo spaventevole<br />

piantando le zanne nel legno.<br />

Il mozzo con una terza archibugiata fece scoppiare la testa<br />

ad un altro pecari non ottenendo altro che <strong>di</strong> far raddoppiare il<br />

furore dei superstiti.<br />

Stava per continuare le fucilate, quando un pensiero lo<br />

trattenne.<br />

– E se questi spari venissero u<strong>di</strong>ti dai selvaggi? Preferisco<br />

sostenere l'asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questi cinghiali piuttosto che <strong>di</strong> veder<br />

accorrere i mangiatori <strong>di</strong> carne umana. Povero signor Alvaro!<br />

Come sarà inquieto udendo queste fucilate! Alla malora questi<br />

animalacci e la loro cocciutaggine. Orsù, armiamoci <strong>di</strong> pazienza<br />

e aspettiamo la notte. Quando dormiranno tenterò <strong>di</strong> andarmene<br />

alla chetichella. Intanto proviamo queste frutta.<br />

Si spinse verso l'estremità del ramo dove ne penzolavano<br />

parecchie, grosse come la testa d'un bambino e con un colpo <strong>di</strong><br />

scure ne spaccò una.<br />

Nell'interno conteneva una polpa giallastra, somigliante a<br />

quella delle zucche, ma più tenera e un po' acquosa.<br />

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