"L'Uomo di fuoco" di Emilio Salgari

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Un combattimento furioso s'impegna nelle viuzze dell'aldèe. I tupy accorrono da tutte le parti in difesa dei loro carbet, travolgendo le donne ed i fanciulli fuggenti, mentre altri tengono testa all'Uomo di fuoco ed al mozzo che sparano all'impazzata presso la capanna fiammeggiante. Da tutte le parti si combatte a colpi di mazza e di scure fra un fracasso infernale. I tupy, quantunque inferiori di numero e già demoralizzati dalle fucilate dell'Uomo di fuoco, si difendono coll'energia che infonde la disperazione; ma perdono terreno dinanzi agli attacchi fulminei dei tupinambi. Diaz che ha udito le fucilate rimbombare sulla piazza, raccoglie un pugno di valorosi e con Rospo Enfiato si slancia in quella direzione dove il carbet dei prigionieri fiammeggia sempre come una torcia colossale spandendo intorno bagliori sanguigni. Sfondano le linee dei tupy già sconnesse e si scagliano verso l'aldèe, tutto rovesciando sul loro passaggio. Un uomo, con a fianco un ragazzo, spara fra i vortici di fumo e i tizzoni infiammati che cadono da tutte le parti. – Alvaro! – urla Diaz. – I tupinambi! Il signor Viana, nero di fumo e di polvere, lascia cadere l'archibugio e si getta nelle braccia di Diaz. In quel momento una freccia colpisce il marinaio in un fianco. – Sono morto! – grida. – Il vulrali! Si strappa rabbiosamente la freccia, ma cade subito fra le braccia del portoghese e di Rospo Enfiato. – Mio povero amico! – esclamò Alvaro colle lagrime agli occhi. Il marinaio fece un gesto d'addio, poi mormorò: – I sotto-capi! A me! Caramurà! I tupinambi giungevano da tutte le parti. I tupy, 378
completamente sconfitti avevano già evacuato il villaggio fuggendo nei boschi vicini. Un grido di furore era sfuggito da tutti i petti vedendo il gran pyaie della tribù a terra. Il disgraziato aveva alle labbra una schiuma sanguigna e guardava Alvaro cogli occhi semispenti. Colla mano fece cenno ai sotto-capi di accostarsi e additando Alvaro che piangeva come un fanciullo al suo fianco. – L'Uomo di fuoco – balbettò. – Il capo dei tupinambi... l'invincibile. Prese le mani d'Alvaro e di Garcia e cercò di sorridere un'ultima volta. – Addio – mormorò con voce appena distinta. – Il vulrali non perdona. Cercò di rialzarsi poi d'un tratto ricadde. Diaz, il gran pyaie dalla pelle bianca, era morto! 379
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INFORMAZIONI Questo testo è stato
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SULLE COSTE DEL BRASILE - Terra din
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legno che non poteva più offrire,
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- Che non vi sia proprio alcun mezz
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Caronte e l'ho già messa in tasca.
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anche dai cavalloni. I marinai non
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egioni meridionali, e molto svilupp
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nemmeno dal Mediterraneo. Alvaro Co
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Lasciò il mozzo e risalì la scala
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prepariamo la zattera. L'uragano ac
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sulle spalle e adorni di mazzi di p
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lo scoglio, alla cui base ardeva an
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Non guardarli, Garcia! Vomiterai la
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archibugi e gettò da una parte que
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lunghe una trentina di piedi e larg
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iparo dietro la scogliera. Tutti gl
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svegliato e lo aveva raggiunto poco
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Un altro colpo di moschetto, sparat
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scoppiare! I brasiliani, il cui cor
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- Oh! Gli orribili pesci! - esclam
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ALLA COSTA La zattera galleggiava p
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ovesciare d'un sol colpo un canotto
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distese sopra la baia tutto oscuran
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- Non potete dire però che questa
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festone di liane per raggiungere qu
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- Se le scimmie le mangiano vuol di
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Anche negli orecchi fanno altrettan
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superficie, a pochi passi dal luogo
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impresse da uno stivale. Le credera
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NELLE FORESTE BRASILIANE La loro co
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colpi sonori come se una turba di s
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indietro, facendo un gesto di ribre
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ed in lontananza si udivano nuovi m
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malamente ingrassate. Immaginarsi c
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tranquillamente tre o quattro ore,
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quei vaghi uccellini chiamati beja
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- Un caimano od un alligatore. - Co
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Teneva annodata attorno ai fianchi
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stritolasse come due biscotti. Non
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foresta, Garcia. Stavano per lascia
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Alvaro che sentiva l'odore delle co
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come se delle palle o delle zucche
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accaniva contro un polpaccio. - Que
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L'ASSALTO DEL JACARÉ Il canotto, q
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- Avremo però da risolvere l'etern
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molto irritato per aver inghiottito
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inchiudersi lo avvertì di guardars
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Il caimano, che aveva inghiottita l
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caimano misura almeno sette metri?
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credo che sia affondata. - Ed infat
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Anche se i naufraghi fossero riusci
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- Sì, signor Alvaro. - E farci pre
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- Ma, signore, se la rigettate in a
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a sinistra. - Voi però avete dimen
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- Va a meraviglia - disse Garcia, d
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appena il tempo di appoggiarsi sull
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fretta di costruire la zattera, si
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mozzo. Si gettò l'archibugio sulle
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- Se queste non sono zucche, sarann
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impedire alle belve, che qui non de
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da enormi serpenti. Rimase parecchi
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iprese il largo. Quantunque si sent
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ovesciata sul dorso, in mezzo alla
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collo scopo di esplorare le coste c
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pericolosissimi, dei mapanari, chia
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Quello che si trovava sull'albero,
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istanti doveva terminare fra i dent
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pelle dell'avversario. Il sangue ar
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- Che ci siamo smarriti? - chiese i
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Quando qualcuno usciva di tono, un
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- Che cosa fate qui, in mezzo alle
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mancheranno. La vita è facile nel
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IL MARINAIO DI SOLIS - Tredici anni
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«"Signor Solis," gli gridai, "guar
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nauseante, distinsi Solis. «Aveva
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«Nuotavo vigorosamente guardandomi
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lo assicuro.» - E contate tornare
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leggermente e dicendogli: - Sveglia
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- Che possano essere i vostri? - I
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sentiva troppo tranquillo, non osta
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invece i nemici in mezzo alle fores
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LA CACCIA AGLI UOMINI BIANCHI Gli e
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ami dell'enorme albero e di lassù
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La piccola freccia, lanciata con ab
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- Che cerchino le nostre tracce nel
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preferiscono le acque profonde e li
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preziose piante che crescono nelle
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Alvaro si guardò intorno. Dietro l
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lo chiamano i selvaggi brasiliani,
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terminante in uno strale acuto e ch
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- E noi lo lasceremo pranzare? - As
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serviva da bocca. Quantunque l'anim
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Mentre Garcia continuava a cuocere
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- Non fermiamoci, signore - rispose
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fiume e che seguissero già le loro
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LA SAVANA SOMMERSA Fu una notte di
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ed il mozzo i quali penavano a tras
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- È strana! - Su Garcia, spicciati
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- Una zattera si costruisce presto.
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eimuri se li era affatto dimenticat
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Un grido gli sfuggì tosto scorgend
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I PYAIE BIANCHI Quel selvaggio era
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manifestare alcuna apprensione. - E
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- Come! Se mi hai detto che è mort
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pugni. - Che vadano a seppellire il
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La distruzione di quel povero corpo
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LE VITTIME DELLA GUERRA Quell'abita
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ora che siamo senza fucili. Se pote
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udelle. - Poi quando li hanno bene
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- No, un tupy. - Se mi provassi a s
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- Voi mi mangerete, ma io ho ucciso
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L'UOMO DI FUOCO Cominciavano ad ave
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non divorerà più gli uomini della
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povero diavolo. L'interprete era us
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Il povero animale, come fosse consa
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avvertito il ragazzo che aspettava
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I guerrieri del capo si erano però
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segni d'una profonda agitazione. -
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Il liboia era spaventevole a veders
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sta cercandoci o che sta studiando
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- Ah! I brutti occhi! - esclamò il
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- Dios! Dios! Alvaro aveva fatto un
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Pazza di rabbia e di dolore, si era
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un denso strato d'argilla bigiastra
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Alvaro lo sollevò dolcemente e lo
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- Non vi avevo abbandonato, anzi ce
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appartenenti per lo più alla speci
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stoviglie. Essendo i terreni brasil
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asiliane. Ecco un altro animale che
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È incredibile l'abilità degli ind
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sfuggire agli assalti di quei valor
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L'ISOLOTTO Quell'isola, l'unica for
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sono mai stato un pentolaio, ma qua
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specie di visiera scagliosa e duris
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lire ed il thè duecento e anche di
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fornire, perfino le armi per difend
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- Non commettete imprudenze, signor
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La riva appariva a meno d'un miglio
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- Alt, Garcia - mormorò Alvaro che
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leggero sibilo e vide un sottile ca
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umore cessò e le arà, tranquilliz
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- Se si distruggessero almeno recip
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caduti sul campo di battaglia. Gli
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scomparsi e giungevano invece a cor
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- Dai caheti? - Non so... vi erano
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Si misero a remare senza affrettars
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considerevole distanza dalla riva.
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- Non lasciamoci sfuggire almeno il
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sono eccellenti a mangiarsi. Accese
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egalatagli da un capo indiano, quan
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- Sempre quei lupi immondi - disse.
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Verso sera la canoa che non aveva c
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foglie lunghe cinque o sei metri. D
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assicurarsi se noi siamo sbarcati.
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provare disturbo alcuno. L'indiano
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sgombre d'alberi. Un terribile comb
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L'ALDÈE DEI TUPY Alla sera, dopo u
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difficile trovarlo. - Ed il primo c
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servito d'interprete quand'era pyai
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agazzo. - Sono un tupinambi e non g
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le vaga lume e le perilampo rompeva
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ascoltando attentamente e guardando
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Era presso il carbet dei prigionier
Page 328 and 329: diavoli sono stati cucinati là den
Page 330 and 331: «Gli eimuri ci inseguivano con acc
Page 332 and 333: fuggiva disperatamente, temendo che
Page 334 and 335: capi, riconoscibili pei loro diadem
Page 336 and 337: Quel grandinare di frecce, e probab
Page 338 and 339: tupinambi. La giornata trascorse tr
Page 340 and 341: ascoltava trattenendo il respiro. G
Page 342 and 343: una settimana! Possiamo aspettare,
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Page 346 and 347: per un paio di giorni. - Sgombrate
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Page 352 and 353: vendicare la morte del loro capo. -
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Page 358 and 359: distanza un gruppo d'isolotti bosco
Page 360 and 361: miagolìo che terminò in un soffio
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Page 382 and 383: I brasiliani mettono tutto il paese
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