ile che rappresentino un’esperienza e un’opera iniziata che ora molti cristiani sono ingrado di attuare obbedendo così <strong>al</strong> Suo comandamento di entrare in una nuova vita?Non dobbiamo tutti noi nascere nuovamente, essere battezzati nello Spirito, ed esseretrasfigurati sulla vetta dell’esperienza vissuta? Ciò che attende molti di noi non è forsela crocifissione, che porta <strong>al</strong>la resurrezione e <strong>al</strong>l’ascensione?12 E non è possibile anche che queste parole siano state interpretate da noi in sensotroppo limitato, attribuendovi un significato troppo comune e sentiment<strong>al</strong>e, mentre potrebberoindicare, a coloro che sono pronti, una via particolare e un procedimento piùrapido per seguire le orme del Figlio di Dio? Questo è uno dei punti che ci riguardano eche questo libro cercherà di chiarire. Se si scoprirà questo significato più esteso e se ildramma dei Vangeli potrà diventare, in un modo o nell’<strong>al</strong>tro, il dramma delle animepronte, vedremo risorgere i fattori essenzi<strong>al</strong>i del Cristianesimo, e rivivere la forma chesta crist<strong>al</strong>lizzandosi tanto rapidamente.2È interessante ricordare che <strong>al</strong>tre dottrine, oltre a quella Cristiana, hanno dato ris<strong>al</strong>toa queste cinque importanti crisi che sopraggiungono, se desiderate, nella vita degli esseriumani che nutrono la certezza della loro divinità essenzi<strong>al</strong>e. Tanto l’Induismo quantoil Buddismo le hanno poste in ris<strong>al</strong>to additandole come crisi evolutive <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i non èassolutamente possibile sfuggire; ed un’esatta comprensione della relazione reciproca diqueste due grandi religioni mondi<strong>al</strong>i può portare <strong>al</strong>la vera conoscenza di entrambe. Lareligione del Buddha, sebbene precedente a quella di Cristo, esprime le stesse veritàfondament<strong>al</strong>i, sebbene le formuli in maniera diversa, il che nondimeno può aiutarci a interpretarepiù giustamente il Cristianesimo.“Il Buddismo e il Cristianesimo hanno principio, rispettivamente, in due ispirati momentidella storia; la vita di Buddha e la vita del Cristo. Il Buddha, per illuminare il mondo, diede lasua dottrina; il Cristo diede la Sua vita. Spetta ai cristiani comprenderne la dottrina. Forse la partepiù pregevole della dottrina del Buddha è, in definitiva, l’interpretazione della sua vita” 9 .13 Anche la dottrina di Lao Tze può servire <strong>al</strong>lo stesso scopo. La religione deve, in definitiva,essere composita, raccogliere diverse fonti e riunire molte verità. Tuttavia è lecitoosservare che se <strong>al</strong> giorno d’oggi uno dovesse scegliere una fede, sceglierebbe ilCristianesimo, e ciò per la ragione seguente: il problema centr<strong>al</strong>e della vita è percepire emanifestare la nostra divinità. Troviamo nella vita di Cristo la dimostrazione più completae perfetta della divinità vissuta con successo sulla terra, e vissuta, come molti dinoi debbono vivere, non nell’isolamento ma in una marea di tempeste e di difficoltà.Esponenti di tutte le professioni religiose si riuniscono attu<strong>al</strong>mente per discutere lapossibilità di trovare una base tanto univers<strong>al</strong>e e tanto vera da unire tutti gli uomini, e sucui fondare la futura religione mondi<strong>al</strong>e. Si può trovare questa base interpretando ecomprendendo più chiaramente i cinque episodi princip<strong>al</strong>i della vita di Cristo, e scoprendola loro pratica e impareggiabile relazione, non solo con l’individuo, ma conl’umanità intera. Con questa re<strong>al</strong>izzazione ci collegheremo in modo più preciso <strong>al</strong> passato,ancorandoci <strong>al</strong>la verità che fu e ci verranno indicati la nostra meta ed il nostro dovereimmediato, la cui comprensione ci permetterà di vivere in maniera più divina e di servirepiù adeguatamente, cosicché la Volontà di Dio potrà effondersi sulla terra. Ciò cheimporta è il senso interiore e la nostra relazione individu<strong>al</strong>e a ognuno di questi episodi.Comprendere l’unità e, a volte l’uniformità dell’insegnamento impartito tanto in occidenteche in Oriente, non è <strong>al</strong>tro che un considerevole progresso, un arricchimentodella nostra coscienza. Per esempio il quarto evento della vita di Cristo, la Crocefissione,corrisponde <strong>al</strong>la quarta iniziazione, definita d<strong>al</strong>la terminologia buddista “l’entrata9 Religion in the Making, di A.N. Whitehead, pag. 55.12
nella corrente”, e nella vita di Gesù vi è un episodio conosciuto come il “Battesimo nelGiordano”.14 La storia della nascita del Cristo a <strong>Betlemme</strong> può essere paragonata, praticamente intutti i suoi dettagli, <strong>al</strong>la vita di tutti i precedenti messaggeri di Dio. Questi fatti comprovatidovrebbero senz’<strong>al</strong>tro suscitare in noi il pensiero che, sebbene gli inviati siano numerosi,il messaggio è unico, ma quest’ammissione non sminuisce il compito impareggiabiledel Cristo né la missione unica che Egli venne a compiere.È interessante ricordare inoltre che queste due eminenti Individu<strong>al</strong>ità, il Buddha ed ilCristo, hanno lasciato la loro impronta sui due emisferi, essendo il Buddha il Maestrodell’Oriente, e il Cristo il S<strong>al</strong>vatore dell’Occidente. Qu<strong>al</strong>unque sia il genere delle nostreconclusioni person<strong>al</strong>i sulla loro relazione reciproca e sui loro rapporti con il Padre che ènei Cieli, un fatto è <strong>al</strong> di sopra di ogni controversia: Essi hanno portato la rivelazionedella Divinità <strong>al</strong>le loro particolari civiltà ed hanno agito per il definitivo benessere dellaspecie in modo particolarmente significativo.I loro due sistemi sono interdipendenti, e il Buddha ha preparato il mondo a ricevereil messaggio e la Missione del Cristo. Entrambi incarnarono certi principi cosmici, etramite la Loro opera ed il Loro sacrificio certe forze divine si riversarono e si diffuserosull’umanità. L’opera svolta d<strong>al</strong> Buddha e il messaggio che Egli propagò stimolaronol’intelligenza e le infusero la saggezza. La saggezza è un principio cosmico e una potenzadivina. Il Buddha personificò questa saggezza. Ma l’amore fu rivelato <strong>al</strong> mondo tramiteCristo ed Egli, con la Sua opera, tramutò l’emozione in Amore. Poiché “Dio èAmore”, comprendere che Egli fu il Rivelatore dell’Amore di Dio ci permette di misurarela grandezza del Suo compito, compito di portata immensamente superiore a quellodi tutti i Maestri o Messaggeri che lo avevano preceduto. Il Buddha, quando pervenne<strong>al</strong>l’illuminazione, “attirò” un torrente di luce sulla vita e sui problemi del mondo, e formulandole Quattro Nobili Verità tentò di far comprendere razion<strong>al</strong>mente le cause deldisordine mondi<strong>al</strong>e. Com'è risaputo da molti, queste Quattro Verità sono:1. Che l’esistenza nell’universo fenomenico è inseparabile d<strong>al</strong>la sofferenza e d<strong>al</strong> dolore.2. Che la causa della sofferenza è il desiderio di esistere nel mondo dei fenomeni.3. Che la cessazione della sofferenza si ottiene sradicando ogni desiderio di esistere nelmondo dei fenomeni.4. Che per cessare di soffrire occorre percorrere il Nobile Ottuplice Sentiero, i cui principisono: retta opinione, retto movente, retta parola, retta azione, retti mezzi di sussistenza,retto sforzo, retta attenzione e retta meditazione.15 Con ciò il Buddha stabilì una struttura di verità, di dogma e di dottrina, che ha permessoa migliaia di uomini, nel corso dei secoli, di scorgere la luce. Attu<strong>al</strong>mente Cristoe i Suoi discepoli si sono consacrati (e ciò avviene da duemila anni) <strong>al</strong> medesimo compitodi portare luce e s<strong>al</strong>vezza agli uomini; l’illusione del mondo ha subito duri colpi emigliaia di intelletti umani stanno pervenendo, in massa, ad una crescente chiarezza dipensiero. Perciò, grazie <strong>al</strong> messaggio del Buddha, l’uomo può capire per la prima volt<strong>al</strong>a causa del suo eterno m<strong>al</strong>contento, dell’insoddisfazione, del disgusto costante, e dellasua nost<strong>al</strong>gia infinita. Tramite il Buddha egli può imparare che i mezzi per liberarsi sonoil distacco, l’assenza di ogni passione e soprattutto la discriminazione. Questi sono iprimi passi sulla strada che conduce a Cristo.Grazie <strong>al</strong> messaggio di Cristo emersero tre concetti gener<strong>al</strong>i nella coscienzadell’umanità.Primo, che l’individuo, come t<strong>al</strong>e, possiede un v<strong>al</strong>ore intrinseco. La dottrina orient<strong>al</strong>erelativa <strong>al</strong>la reincarnazione ebbe la tendenza a negare questa verità. Il tempo era molto;l’opportunità si sarebbe ripetuta senza fine; il processo evolutivo avrebbe fatto la suaopera. Lasciamo dunque che l’umanità segua la corrente, e tutto andrà per il meglio. T<strong>al</strong>efu l’atteggiamento gener<strong>al</strong>e dell’Oriente, contrassegnato d<strong>al</strong>la mancata v<strong>al</strong>orizzazionedella suprema importanza di ogni individuo. Ma venne Cristo, ed es<strong>al</strong>tò l’azione indivi-13
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