ambina fa la sua apparizione e rende possibile la prima delle cinque iniziazioni.L’opera prosegue, e la Vita cristica si espande e si sviluppa nell’uomo finché hannoluogo la seconda e la terza iniziazione. Come molti ritengono, in quel momento siamoiniziati d<strong>al</strong> Cristo stesso e l’iniziato, in piena coscienza di veglia, sta in Sua Presenza eLo vede di fronte a sé. Browning nel suo grande poema Saul esprime questa veritàquando dice:“O Saul; saràUn Volto simile <strong>al</strong> mio volto che ti riceverà, un UomoTu amerai simile a me e da Lui sarai amato, per sempre;Una mano simile a questa mano,Le porte ti aprirà di nuova vita!Guarda, il Cristo è a te d’innanzi!”.Dopo la terza iniziazione, la Trasfigurazione, quando la person<strong>al</strong>ità sarà assoggettata<strong>al</strong>l’anima, o Cristo interiore, e la gloria del Signore risplenderà attraverso la carne, citroveremo a dover affrontare il coronamento supremo, la Crocifissione e la Resurrezione.Allora, ci è stato detto, quell’Essere misterioso, che l’Antico Testamento chiamaMelchidesec, e l’Antico dei Giorni, compirà la Sua parte e ci inizierà a misteri ancor piùelevati. Di Lui è detto:43 “Melchidesec, re di S<strong>al</strong>em, sacerdote del Dio Altissimo, fu.. in primo luogo, come indica ilSuo nome, Re di giustizia, ed anche Re di S<strong>al</strong>em (o Re di pace). Egli, senza padre, senza madre,senza antenati, senza principio di giorni né fine di vita.., rimane sacerdote in eterno” 40 .È colui che accoglie l’iniziato e che sovrintende <strong>al</strong>le transizioni di coscienza più elevate,che sono la ricompensa delle prove vittoriosamente superate. È Colui la cui “stellarisplende” quando l’iniziato entra nella luce.Esistono dunque tre iniziatori; dapprima l’anima dell’uomo, poi il Cristo storico, edinfine l’Antico dei Giorni, Colui in “cui viviamo, ci muoviamo e siamo” 41 . Queste ideesono interessanti se ci rendiamo conto che, fra le cinque iniziazioni, ve ne sono tre chesembrano essere, è ovvio, estremamente importanti. Nella vita di Cristo vi sono degliepisodi che rappresentano grandi vette di conseguimento, dei cicli culminanti che ne i-niziano dei nuovi. Sono: la prima iniziazione, la Nascita; la terza iniziazione, la Trasfigurazione;e la quinta, la Resurrezione. Esiste in natura uno strano v<strong>al</strong>ore numerico connessocon il primo, terzo e quinto — il principio, il centro e l’apoteosi. È noto che “Sonogli interv<strong>al</strong>li tra la tonica, la terza maggiore, e la quinta perfetta, o quelli che distinguonola croma d<strong>al</strong>la semicroma, che permettono di comporre una sinfonia o una canzone”.Fra questi punti culminanti, dei cui interv<strong>al</strong>li ci vengono dati i particolari dellanarrazione del Vangelo, si svolge l’opera che permette di raggiungere i risultati successivi.In questo libro ci accingiamo a considerare la tecnica per entrare nel regno di Dio.Quel regno esiste e nascervi è inevitabile come la nascita nella famiglia umana. Il processoconsiste in una sequenza gradu<strong>al</strong>e, d<strong>al</strong>la gestazione fino a quando “nella pienezzadei tempi” nasce il Cristo bambino; l’anima incomincia a manifestarsi ed ha inizio sullaterra, la vita del discepolo e iniziato.44 Passa di stadio in stadio finché non conosce a fondo tutte le leggi del regno spiritu<strong>al</strong>e.Mediante la nascita, il servizio e il sacrificio, l’iniziato diventa cittadino di quel regno,questi processi essendo per la vita interiore tanto natur<strong>al</strong>i quanto lo sono quelli fisici perla sua vita esterna di essere umano. I due procedono assieme, finché <strong>al</strong>la fine la re<strong>al</strong>tàinteriore si manifesterà mediante il sacrificio dell’umano <strong>al</strong> divino.40 S. Paolo, VII, agli Ebrei, I, 441 Atti, XVII, 28.28
L’iniziato non è semplicemente un uomo buono. Il mondo è pieno di uomini buoni,che sono tuttavia molto lontani d<strong>al</strong>la condizione di iniziati. L’iniziato non è neppure undevoto di buone intenzioni, ma è un uomo che ha unito <strong>al</strong>le due qu<strong>al</strong>ità fondament<strong>al</strong>i,carattere mor<strong>al</strong>mente sano e devozione sincera, una profonda comprensione ment<strong>al</strong>e.Con la disciplina ha coordinato la sua natura inferiore, la person<strong>al</strong>ità, rendendola un “recipienteadatto <strong>al</strong>l’uso del maestro” 42 , e quel maestro è la sua stessa anima. Egli è consapevoledi vagare in un mondo d’illusione, ma nel farlo si addestra intanto a seguire l<strong>al</strong>uce dell’anima re<strong>al</strong>izzando che col servizio reso ai suoi simili e con l’oblio di sé si preparaa stare dinanzi <strong>al</strong>la porta dell’Iniziazione. Lungo il Sentiero si affianca a coloroche, come lui, stanno imparando a divenire cittadini di quel regno.T<strong>al</strong>e è stata la conoscenza e il messaggio di tutti i veri cristiani durante i secoli, e leloro testimonianze concordi comprovano la re<strong>al</strong>tà del regno, il fatto che coloro che locercano veramente lo troveranno e che quelli che indagano sulla sua esistenza non sarannodelusi. La via che conduce <strong>al</strong> regno si trova per mezzo di domande e risposte, cercando,scoprendo, e obbedendo a quella voce interiore che può essere udita quando tuttele <strong>al</strong>tre tacciono.Allorché quella voce è intesa diveniamo coscienti delle opportunità future, e compiamoil passo inizi<strong>al</strong>e verso la prima iniziazione che porta a <strong>Betlemme</strong>, per trovarvi edincontrarvi il Cristo. Possiamo trovare Dio in noi stessi, possiamo sentir p<strong>al</strong>pitare la vitadivina nella grotta del nostro cuore.45 L’uomo scopre <strong>al</strong>lora di essere solo uno tra una moltitudine di esseri umani che hannosubito la stessa esperienza, e tramite il processo dell’iniziazione dà nascita <strong>al</strong> Cristo.Il “bambino”, nato da poco nel regno di Dio, si accinge <strong>al</strong>la lotta e <strong>al</strong>l’esperienza che locondurranno, da una iniziazione <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tra, finché anch’egli sarà re<strong>al</strong>izzato. Alloraanch’egli diverrà un Maestro ed un’espressione della Divinità e seguirà le orme del S<strong>al</strong>vatoreservendo la razza, facendo risuonare la nota necessaria, ed aiutando gli <strong>al</strong>tri araggiungere un livello pari <strong>al</strong> suo. Il sentiero del servizio e della cooperazione con la divinaVolontà diventa il proposito della sua vita.Non tutti gli iniziati possono arrivare <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza raggiunta da Cristo. La Sua missionefu unica e cosmica. Ma i discepoli mondi<strong>al</strong>i possono maturare esperienza di ogni stadiodell’illuminazione, così come viene descritto nella narrazione del Vangelo. Per cui, ricapitolandoqueste idee relative <strong>al</strong>la nuova nascita nel regno, che molti di noi si apprestanoad affrontare, si deve rammentare che:“Alla prima Iniziazione maggiore il Cristo nasce nel discepolo. È <strong>al</strong>lora che egli per la primavolta re<strong>al</strong>izza in sé l’effusione del divino Amore, ed esperimenta quel mutamento meravigliosoche gli dà la sensazione di essere uno con tutto ciò che vive. Questa è la seconda nascita e a questagli esseri celesti<strong>al</strong>i esultano, perché l’uomo è nato nel regno dei cieli simile a uno dei piccolio come un fanciullo, come vengono chiamati i nuovi Iniziati. T<strong>al</strong>e è il significato delle parole diGesù, quando disse che un uomo deve ritornare simile a un fanciullo per entrare nel Regno diDio” 43 .In un <strong>al</strong>tro passaggio del suo libro l’autore prosegue:“La ‘seconda nascita’ è un <strong>al</strong>tro termine usato per indicare l’iniziazione; ancor oggi in Indi<strong>al</strong>e caste più elevate sono chiamate nate due volte e l’investitura di questo titolo è una cerimoniad’iniziazione puramente form<strong>al</strong>e ai nostri giorni, ma simulacro delle cose che son nei cieli 44 .Quando Gesù parla a Nicodemo dichiara se uno non nasce di nuovo, non può vedere il regno diDio, e questa nascita detta d<strong>al</strong>l’acqua e d<strong>al</strong>lo Spirito 45 , è la prima Iniziazione: un’<strong>al</strong>tra successi-42 S. Paolo, II, Timoteo, II, 21.43 Cristianesimo esoterico, di Annie Besant, pag. 185, 286, 53, 54.44 S. Paolo agli Ebrei, IX, 23.45 S. Giovanni, III, 3, 5.29
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