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Da Betlemme al Calvario.pdf - Alice Bailey

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“In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.“Egli era in principio presso Dio:“tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di lui niente è stato fatto di ciò che esiste.37 “In lui era la vita; e la vita era la luce degli uomini… Egli era nel mondo e il mondo fu fattoper mezzo di lui eppure il mondo non lo riconobbe.” 32 .Ciò che è vero per il Tutto è vero anche per la parte. Ogni civiltà intesa come espressionedella coscienza umana, ha avuto il suo Verbo. Duemila anni fa un Verbo “si fececarne”per noi, e da <strong>al</strong>lora il nostro mondo Occident<strong>al</strong>e gravita intorno a quel centro dinamicodi vita spiritu<strong>al</strong>e.Che venga o no accettato questo fatto, non ha importanza per quanto riguarda i risultati,poiché come dice il Dr. Schweitzer:“Il fondamento storico del Cristianesimo, t<strong>al</strong>e come viene considerato d<strong>al</strong> razion<strong>al</strong>ismo, d<strong>al</strong>liber<strong>al</strong>ismo e d<strong>al</strong>la moderna teologia non esiste più, il che, tuttavia, non vuol dire che il Cristianesimoabbia perso il suo fondamento storico. L’opera che la teologia storica ha ritenuto di doverportare a compimento e che ha visto cadere in pezzi nel momento preciso in cui stava perre<strong>al</strong>izzarla, è solamente il rivestimento di terracotta del fondamento autentico, indistruttibile estorico, che rimane indipendente da qu<strong>al</strong>siasi conoscenza e prova storica; solamente perché quelfondamento — è — ed esiste”.“Gesù rappresenta qu<strong>al</strong>che cosa per il nostro mondo perché mediante Lui si è prodotta unapotente corrente d’influenza spiritu<strong>al</strong>e che ha penetrato la nostra epoca. Questo fatto, la conoscenzastorica non lo può né smentire né confermare.” 33La Parola che permette <strong>al</strong>la razza di vedere e riconoscere il passo immediato da compiereè sempre risuonata. Il Cristo ha dato <strong>al</strong>l’uomo la possibilità di ascoltarla nel passatoe darà <strong>al</strong>l’uomo la possibilità di fare <strong>al</strong>trettanto, oggi. Verrà il giorno in cui, tutti iMassoni lo sanno, queste parole pronunciate periodicamente saranno sostituite da unaPAROLA a loro conosciuta come la “Parola perduta”. Quando questa Parola sarà infinepronunciata, l’umanità sarà messa in grado di sc<strong>al</strong>are la vetta fin<strong>al</strong>e della perfezioneumana. La Divinità celata risplenderà <strong>al</strong>lora, per tramite della razza, in tutta la sua gloria.La vetta della perfezione materi<strong>al</strong>e forse è già stata raggiunta. Si presenta ora la possibilitàper quel sottile divino sé di manifestarsi mediante l’esperienza che noi chiamiamo“nuova nascita”, e che il Cristianesimo ha sempre insegnato.38 Quanto avviene ora sulla terra ha per scopo di far ris<strong>al</strong>ire in superficie ciò che è nascostonel cuore umano, e di svelare ai nostri occhi la nuova visione. Allora potremovarcare la porta della nuova era per entrare in un mondo caratterizzato da una nuovaconsapevolezza, da una comprensione approfondita delle re<strong>al</strong>tà vit<strong>al</strong>i e da un modello div<strong>al</strong>ori più giusto e più elevato. La Parola deve essere di nuovo proferita d<strong>al</strong> Centro — ilCentro nei Cieli ed il Centro di ogni cuore umano —. Ogni anima deve udirla individu<strong>al</strong>mente.Ognuno di noi deve passare per quell’esperienza, attraverso la qu<strong>al</strong>e sapremodi essere un “Verbo fatto carne” e fino a quando essa non sarà una parte integrantedella nostra coscienza individu<strong>al</strong>e come anime, l’esperienza di <strong>Betlemme</strong> rimarrà un<strong>al</strong>eggenda. Essa può diventare un fatto compiuto — il fatto più importante nell'esperienzadell’anima —.Non mi è possibile inserire qui una definizione particolareggiata della parola “anima”.Un brano preso da un libro del Dr. Bosanquet esprime l’idea in termini che la collegano<strong>al</strong>l’esperienza individu<strong>al</strong>e, pur conservando il suo significato cosmico in tutta lasua bellezza. Un’anima isolata è una cosa impossibile. Egli afferma:“L’Anima — uso il termine nel suo senso più vasto per significare il centro di esperienzache, come microcosmo, è in procinto o ha già acquisito un suo carattere particolareed una permanenza relativa, non deve essere esaminata, come fattore isolato, in con-32 S. Giovanni, I, 1,2,3,4,1033 Il Mistero del Regno di Dio, di Albert Schweitzer, pag. 28-2925

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