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Da Betlemme al Calvario.pdf - Alice Bailey

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tà) a determinare il nostro comportamento nelle tentazioni e le nostre repliche <strong>al</strong> problemaposto d<strong>al</strong> diavolo. Se quella Parola è remota, profondamente celata nella formache la vela, usciranno soltanto dei suoni f<strong>al</strong>sati, e il Verbo non sarà abbastanza potenteper resistere <strong>al</strong> demonio.118 Il Verbo è inciso nella carne, sia pur sfigurato e reso quasi impercettibile d<strong>al</strong>l’attivitàdella natura inferiore; la Parola risuona sopra la mente, portando illuminazione ed intuito,sebbene t<strong>al</strong>e visione possa essere ancora f<strong>al</strong>sata e a m<strong>al</strong>apena scorta la luce. Ma là ilVerbo esiste. Verrà il giorno in cui ognuno di noi potrà dire con forza: “Sta scritto”, evedere quella Parola espressa in ogni parte della nostra natura umana, sia come individuiche, in un lontano avvenire, nell’umanità stessa. È questa la “Parola perduta” dellatradizione Massonica.La filosofia orient<strong>al</strong>e fa spesso riferimento <strong>al</strong>le quattro sfere di vita o ai quattro problemiche tutti gli aspiranti e discepoli debbono affrontare, costituenti nel loro complessoil mondo in cui viviamo. Sono il mondo di Maya, il mondo dell’annebbiamento e ilmondo dell’illusione. Inoltre esiste anche il “Guardiano della Soglia” di cui parla BulwerLytton in Zanoni. Nell’esperienza del deserto Cristo li affrontò e li vinse tutti equattro.Maya si riferisce <strong>al</strong>le forze fisiche in cui dimoriamo e riguarda la prima tentazione.La scienza moderna afferma che tutto ciò che esiste, visibile o invisibile, è energia e cheogni forma non è che un aggregato di unità di energia costantemente in moto, <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>idobbiamo adattarci, ed in cui “viviamo, ci muoviamo e siamo” 134 . È la forma esternadella Divinità, e noi ne facciamo parte. Maya è di tipo vit<strong>al</strong>e e si sa ben poco dei suoi effettisul piano fisico (inteso in tutta l’estensione del termine), e sull’essere umano.“L’annebbiamento astr<strong>al</strong>e” si riferisce <strong>al</strong> mondo dell’esistenza emotiva e del desiderio,in cui tutte le forme dimorano. È questo annebbiamento che colora tutta la nostra vita,che produce f<strong>al</strong>si v<strong>al</strong>ori, desideri errati, le cosiddette necessità che sono superflue, lenostre preoccupazioni, angustie e pene. Ma l’annebbiamento astr<strong>al</strong>e è vecchio quanto ilmondo e ci tiene in una morsa così stretta che ben poche appaiono le possibilità di liberarcene.I desideri degli uomini, lungo i secoli, hanno finito per creare una situazione difronte <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e ci ritiriamo spaventati; la natura sfrenata delle nostre brame e dei nostridesideri ed i loro effetti ingannevoli sull’individuo, forniscono un materi<strong>al</strong>e considerevoleai laboratori di psicologia.119 La vita di desiderio della razza è stata m<strong>al</strong>e orientata, e il desiderio umano è stato direttoverso il piano materi<strong>al</strong>e, dando vita in t<strong>al</strong> modo <strong>al</strong> mondo di annebbiamento in cuinoi tutti abitu<strong>al</strong>mente ci dibattiamo. Esso è la più potente delle nostre illusioni, ossia deinostri errati orientamenti. Ma non appena la chiara luce dell’anima sarà proiettata su diesso, questo miasma di forze m<strong>al</strong>sane andrà gradatamente dissipandosi. Questo è ilcompito princip<strong>al</strong>e che spetta a tutti gli aspiranti ai misteri.“L’illusione” ha un influsso eminentemente ment<strong>al</strong>e.Riguarda le idee che guidano la nostra esistenza e la vita del pensiero che, più o meno(piuttosto meno che più) governa le nostre imprese quotidiane. Esaminando ognunadi queste tre tentazioni, vedremo che Cristo <strong>al</strong>la prima fu messo a confronto con maya,con forze fisiche tanto potenti da far ritenere <strong>al</strong> demonio di potersene avvantaggiare nelsuo sforzo per confonderlo. Alla seconda tentazione vedremo che Cristo fu tentato conl’“annebbiamento”, ossia con il tentativo di sommergere la Sua vita spiritu<strong>al</strong>e con unaf<strong>al</strong>sa concezione e con un uso emotivo dei Suoi poteri divini. Alla terza tentazione ildiavolo chiamò in suo aiuto il peccato della mente, l’orgoglio, e possiamo essere certiche Gli si propose l’illusione di utilizzare il potere tempor<strong>al</strong>e per giusti fini. In t<strong>al</strong> modofurono messe <strong>al</strong>la prova le possibili debolezze interiori dei tre aspetti della Sua natura,per il cui tramite la vasta somma della maya, dell’annebbiamento e dell’illusione mondi<strong>al</strong>isi riversarono su di Lui. È così che Egli fu messo di fronte <strong>al</strong> “Guardiano della So-134 Atti, XVII, 2867

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