vicinandosi <strong>al</strong> termine della lunga e faticosa strada dell’evoluzione, è pronto a rappresentarelo stesso dramma nella propria esperienza person<strong>al</strong>e. Gli si presenta <strong>al</strong>lor<strong>al</strong>’opportunità di passare d<strong>al</strong>lo stadio della nuova nascita a quello della resurrezione fin<strong>al</strong>e,seguendo lo scosceso sentiero del Monte Golgota. Deve imparare a comprendere finnei recessi della sua natura le parole del Cristo: “Bisogna che voi nasciate di nuovo” 29 ead esprimere quella “morte <strong>al</strong>la vita” che è il messaggio preminente di S. Paolo 30 . O-gnuno di noi presto o tardi dovrà compiere queste esperienze su sé medesimo, poiché“l’esperienza religiosa vivente è la sola giusta via <strong>al</strong>la comprensione dei dogmi” 31 . Solamenteseguendo l’esempio di coloro che si sono re<strong>al</strong>izzati possiamo anche noi apprendereil significato della re<strong>al</strong>izzazione. La nostra divinità nascosta può trovare la sua pienaespressione solamente mediante una vita vissuta in maniera divina; ciò comport<strong>al</strong>’applicazione pratica di questi principi a noi stessi, il che porterà la propria ricompensa,ma che deve essere cominciata a tentoni.La storia dell’umanità, perciò, è la storia di questa ricerca individu<strong>al</strong>e dell’espressionedivina e della luce, del raggiungimento fin<strong>al</strong>e della nuova nascita, che mettel’uomo nel servizio del regno di Dio.Nel mondo intero, attraverso i secoli, gli individui sono passati per queste cinque e-spansioni di coscienza e sono entrati in una vita interiore consacrata a un servizio copiosoe fertile. Passo passo il loro senso della divinità è andato aumentando e la percezionesempre più nitida della Vita divina, immanente nella natura, li ha portati a riconoscere laverità par<strong>al</strong>lela di un Dio trascendente. Dio nell’individuo e Dio in Cristo. Dio in tutte leforme, e Dio vita che pervade di sé il cosmo, ma anche un Dio che pervade coscientementedi sé un universo, un uomo, o il più piccolo atomo di sostanza. L’evoluzione diquesto riconoscimento è stata lenta e gradu<strong>al</strong>e, ma la storia della razza (com’è quelladell’individuo) ha avuto delle tappe determinate <strong>al</strong>lorché sono stati raggiunti momentidecisivi e sono affiorate crisi, in seguito risolte, ed ogni iniziazione particolare ha impressosull’umanità una comprensione più estesa.36 Oggi il genere umano sta ricevendo la preparazione per uno di questi mutamenti eper rifoc<strong>al</strong>izzare la coscienza umana ad una dimensione più elevata e ad un campo diesperienza più ricco. L’umanità è pronta a s<strong>al</strong>ire un ulteriore gradino della sc<strong>al</strong>a evolutiva.Esposti come siamo ad una situazione così singolare e ad un’esperienza senza confronto,il nostro caotico smarrimento attu<strong>al</strong>e non deve sorprendere. Trepidanti, ci troviamosul limite di un <strong>al</strong>tro passo in avanti; siamo pronti per un’<strong>al</strong>tra iniziazione; siamosul punto di ampliare il nostro orizzonte e passare, attraverso una porta aperta, in unluogo più ampio. Tutto quanto sta accadendo non è sintomo di f<strong>al</strong>limento, di confusionesenza senso e di cieco sconvolgimento. È piuttosto un processo di distruzione provvisoriain vista della ricostruzione futura, e non è che la corrispondenza nella vita razzi<strong>al</strong>e,delle prove e dei cimenti che da sempre sono il retaggio dei discepoli prossimi <strong>al</strong>l’iniziazione.Il Cristianesimo ha preparato a queste prove una notevole quantità di membridella razza. La nuova interpretazione e la prossima rivelazione sono imminenti.L’imminente rivit<strong>al</strong>izzazione della natura essenzi<strong>al</strong>e ed interiore dell’umanità con laconseguente riorganizzazione degli affari mondi<strong>al</strong>i e dell'esistenza umana, è già intravistaed attesa dai pensatori della razza, che costantemente additano le opportunità attu<strong>al</strong>i.L’attesa, in seno <strong>al</strong>la razza, sta assumendo proporzioni vit<strong>al</strong>i.Con le parole di un antico aforisma messicano: “<strong>Da</strong>l Centro sorgerà sempre una nuovaParola”. Ogni forma racchiude il suo centro positivo di vita. Ogni organismo è costruitoattorno ad un nucleo centr<strong>al</strong>e di forza. Nel nostro universo esiste un centro da cuifu emanato il Verbo, che portò in essere il nostro sistema solare attu<strong>al</strong>e, ed il pianeta sucui viviamo con le sue miriadi di forme di vita.29 S. Giovanni, III, 7.30 S. Paolo, I, Ai Corinti, XV, 3131 Pavel Florensky, citato da Hermann Keyserling in The Recovery of Truth, pag. 80.24
“In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.“Egli era in principio presso Dio:“tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di lui niente è stato fatto di ciò che esiste.37 “In lui era la vita; e la vita era la luce degli uomini… Egli era nel mondo e il mondo fu fattoper mezzo di lui eppure il mondo non lo riconobbe.” 32 .Ciò che è vero per il Tutto è vero anche per la parte. Ogni civiltà intesa come espressionedella coscienza umana, ha avuto il suo Verbo. Duemila anni fa un Verbo “si fececarne”per noi, e da <strong>al</strong>lora il nostro mondo Occident<strong>al</strong>e gravita intorno a quel centro dinamicodi vita spiritu<strong>al</strong>e.Che venga o no accettato questo fatto, non ha importanza per quanto riguarda i risultati,poiché come dice il Dr. Schweitzer:“Il fondamento storico del Cristianesimo, t<strong>al</strong>e come viene considerato d<strong>al</strong> razion<strong>al</strong>ismo, d<strong>al</strong>liber<strong>al</strong>ismo e d<strong>al</strong>la moderna teologia non esiste più, il che, tuttavia, non vuol dire che il Cristianesimoabbia perso il suo fondamento storico. L’opera che la teologia storica ha ritenuto di doverportare a compimento e che ha visto cadere in pezzi nel momento preciso in cui stava perre<strong>al</strong>izzarla, è solamente il rivestimento di terracotta del fondamento autentico, indistruttibile estorico, che rimane indipendente da qu<strong>al</strong>siasi conoscenza e prova storica; solamente perché quelfondamento — è — ed esiste”.“Gesù rappresenta qu<strong>al</strong>che cosa per il nostro mondo perché mediante Lui si è prodotta unapotente corrente d’influenza spiritu<strong>al</strong>e che ha penetrato la nostra epoca. Questo fatto, la conoscenzastorica non lo può né smentire né confermare.” 33La Parola che permette <strong>al</strong>la razza di vedere e riconoscere il passo immediato da compiereè sempre risuonata. Il Cristo ha dato <strong>al</strong>l’uomo la possibilità di ascoltarla nel passatoe darà <strong>al</strong>l’uomo la possibilità di fare <strong>al</strong>trettanto, oggi. Verrà il giorno in cui, tutti iMassoni lo sanno, queste parole pronunciate periodicamente saranno sostituite da unaPAROLA a loro conosciuta come la “Parola perduta”. Quando questa Parola sarà infinepronunciata, l’umanità sarà messa in grado di sc<strong>al</strong>are la vetta fin<strong>al</strong>e della perfezioneumana. La Divinità celata risplenderà <strong>al</strong>lora, per tramite della razza, in tutta la sua gloria.La vetta della perfezione materi<strong>al</strong>e forse è già stata raggiunta. Si presenta ora la possibilitàper quel sottile divino sé di manifestarsi mediante l’esperienza che noi chiamiamo“nuova nascita”, e che il Cristianesimo ha sempre insegnato.38 Quanto avviene ora sulla terra ha per scopo di far ris<strong>al</strong>ire in superficie ciò che è nascostonel cuore umano, e di svelare ai nostri occhi la nuova visione. Allora potremovarcare la porta della nuova era per entrare in un mondo caratterizzato da una nuovaconsapevolezza, da una comprensione approfondita delle re<strong>al</strong>tà vit<strong>al</strong>i e da un modello div<strong>al</strong>ori più giusto e più elevato. La Parola deve essere di nuovo proferita d<strong>al</strong> Centro — ilCentro nei Cieli ed il Centro di ogni cuore umano —. Ogni anima deve udirla individu<strong>al</strong>mente.Ognuno di noi deve passare per quell’esperienza, attraverso la qu<strong>al</strong>e sapremodi essere un “Verbo fatto carne” e fino a quando essa non sarà una parte integrantedella nostra coscienza individu<strong>al</strong>e come anime, l’esperienza di <strong>Betlemme</strong> rimarrà un<strong>al</strong>eggenda. Essa può diventare un fatto compiuto — il fatto più importante nell'esperienzadell’anima —.Non mi è possibile inserire qui una definizione particolareggiata della parola “anima”.Un brano preso da un libro del Dr. Bosanquet esprime l’idea in termini che la collegano<strong>al</strong>l’esperienza individu<strong>al</strong>e, pur conservando il suo significato cosmico in tutta lasua bellezza. Un’anima isolata è una cosa impossibile. Egli afferma:“L’Anima — uso il termine nel suo senso più vasto per significare il centro di esperienzache, come microcosmo, è in procinto o ha già acquisito un suo carattere particolareed una permanenza relativa, non deve essere esaminata, come fattore isolato, in con-32 S. Giovanni, I, 1,2,3,4,1033 Il Mistero del Regno di Dio, di Albert Schweitzer, pag. 28-2925
- Page 1 and 2: DA BETLEMME AL CALVARIOAltre opere
- Page 3 and 4: LA GRANDE INVOCAZIONEDal punto di L
- Page 5 and 6: PREFAZIONELa pubblicazione di quest
- Page 7 and 8: Capitolo Primo1OSSERVAZIONI PRELIMI
- Page 9 and 10: “Esisteva — ci è stato detto
- Page 11 and 12: Nostro compito è scoprire il signi
- Page 13 and 14: nella corrente”, e nella vita di
- Page 15 and 16: Il Buddha……. Il Metodo… Dista
- Page 17 and 18: sciente. Cristo rivisse per noi il
- Page 19 and 20: Non è un compito facile. Occorre u
- Page 21 and 22: che avvengono attorno a noi, non so
- Page 23: 33Capitolo SecondoLA PRIMA INIZIAZI
- Page 27 and 28: L’uomo, l’essere umano, l’ani
- Page 29 and 30: L’iniziato non è semplicemente u
- Page 31 and 32: gli si chiarirono in mente. Aveva c
- Page 33 and 34: scerà il Cristo bambino, e in ques
- Page 35 and 36: la vita di Cristo produce un effett
- Page 37 and 38: “Non è solamente per coincidenza
- Page 39 and 40: La scelta di questa particolare dat
- Page 41 and 42: della nascita e dell’infanzia. Cr
- Page 43 and 44: scoli che circondavano la grotta-st
- Page 45 and 46: 74 L’umanità può porsi in viagg
- Page 47 and 48: ni invariabili, con la sottomission
- Page 49 and 50: individuo è a un certo punto dibat
- Page 51 and 52: sa è il preludio essenziale della
- Page 53 and 54: l’esempio della Sua vita Egli ci
- Page 55 and 56: Possiamo riassumere le unificazioni
- Page 57 and 58: scendere su un uomo, fanno dell’a
- Page 59 and 60: fu completata la Sua purificazione.
- Page 61 and 62: Ritto in mezzo alle acque del Giord
- Page 63 and 64: prio nel fatto che siamo vulnerabil
- Page 65 and 66: Cristo fu una tale Personalità. Il
- Page 67 and 68: tà) a determinare il nostro compor
- Page 69 and 70: Primo, che l’affermazione secondo
- Page 71 and 72: prannaturale. In certi istanti egli
- Page 73 and 74: fatto suoi i regni del mondo con tu
- Page 78 and 79:
Cristo, in quanto Personalità che
- Page 80 and 81:
il passato emotivo dell’uomo e la
- Page 82 and 83:
La mente è a sua volta il riflesso
- Page 84 and 85:
la luce”. Tale è il fatto essenz
- Page 86 and 87:
d’illuminazione e fuggevoli istan
- Page 88 and 89:
zione di una precisa ingiunzione. E
- Page 90 and 91:
zione interiore si avvicina a quell
- Page 92 and 93:
enunciarlo in maniera talmente univ
- Page 94 and 95:
Capitolo Quinto173LA QUARTA INIZIAZ
- Page 96 and 97:
essante per noi è che, malgrado le
- Page 98 and 99:
Se si cerca l’origine del simboli
- Page 100 and 101:
Il Suo corpo risplende tra le nevi
- Page 102 and 103:
189 Il Cristo cosmico sta ancora ag
- Page 104 and 105:
un’indegnità e di un’iniquità
- Page 106 and 107:
Abbiamo visto che uno dei fattori d
- Page 108 and 109:
finché Egli non infierisse sul gen
- Page 110 and 111:
persone inique nel vero senso della
- Page 112 and 113:
in tappa, lungo la via, e di vetta
- Page 114 and 115:
sto non era ancora morto, e il sacr
- Page 116 and 117:
sufficiente per ottenere il perdono
- Page 118 and 119:
quel Figlio, la forma materiale che
- Page 120 and 121:
223 Ma questo è il sentiero della
- Page 122 and 123:
interpretazione teologica. È possi
- Page 124 and 125:
gia desse una svolta all’interpre
- Page 126 and 127:
che gli era stata inferta, proprio
- Page 128 and 129:
sere adempiute se egli vuole essere
- Page 130 and 131:
quesito dunque può ridursi a quest
- Page 132 and 133:
cittadinanza nel regno di Dio). Il
- Page 134 and 135:
251 Abbiamo qui l’idea del regno
- Page 136 and 137:
257Capitolo SettimoLA NOSTRA META I
- Page 138 and 139:
5. In Lui culminò tutto il passato
- Page 140 and 141:
mento di Cristo non è né antiquat
- Page 142 and 143:
dell’ispirazione. Ciò niente ha
- Page 144 and 145:
272 Egli è il messaggero del regno
- Page 146 and 147:
cittadinanza e ci disse che avremmo
- Page 148 and 149:
Servizio. Devono essere espressi me
- Page 150 and 151:
“Ormai persuaso di avere raggiunt
- Page 152 and 153:
madre, 65messaggio, 90, 258opera, 1
- Page 154 and 155:
nell’uomo, 18, 138-440realizzazio
- Page 156 and 157:
testimonianza, 96INIZIAZIONI:grande
- Page 158 and 159:
OCCHIO della SAGGEZZA, 28Odio, conf
- Page 160 and 161:
simbolismo, 183Sé:conoscenza, 271c
- Page 162:
divinità in espressione, 262-263in