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Da Betlemme al Calvario.pdf - Alice Bailey

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L’uomo, l’essere umano, l’anima incarnata, è sul punto di fare il primo passo verso ilprimo dei grandi sviluppi che chiamiamo “La nuova nascita”. Ciò accaduto, la vita delCristo bambino crescerà e l’impulso ricevuto lo porterà avanti lungo la via che porta daun raggiungimento ad un <strong>al</strong>tro finché lui stesso non diventerà un illuminato Portatore diLuce, che può illuminare la via agli <strong>al</strong>tri. Gli illuminati hanno fatto sempre progredire larazza; conoscitori mistici e santi ci hanno sempre rivelato il culmine delle possibilitàrazzi<strong>al</strong>i ed individu<strong>al</strong>i.Il Sentiero d<strong>al</strong>la Nascita a <strong>Betlemme</strong> <strong>al</strong> Monte della Crocifissione è arduo e difficile,ma è percorso con gioia d<strong>al</strong> Cristo e da coloro la cui coscienza vibra <strong>al</strong>l’unisono con laSua. Il godimento della vita fisica si tramuta nella gioia della comprensione, e nuovi v<strong>al</strong>ori,nuovi desideri ed un amore nuovo sostituiscono quelli precedenti.La nascita a <strong>Betlemme</strong> segnò il principio della lunga strada della tragedia del S<strong>al</strong>vatore.Fece di Lui l’uomo dei dolori, che conosce la sofferenza 38 , il principio e la fine eindicò la Sua iniziazione ai più <strong>al</strong>ti livelli di coscienza. Tutto ciò risulta evidentenell’esposizione evangelica.241 Prima di occuparci definitivamente di queste grandi iniziazioni, può rivelarsi utile e-saminare uno o due punti relativi <strong>al</strong>l’insieme del soggetto. Sono apparsi attu<strong>al</strong>mente tantiinsegnamenti singolari ed errati su questa materia che suscita un interesse così vasto,che è necessario un certo grado di chiaro discernimento, e un richiamo a prestare attenzionea certi fattori che sovente vengono trascurati. A questo punto sarebbe lecito chiedersi“Chi è l’iniziatore? Chi è degno di presentarsi a Lui per ricevere l’iniziazione?”.Non sarà mai data troppa importanza <strong>al</strong> fatto che il primo iniziatore dell’uomo èsempre e poi sempre la sua anima. Molte scuole esoteriche e molti istruttori orientano illoro insegnamento e i loro aspiranti verso qu<strong>al</strong>che grande Maestro, ritenuto capace diprepararli a compiere questo passo, e senza il cui aiuto ogni progresso è ritenuto impossibile.Dimenticano che un t<strong>al</strong>e Maestro non può neppure impostare una relazione delgenere con un uomo, fino a quando lo stesso non si sia messo in contatto chiaro e precisocon la sua anima. Coloro che sono in grado di aiutarci li possiamo trovare solo sulpiano della coscienza dell’anima, e fino a quando non saremo riusciti, come individui, araggiungere questo stadio, non sarà possibile stabilire un contatto intelligente con chinorm<strong>al</strong>mente funziona su quel piano. L’iniziazione è in rapporto con la coscienza, ed èuna parola che usiamo per indicare unicamente il passaggio che l’uomo compie d<strong>al</strong>lacoscienza del quarto regno umano, <strong>al</strong> quinto regno spiritu<strong>al</strong>e, che è il Regno di Dio. Cristovenne per rivelarci la via che porta in quel regno.Quest’anima iniziatrice, come abbiamo già visto ha molte denominazioni nel NuovoTestamento e nelle <strong>al</strong>tre religioni viene usata con una terminologia conveniente<strong>al</strong>l’epoca e <strong>al</strong> temperamento dell’aspirante. Laddove il discepolo cristiano parla del“Cristo in voi, speranza di gloria”, 39 il discepolo orient<strong>al</strong>e dice il Sé o l’Atman.42 Le moderne scuole di pensiero parlano dell’Ego, o del Sé superiore, l’uomo re<strong>al</strong>e, oentità spiritu<strong>al</strong>e, mentre il Vecchio Testamento si riferisce <strong>al</strong>l’”Angelo della Presenza”.Con questi sinonimi si potrebbe compilare una lunga lista, ma per quel che ci riguardapossiamo limitarci ad impiegare la parola “anima” poiché essa è ampiamente usata inOccidente.L’anima immort<strong>al</strong>e che è nell’uomo lo prepara <strong>al</strong>la prima iniziazione, perché èl’anima stessa che si manifesta sulla terra come “Cristo bambino” e appare nell’uomo.Questa è la nuova nascita. Fin<strong>al</strong>mente nasce nell’uomo ciò che ha subito una lenta gestazione,e il Cristo, o anima, nasce coscientemente. Il germe del Cristo vivente è statosempre presente, benché nascosto in ogni essere umano. Ma a tempo debito l’anima38 Isaia, LIII, 339 S. Paolo ai Colossesi, I, 2727

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