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Algebre di Lie semisemplici, sistemi di radici e loro classificazione

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110 CAPITOLO 5. TEOREMA DI CLASSIFICAZIONE<br />

Simmetricamente otteniamo < η, η >= q(q + i)/2. Inoltre abbiamo :<br />

Ne consegue :<br />

< ɛ, η >=<<br />

r<br />

iɛi,<br />

i=1<br />

q<br />

j=1<br />

ηj >=<br />

r<br />

i=1 j=1<br />

(< ɛ, η >) 2 = (rq < ɛr, ηq >) 2 = r2 q 2<br />

q<br />

ij < ɛi, ηj >= rq < ɛr, ηq > (5.11)<br />

2<br />

(5.12)<br />

I vettori ɛ ed η sono in<strong>di</strong>pendenti (una <strong>loro</strong> combinazione lineare è una combinazione lineare dei vettori<br />

<strong>di</strong> U e dalla in<strong>di</strong>pindenza <strong>di</strong> questi ultimi segue la nullità dei coefficienti) e dunque la <strong>di</strong>suguaglianza<br />

<strong>di</strong> Cauchy-Schwartz vale con il minore stretto, ossia<br />

Dunque abbiamo ottenuto :<br />

r 2 q 2<br />

2<br />

r + 1 q + 1<br />

< r q<br />

2 2<br />

In conclusione abbiamo trovato la relazione :<br />

(< ɛ, η >) 2 < < ɛ, ɛ >< η, η > (5.13)<br />

⇔ rq <<br />

(r + 1)(q + 1)<br />

2<br />

= rq + q + r + 1<br />

2<br />

2rq − rq − r − q − 1 = rq − r − q − 1 < 0 ⇔ (r − 1)(q − 1) < 2 (5.14)<br />

Quest’ultima relazione ci consente <strong>di</strong> capire come possono essere r e q. Ovviamente non consideriamo<br />

r = 0 oppure q = 0 altrimenti si ricade nel grafico (i). Se r = 1 allora q può essere qualsiasi, se<br />

q = 1 allora r può essere arbitrario : in entrambi i casi Γ non è altro che Bn = Cn. Ora supponiamo<br />

r, q = 1, dato che questi casi li abiamo già considerati. Se r = 2 allora anche q deve essere uguale a 2,<br />

non potendo essere maggiore <strong>di</strong> 2 perchè altrimenti non è verificata la con<strong>di</strong>zione detta) Per lo stessa<br />

ragione, r non può essere maggiore <strong>di</strong> 2. Invertendo il ragionamento otteniamo r = 2 per q = 2 e q<br />

che non può essere maggiore <strong>di</strong> 2. Per r = q = 2 il grafico Γ è il grafico <strong>di</strong> Coxeter F4.<br />

(10) Se il grafico connesso Γ è della tipologia (iv) allora esso è uno dei grafici <strong>di</strong> Coxeter Dn, E6, E7, E8.<br />

Analogamente al punto precedente consideriamo i vettori :<br />

r−1<br />

<br />

s−1<br />

ɛ = iɛi ; η = jηj ; ν = kνk<br />

i=1<br />

q−1<br />

j=1<br />

k=1<br />

(5.15)<br />

Questi tre vettori sono in<strong>di</strong>pendenti (una <strong>loro</strong> combinazione lineare è la combinazione lineare <strong>di</strong> ele-<br />

menti <strong>di</strong> U e dall’in<strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> questi ultimi segue che tutti i coefficienti devono essere nulli), sono<br />

mutuamente ortogonali (i vertici adden<strong>di</strong> <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> questi vettori sono scollegati dai tutti i vertici ad-<br />

den<strong>di</strong> degli altri due vettori) ed inoltre ψ non è da essi generato (altrimenti U non sarebbe un insieme<br />

<strong>di</strong> vettori in<strong>di</strong>pendenti perchè uno <strong>di</strong> essi si scriverebbe come combinazione lineare dei restanti). Come<br />

visto nel punto 6, schiacciando le catene semplici su ɛ, η, ν otteniamo un nuovo sistema ammissibile<br />

ψ, ɛ, η, ν il cui grafico Γ ′ è un nodo. Applicando a ψ quanto fatto nel passo 4, otteniamo<br />

(< ψ, ɛ >) 2 + (< ψ, η >) 2 + (< ψ, ν >) 2 < 1 (5.16)

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