09.05.2013 Views

Algebre di Lie semisemplici, sistemi di radici e loro classificazione

Algebre di Lie semisemplici, sistemi di radici e loro classificazione

Algebre di Lie semisemplici, sistemi di radici e loro classificazione

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

34 CAPITOLO 3. ALGEBRE DI LIE SEMISEMPLICI<br />

ossia D è una base <strong>di</strong> autovettori <strong>di</strong> ad xs che quin<strong>di</strong> risulta <strong>di</strong>agonaliazzabile. Rimane da <strong>di</strong>mostrare<br />

che ad x = ad xs + ad xn e che ad xs e ad xn commutano. Per ogni y ∈ End(V ) abbiamo :<br />

ad x(y) = [x, y] = [xs + xn, y] = [xs, y] + [xn, y] = ad xs(y) + ad xn(y) = (ad xs + ad xn)(y) (3.19)<br />

ed inoltre<br />

[ad xs, ad xn] = ad [xs, xn] = ad 0 = 0 (3.20)<br />

in quanto xs e dxn commutano. Per l’unicità della parte semisemplice e della parte nilpotente, segue<br />

che ad x = ad xs + ad xn è la decomposizione <strong>di</strong> Jordan <strong>di</strong> ad x.<br />

Proposizione 3.2.5. Sia U una F -algebra <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione finita (in qualità <strong>di</strong> spazio vettoriale). Allora<br />

Der(U) contiene la parte semisemplice e nilpotente <strong>di</strong> ogni suo elemento.<br />

3.3 Il criterio <strong>di</strong> Cartan<br />

In questo paragrafo introduciamo un’utile con<strong>di</strong>zione sufficiente, detta “Criterio <strong>di</strong> Cartan”, per la<br />

risolubilitá <strong>di</strong> un’algebra <strong>di</strong> <strong>Lie</strong>.<br />

Dato che nelle prossime pagine ci serviremo <strong>di</strong> un importante concetto <strong>di</strong> Algebra, quello <strong>di</strong> “primo<br />

campo” <strong>di</strong> un campo F avente caratteristica nulla, risulta opportuno richiamarne la sua costruzione.<br />

Ogni sottocampo <strong>di</strong> F contiene 0 e 1, gli elementi neutri rispetto alla somma ed al prodotto, in quanto<br />

i sottocampi devono essere sottogruppi ad<strong>di</strong>tivi e, privati dello zero, dei sottogruppi moltiplicativi. Il<br />

piú piccolo sottocampo <strong>di</strong> F prende il nome <strong>di</strong> primo campo : esso é il sottocampo generato da 0 ed<br />

1 e lo denotiamo col simbolo Q.<br />

I suoi elementi sono tutti e soli quelli della forma m/n, dove con m in<strong>di</strong>chiamo la somma <strong>di</strong> m adden<strong>di</strong>,<br />

tutti uguali all’elemnto neutro moltiplicativo 1.<br />

Il primo campo Q é isomorfo al campo dei numeri razionali Q. Infatti le funzioni :<br />

Q → Q<br />

m/n ↦→ m/n<br />

Q → Q<br />

m/n ↦→ m/n<br />

sono una l’inversa dell’altra. Entrambe conservano la somma e il prodotto. Per mostrarlo consideriamo<br />

la prima funzione, essendo analogo il ragionamento sulla seconda.<br />

L’elemento neutro del prodotto 1Q viene mandato, per costruzione, nell’elemento 1Q. Consideriamo<br />

poi la somma m/n + m ′ /n ′ <strong>di</strong> due generici elementi del dominio. Per la <strong>di</strong>stributivitá della somma<br />

rispetto al prodotto abbiamo :<br />

m m′<br />

,<br />

n n ′ ∈ Q ⇒ (m n′ + m ′ n)(n n ′ ) −1 = (m)(n − 1) + (m ′ )(n ′ ) −1 = m m′<br />

+<br />

n n ′<br />

(3.21)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!