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Algebre di Lie semisemplici, sistemi di radici e loro classificazione

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4.5. BASI DI SISTEMI DI RADICI 83<br />

Per cui se i = j abbiamo ai + bi = 0 ossia ai = bi = 0, mentre aj + bj = 1. Ma in questo modo<br />

αj cesserebbe <strong>di</strong> essere decomponibile (quando parliamo <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ce decomponibile non consideriamo la<br />

possibilità <strong>di</strong> scriverla come somma <strong>di</strong> suoi multipli, altrimenti tutte le ra<strong>di</strong>ci sono decomponibili).<br />

Accertateci del fatto che le ra<strong>di</strong>ci semplici non sono decomponibili, osserviamo che ∆ e ∆(γ) hanno<br />

la stessa car<strong>di</strong>nalità dato che sono entrambe basi <strong>di</strong> E e perciò ∆(γ) = ∆.<br />

Se Φ è un sistema <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ci nello spazio euclideo E, abbiamo detto che l’unione degli iperpiani<br />

Pα, al variare <strong>di</strong> α in Φ, non ricopre tutto E. Negli spazi euclidei è possibile definire una topologia<br />

me<strong>di</strong>ante il prodotto scalare, dunque ha senso considerare E \ ∪Pα come spazio topologico.<br />

Le componenti connesse <strong>di</strong> E \ ∪Pα prendono il nome <strong>di</strong> camere <strong>di</strong> Weyl <strong>di</strong> E. Ne consegue che ogni<br />

vettore regolare γ ∈ E appartiene ad un unica camera <strong>di</strong> Weyl, che denotiamo col simbolo Υ(γ).<br />

Nell’insieme degli elementi regolari possiamo definire una relazione <strong>di</strong> equivalenza : due elementi rego-<br />

lari, γ e γ ′ , sono equivalenti se Φ + (γ) = Φ + (γ ′ ). Sicuramente questa relazione è riflessiva, simmetrica<br />

e transitiva. Attraverso questa relazione <strong>di</strong> equivalenza determiniamo una partizione <strong>di</strong> E \ ∪Pα.<br />

Si può allora <strong>di</strong>mostrare che due vettori regolari γ, γ ′ appartengno la stessa camera <strong>di</strong> Weyl se e solo se<br />

sono equivalenti, ossia Φ + (γ) = Φ + (γ ′ ). Ciò è dovuto al fatto che le componenti connesse sono anche<br />

convesse. Quin<strong>di</strong> γ e γ ′ stanno nella stessa camera <strong>di</strong> Weyl se e solo se tγ + (1 − t)γ ′ non appartiene a<br />

nessuno degli iperpiani Pα, al variare <strong>di</strong> t in [0, 1]. Le componenti connesse per archi coincidono con<br />

le componenti connesse per cui :<br />

t < α, γ > +(1 − t) < α, γ ′ >> 0 (4.79)<br />

per ogni valore <strong>di</strong> t (in quanto al variare <strong>di</strong> t abbiamo un’applicazione continua che non può cambiare<br />

segno, possiamo supporre che l’ultima quantità sia negativa oppure positiva). Dunque ponendo t = 1<br />

e t = 0 otteniamo, rispettivamente, < α, γ >> 0 e < α, γ ′ >> 0. Ciò significa che se due elementi<br />

regolari stanno nella stessa componente connessa allora il <strong>loro</strong> prodotto scalare per una generica ra<strong>di</strong>ce<br />

ha lo stesso segno e viceversa. Se Φ + (γ) = Φ + (γ ′ ) allora ∆(γ) = ∆(γ ′ ) (segue banalmente da come<br />

si sono definite le ra<strong>di</strong>ci decomponibili e non decomponibili). Vale anche l’implicazione inversa dato<br />

che ogni ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Φ + (γ) si scrive come combinazione lineare dei vettori <strong>di</strong> ∆(γ) con coefficienti non<br />

negativi, quin<strong>di</strong> appartiene a Φ + (γ ′ ), e viceversa.<br />

Pren<strong>di</strong>amo una camera <strong>di</strong> Weyl e, fissato un suo elemento γ, associamogli una base ∆(γ) che non<br />

<strong>di</strong>pende dalla scelta <strong>di</strong> γ (perchè ogni ra<strong>di</strong>ce della camera <strong>di</strong> Weyl scelta determina la stessa polar-<br />

izzazione ; ad ogni polarizzazione corrisponde una decomposizione univoca in ra<strong>di</strong>ci decomponibili e<br />

non). Ad una base possiamo associare un elemento regolare σ (ve<strong>di</strong> passo 5 della <strong>di</strong>mostrazione del<br />

Teorema 4.5.4) e considerarne la camera <strong>di</strong> Weyl. Se alla base associamo due <strong>di</strong>versi elementi regolari,<br />

σ e σ ′ , dato che si ha Φ + = Φ + (γ) = Φ + (σ) = Φ + (σ ′ ), allora essi appartengono in ogni caso alla stessa

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