Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
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Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />
scrivi@spaziomef.it<br />
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modo la considerano una "rovinafamiglie ". la moglie e i suoi familiari, spesso,<br />
almeno all'inizio, i figli, gli amici di lei o della coppia, i familiari di lui così<br />
<strong>come</strong>, e non di meno, i propri. Senza parlare dei giudizi ancor più severi<br />
dettati dai propri sensi di colpa. Se ne può uscire in tanti modi, ma la<br />
tentazione di cercare la riabilitazione o la rivalsa è forte.<br />
Il momento tanto atteso<br />
"Guido ed io abbiamo finalmente preso casa insieme", mi racconta<br />
Giovanna, trentadue anni, “ l'ho aspettato tanto questo momento, pensavo che<br />
sarebbe stata la felicità, e invece mi sento strana. Sono esausta. Ho spesso il<br />
magone, e non riesco a capire perché. Quando siamo a cena per esempio, e<br />
magari sfogliamo il giornale per vedere cosa fanno in TV, pregusto il divano,<br />
vicini vicini, un bel film da commentare insieme. insomma proprio<br />
quell'intimità, quella normalità, che ho tanto a lungo desiderato. Ed ecco che<br />
mi monta uno strano malessere. mi vengono in mente tante sere del<br />
passato, quando lui era in <strong>famiglia</strong>, trascorse accanto al telefono che poi<br />
magari non suonava, mentre lui, chissà, sfogliava il giornale per scegliere un<br />
film da vedere in TV. Allora mi viene rabbia, sarei tentata di rinfacciarglielo, ma<br />
so che sarebbe stupido e inutile. Quando usciamo con qualcuno che lui<br />
frequentava insieme a sua moglie, sono tesissima, non riesco ad essere<br />
spontanea: da una parte faccio di tutto per far vedere quanto sono seria e<br />
perbene, che non sono insomma la donnaccia che porta via i mariti alle<br />
povere madri di <strong>famiglia</strong>, dall'altra sono tutta seduttiva, <strong>come</strong> per vincere un<br />
confronto che forse avviene solo nella mia testa. Insomma, in una parola,<br />
detestabile. E poi confesso che il pensiero che i suoi bambini, tra poco,<br />
cominceranno a frequentare la nostra casa mi angoscia. chissà cosa<br />
pensano di me, che sono quell'arpia che gli ha portato via il papà, chissà se<br />
gli piacerò. Un momento faccio fantasie di superdedizione, un momento dopo<br />
penso di andare via quando ci saranno loro, e poi ancora mi ribello a<br />
quest'idea perché insomma questa è casa mia... Insomma sono così stanca,<br />
e tutto deve ancora incominciare."