Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

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importantissimo, ha una grandissima risonanza affettiva . proprio per questo bisognerebbe andarci piano con i nostri “ringrazia, saluta, dai un bacino". I bambini sono giustamente molto selettivi nell'accettare o concedere affettuosità, per loro non vi è nulla di formalmente rituale in certi gesti. Allo stesso modo, per estensione, dovremmo tutti essere più rispettosi della loro intimità non solo corporea, dei loro confini,in una parola. della loro persona. Prima di entrare nella cameretta di un bambino si bussa o si chiede permesso, non si spalanca la porta. Proprio come ci aspettiamo che si faccia con noi. E poi si aspetta. Con pazienza, tanto siamo grandi. Irene Bernardini Una famiglia come un’altra scrivi@spaziomef.it 62
4. LE BUONE MANIERE Le parole per dirlo In tema di "buona educazione”degli adulti verso i bambini e più precisamente di "presentazioni “tra nuovi partner e figli, contano molto anche i modi, le parole: il come, insomma, oltre che il quando. Molti genitori che incontro per lavoro, ad esempio, mi chiedono un parere su “che cosa dire “ai bambini , sia quando occorre annunciare la separazione, sia quando si tratti di introdurre il nuovo partner. Se solo sapessimo richiamare alla memoria l’epoca in cui eravamo bambini, ritrovare i nostri stati d’animo di allora, sapremmo all’istante come comportarci con i nostri figli. Ricorderemmo come ci inquietavano i segreti dei grandi, come ci ferivano le loro bugie, come il sentirci imbrogliati o raggirati da loro ci lasciasse in balia di sentimenti di rabbia e di paura. Perdere la fiducia nei grandi, nei genitori, è un’esperienza molto angosciante per un bambino. se non può fidarsi di mamma e papà è perduto; se a proposito di qualcosa loro tengono il segreto o dicono bugie, deve trattarsi di una cosa brutta, minacciosa. Questi stati d’animo sono frequenti nei bambini perché noi grandi tendiamo a sottovalutare la loro capacità di cogliere, ben aldilà delle parole e dei fatti palesi, la sostanza di quel che accade intorno a loro e della natura delle relazioni tra le persone che hanno accanto ( “è piccolo, non capisce”). Anzi, se c’è una cosa che non sfugge alle antenne sensibilissime di un bimbo anche molto piccolo è proprio lo stato d’animo degli adulti che per lui sono importanti, la tensione negativa o positiva tra loro, l’aria che tira, insomma. Se tra mamma e papà c’è conflitto, se loro stanno male, se, viceversa, tra la mamma e il tal signore presentato come amico o tra papà e la tal signora “che lavora con lui” scorre un affetto speciale, un bambino lo capisce, o quantomeno lo avverte. Se i genitori non colmano con parole chiare e il più possibile sincere e tempestive le lacune che l’insieme delle sue sensazioni e intuizioni hanno lasciato aperte, un bambino di solito si fabbrica da solo le Irene Bernardini Una famiglia come un’altra scrivi@spaziomef.it 63
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