20.05.2013 Views

Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

cambiamenti impressi alla loro vita dalle scelte di coppia dei loro genitori si<br />

impone la perdita di consuetudini e assetti affettivi nonché l'adattamento a<br />

nuove relazioni e nuove abitudini.<br />

Ai genitori adottivi è chiaro, o almeno dovrebbe esserlo, quanto sia<br />

importante tenere vivo con i loro figli, e nei termini più positivi possibile, il<br />

ricordo o il racconto sulla loro origine, dei luoghi e delle figure che hanno<br />

segnato i mesi o gli anni trascorsi nel loro Paese. La linea del rispetto e della<br />

valorizzazione dell'origine dei figli adottivi non è facile da sostenere: sarebbe<br />

più comodo, specie con i bimbi piccoli, archiviare il loro passato, spesso<br />

oscuro e doloroso, alla luce della consapevolezza di poter offrire loro una vita<br />

straordinariamente migliore di quella che hanno lasciato, e assecondando<br />

l'aspirazione a fondare una nuova appartenenza. Ma proprio qui sta il punto.<br />

le certezze di noi adulti, fondate sul nostro modo di vedere e valutare la realtà,<br />

rischiano di farci dimenticare il modo di vedere e sentire dei bambini, un<br />

modo tutto intriso di significati anzitutto emotivi e affettivi.<br />

A questo proposito, per restare all'analogia con i bambini adottivi,<br />

ricordo il caso di Tamia, una bimba indiana di sette anni adottata da un coppia<br />

che aveva già un figlio naturale di undici anni. Quando Tamia è arrivata nella<br />

sua nuova casa italiana, i genitori le avevano preparato una cameretta<br />

bellissima con tanti giochi e un pranzo succulento. Ma alla vista del letto a<br />

baldacchino, Tamia si era spaventata, rifugiandosi in un angolo dove era stato<br />

sistemato un tappeto, e lì si era accoccolata. Quanto al prosciutto e al filetto,<br />

neanche a parlarne. Tamia aveva sempre dormito su delle stuoie stese a terra<br />

e si era sempre alimentata con riso e legumi. Per farla breve,i suoi genitori<br />

adottivi, superato lo sgomento iniziale, hanno deciso che per un po' di tempo<br />

potevano essere loro ad adattarsi alle abitudini di Tamia. giù tutti i materassi<br />

per terra , dieta macrobiotica per tutti, riso a volontà. Tamia piano piano si era<br />

tranquillizzata, lo sforzo della sua nuova <strong>famiglia</strong> di includere, e dunque<br />

sottrarre alla squalifica, le sue abitudini e il suo stile di vita precedenti , la<br />

avevano aiutata ad integrarsi nella nuova realtà ( e la dieta macrobiotica<br />

aveva fatto scendere vorticosamente il colesterolo di papà).<br />

Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />

scrivi@spaziomef.it<br />

83

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!