Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

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madre; l’appartamento in cui viveva da ormai otto anni con la sua compagna e la figlia undicenne di lei, era di sua proprietà. Quando all’improvviso è morto, la moglie separata e la figlia, legittimi eredi di quel signore, hanno dato immediatamente lo sfratto alla sua compagna. E’ possibile? E’ possibilissimo. La compagna non ha alcun diritto di successione. Ti dirò di più. Come forse saprai, in caso di morte, esiste la riserva a favore del coniuge della casa coniugale e degli arredi. Al coniuge separato, cui non sia stata addebitata la separazione, spetta la casa coniugale, a prescindere dalla proprietà. Quindi anche solo per effetto di questo diritto il o la convivente, se l’abitazione dove risiede è stata la dimora coniugale, potrebbe doverla lasciare. Una difficile transizione Le nuove famiglie nascono dunque in una sorta di terra di nessuno dal punto di vista della legge, in un clima sociale e culturale quantomeno ambivalente che tende a non favorire forme di integrazione, armonizzazione e legittimazione reciproca tra nuclei vecchi e nuovi. Ma i motivi esterni, il condizionamento che deriva dall'ambiente circostante non fanno che alimentare e rinforzare delle resistenze e delle difficoltà che provengono da dentro, dai sentimenti complessi e dai contrasti potenti che accompagnano le avventure e le disavventure familiari di ciascuno. Rivolgendo l'attenzione al versante personale e intimo delle nuove configurazioni familiari di cui ci stiamo occupando, occorre di nuovo tornare al tema della separazione e della rottura delle unioni che precedono le nuove formazioni. Molto dell'andamento delle famiglie allargate dipende da come i vari personaggi, grandi e piccoli, hanno vissuto e attraversato il fallimento dei precedenti matrimoni. I fautori del familismo più moralista e rigido così come, all'opposto, i promotori più o meno consapevoli delle felici e disinvolte ammucchiate familiari ( penso a certi programmi televisivi o a certa cronaca rosa cui ho già accennato) sono accomunati dalla rimozione o quantomeno Irene Bernardini Una famiglia come un’altra scrivi@spaziomef.it 38
dalla sottovalutazione di un aspetto decisivo. la grande, acuta e profonda sofferenza che colpisce le donne, gli uomini e i bambini che sperimentano la rottura della propria famiglia. (Come se per enfatizzare ma anche per sminuire la ferita sociale rappresentata dalla rottura della famiglia occorresse mettere in ombra o negare le ferite individuali. In altre parole, chi sostiene che la separazione è un atto di disgregazione della società e della morale mette l'accento sull'egoismo e la superficialità di chi la opera, come se buttare all'aria un matrimonio fosse un capriccio ; chi, altrettanto unilateralmente, contribuisce a diffondere lo stereotipo un po' maniacale delle famiglie allargate come gaie congreghe senza conflitti e senza problemi, deve necessariamente far scivolare in secondo piano il travaglio e i dolori di certe trasformazioni. ) Quando un matrimonio fallisce , quando una famiglia si rompe, per molti si apre una crisi radicale dell'esistenza. Abbandono, perdita, senso di colpa, crollo dell'autostima sono sentimenti che accomunano gran parte delle persone che ne fanno l'esperienza, anche coloro, sebbene in misura e con accenti diversi, che si trovano nella parte di chi attivamente opera la scelta del distacco. Non è vero,almeno a giudicare dalla mia esperienza, che oggi si formi una famiglia con superficialità, pronti a buttare via il giocattolo appena il meccanismo si inceppa. La delusione profonda che genera la scelta, il più delle volte molto sofferta, di rompere l'unione è pari alla speranza che vi era stata riposta; la speranza di trovare accettazione profonda, valorizzazione di sé, sicurezza e insieme stimoli e coraggio per affrontare il mondo; la speranza di appartenere e insieme di trovare la propria autonomia. Una bella pretesa, come si dice. Un 'impresa davvero difficile. Per questo, paradossalmente, ci si separa di più. perchè più di prima si spera di trovare nella famiglia la propria realizzazione. Il grande dolore, la tempesta emotiva, la profonda crisi esistenziale che si abbattono sugli individui che attraversano la separazione, uniti a un clima culturale e sociale e a un iter giudiziario che contribuiscono in vario modo a esacerbare gli animi e a incitare alla rissa, fanno sì che di molte unioni familiari non restino alla fine che macerie: genitori che non si parlano più se Irene Bernardini Una famiglia come un’altra scrivi@spaziomef.it 39
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