Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

Irene Bernardini Una famiglia come un’altra
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dovrebbe pretendere di riscriverla, quella storia, alla luce dell'"unico vero
amore "che lei vorrebbe incarnare; dovrebbe riuscire a non colludere con il
proprio compagno quando questi sia inadempiente o recalcitrante ad
assumersi le proprie responsabilità verso i figli e verso la propria ex moglie o
quando le sue aspirazioni di rivalsa e vendetta tendano a coinvolgerla e
ingaggiarla in prima persona; dovrebbe poter tollerare l'idea che il rapporto tra
lui e i figli, ma soprattutto tra lui e la loro madre, pur trasformandosi possa
continuare nel tempo ; dovrebbe in cambio riconoscersi la possibilità di non
assumersi impegni affettivi e di cura verso i figli di lui se non nella misura e
con i tempi che sente davvero in sintonia con l'evolversi dei propri sentimenti;
dovrebbe insomma avere la forza di fare, ogni tanto, un passo a lato, di stare,
come si dice, sulle sue.
Nelle donne è forte, invece, la tentazione della con-fusione, dell'unire e
riassorbire, all'interno del proprio progetto affettivo, passato,presente e futuro,
i figli propri e i figli altrui, il proprio ruolo di compagna e quello di vice-mamma.
Questo avviene perché, nel bene e nel male, le donne sono fatte così. nel
senso buono, perché l'eros femminile, inteso come principio di unione che
genera e sostiene le relazioni mal sopporta le distinzioni e i limiti ; in senso
meno buono, perché quel che di intrigante e manipolatorio vi è nell''ombra'
della natura femminile porta spesso le donne a voler possedere e controllare
la totalità della sfera affettiva di coloro che amano.
Quando una relazione con un uomo inizia dopo la sua separazione,
quando insomma una donna è arrivata dopo che il dramma della gelosia si è
consumato, o almeno dovrebbe, ci sono meno ombre, meno ipoteche sulla
possibilità che si sviluppi un rapporto sereno tra nuclei vecchi e nuovi. Se un
po' di tempo è passato, "Rebecca, la prima moglie” è una figura meno
persecutoria, così come per l’ex coniuge è più facile contenere ostilità o
diffidenze.