Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />
scrivi@spaziomef.it<br />
157<br />
meglio quell'evento che certo ci esclude e ci può ferire. Occorre tollerare che i<br />
figli della persona con cui viviamo siano portatori di valori o comportamenti<br />
diversi da quelli che abbiamo impartito ai nostri bambini, trovare il modo di<br />
mediare, di cercare intese e accomodamenti. Occorre saper rispettare un<br />
bambino che non è nostro figlio senza ipocrisie, senza imporsi di amarlo o<br />
imporre a lui di amarci, a tutti i costi, senza darci e dargli a intendere che non<br />
c'è differenza tra i figli propri e quelli acquisiti. Occorre saper tollerare i conflitti,<br />
le avversioni, le alleanze talora crudeli che possono opporre tra loro i bambini<br />
che si trovano a condividere pezzi importanti della vita solo perché i loro padri<br />
o le loro madri, unendosi, li hanno fatti conoscere; ma al tempo stesso occorre<br />
imporre regole, rispetto, equità, senza colpevolizzare ma anche senza<br />
lassismi.<br />
A molte mamme e papà sarà capitato di occuparsi in varie occasioni, ad<br />
esempio in vacanza, dei propri bambini insieme ad amichetti o cugini, in<br />
assenza dei loro genitori. Senza bisogno di pensarli <strong>come</strong> fratelli, ai più viene<br />
spontaneo non concedere privilegi ai propri figli, dirimere eventuali bisticci con<br />
equità, proteggere i più piccoli, dare attenzione a tutti, anzi soprattutto ai<br />
bambini degli altri, non far mancare il bacio della buona notte, almeno a chi lo<br />
gradisce, servire a tutti la stessa identica quantità di gelato, insomma cercare<br />
di mettere tutti a loro agio, senza per questo far finta di essere i genitori di<br />
tutti. Ecco. questo basta e avanza per gestire più che correttamente il<br />
rapporto tra i bambini che fanno capo alla <strong>famiglia</strong> allargata. Tutto il resto è<br />
materia di riflessione per i grandi. con le mie difficoltà o ambivalenze di adulto<br />
vero i bambini, i miei o quelli degli altri, devo vedermela da solo, senza<br />
demandare a loro, forzandoli a una fratellanza artificiosa, il compito di<br />
appianare i miei contrasti interni.<br />
Quando questo si realizza - e grazie al cielo molti grandi che conosco ci<br />
sono riusciti benissimo- tra i bambini possono nascere rapporti splendidi, di<br />
complicità e alleanza, di fratellanza ben aldilà del legame di sangue. Oppure il<br />
legame non si crea, l’intesa non nasce. Proprio <strong>come</strong> talora succede, lo<br />
sappiamo bene, nelle migliori famiglie.