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Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

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Trovarsi a vivere un parte così importante della propria vita, quella degli<br />

affetti e dei rapporti familiari, in una sorta di terra di nessuno, ai margini o<br />

addirittura fuori dalla normalità non è per niente facile. Qualcuno ne trae<br />

motivo di orgoglio e motivazione all’impegno, molti altri patiscono questa<br />

condizione di outsider, e fanno di tutto per rientrare il più in fretta possibile nei<br />

canoni della norma. Anche per questo quando, dopo una separazione, si<br />

ricompone un nuovo nucleo la tentazione è molto spesso quella di riconvertire<br />

e ricompattare affetti, ruoli e funzioni familiari, a scapito, inevitabilmente, di<br />

quelli precedenti. La nuova edizione di <strong>famiglia</strong> deve riproporre il buon<br />

vecchio copione. l'uomo deve fare la parte di padre, la donna quella di<br />

madre, i bambini naturalmente sono, rispettivamente, figli e fratelli. La nuova<br />

<strong>famiglia</strong> deve insomma farsi perdonare, negando e sacrificando in qualche<br />

modo la propria peculiarità , deve legittimarsi, assomigliando il più possibile e<br />

nel più breve tempo a quella vecchia, anzi deve annullarla incorporandone le<br />

funzioni.<br />

La nuova compagna di papà è tentata di proporsi <strong>come</strong> sostituta o,<br />

peggio, alternativa materna ; specularmente il partner della mamma può<br />

assumere atteggiamenti o funzioni paterne. Anche quando la mamma e il<br />

papà “veri” sono vivi, vegeti e perfettamente funzionanti, e anzi per nulla<br />

contenti di avere dei replicanti che “di là”cercano di soffiar loro l’esclusiva.<br />

Ecco dunque un punto essenziale che di nuovo possiamo definire e<br />

trattare <strong>come</strong> un altro grande bisogno dei bambini,che ai grandi farebbe tanto<br />

bene rispettare . è il bisogno di chiarezza, di rispetto delle differenze e dei<br />

confini tra le diverse figure che li circondano, tra le diverse relazioni che li<br />

riguardano ; di rispetto, insomma, della loro storia.<br />

Il cuore dei bambini è grande, c’è posto per i nuovi compagni di mamma<br />

e papà, per i nuovi fratelli e anche per quelli acquisiti, c’è posto per un esercito<br />

di nuovi nonni e zii, ma a condizione che non si chieda loro di rinnegare, di<br />

tradire, di fingere, di sorridere a chi ancora non sentono amico. A condizione<br />

che si lasci loro la possibilità di ritagliarsi un legame su misura, di scegliere i<br />

tempi, i modi e la qualità dell'affetto che di volta in volta sentono di poter<br />

sviluppare nei confronti delle figure che vengono loro proposte.<br />

Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />

scrivi@spaziomef.it<br />

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