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Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

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più disparate . occorrerebbe lavorare molto per mettersi in condizione di<br />

accettare, capire e rispettare così tante differenze. E un bambino che non si<br />

senta accolto e compreso nella sua speciale “differenza”, che si senta<br />

discriminato anche soltanto dal vedersi riproporre modelli che non coincidono<br />

con quello che vive quotidianamente, difficilmente sarà disponibile a imparare.<br />

Serrerà la bocca della mente.<br />

Nonna Gina, la Grande<br />

Dal repertorio delle insegnanti con cui converso ho trafugato anche il<br />

racconto di Nicole, cinque anni, impegnata in una appassionante ricognizione<br />

affettiva. “La mamma aveva visto il papà nell'università e gli aveva fatto gli<br />

occhi dolci e così lui la portava a fare i giri in moto. E' per questo che io sono<br />

un terremoto, dice la mamma, perché sono andata sulla moto quando ero<br />

nella sua pancia ma lei non lo sapeva. Invece quando è nato Iacopo lei lo<br />

sapeva e non andava in moto. Però lui piangeva sempre di notte e il papà<br />

dormiva sul divano. Sic<strong>come</strong> si era stufato di dormire sul divano è andato ad<br />

abitare in via Mazzini. Ma tanto è uguale perchè io e Iacopo andiamo sempre<br />

a dormire lì e lasciamo in giro tutti i giochi. Adesso che è nata Virginia anche<br />

lei piange sempre. Però il papà non dorme sul divano, anzi la mamma dice<br />

che Patrizia è fortunata perché adesso lui si alza sempre di notte e la lascia<br />

dormire. Però lei gli ha fatto vendere la moto. Patrizia, quando mette a Virginia<br />

le tutine di quando io ero piccola dice sempre che le porta buono. Invece a<br />

casa della nonna Mara che è la mamma di Patrizia ci abbiamo messo il<br />

vecchio seggiolone di Iacopo. La mamma tanto tempo fa era un po' triste ma<br />

adesso va sempre dal parrucchiere e Massimo dorme sempre a casa con<br />

noi. Lui è simpatico anche se non ha la moto. Dice che per portare in giro<br />

me,Iacopo e Martina e il cane ci vuole un pullman, altro che la moto. Martina<br />

che è sua figlia è simpatica ma è una fifona. ha paura a fare i tuffi e una volta<br />

che siamo andati in piscina con mio papà si è messa a piangere, e abbiamo<br />

dovuto telefonare a sua mamma, perché Massimo era dal dentista. lo so che<br />

non c'entra niente, eppure Virginia assomiglia un sacco alla Martina. Mia<br />

Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />

scrivi@spaziomef.it<br />

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