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Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

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quattordici anni di matrimonio da cui era nato Riccardo, dieci anni: una<br />

separazione amara, turbolenta, trascinatasi a lungo a causa delle reciproche<br />

ambivalenze ma anche nel tentativo di risparmiare a Riccardo il dolore del<br />

distacco dal papà cui il bambino era molto legato. Raccontandomi dei<br />

dissapori con la propria madre, la mamma di Riccardo mi aveva detto. “Lei<br />

non riesce a capire perchè io consenta a Daniele - l'ex marito- di salire in casa,<br />

di mangiare ogni tanto con noi; perchè io cerchi in tutti i modi di recuperare<br />

una specie di amicizia con lui. Lei dice che con tutto quello che ho subito<br />

dovrei chiudere ogni rapporto. Io mi affanno a spiegarle che lo faccio per<br />

Riccardo, ma non c'è verso di farmi capire. Figuriamoci se le dicessi che lo<br />

faccio anche per me. Sì, anche per me. non posso buttare via quattordici anni<br />

della mia vita, non posso pensare che sia stato tutto uno sbaglio, che tutti<br />

quegli anni non abbiano avuto un senso. Io la storia con Daniele ho bisogno di<br />

intestarmela, di riconoscerla <strong>come</strong> mia, prima e dopo. "<br />

Ecco, intestarsi la propria storia. la mamma di Riccardo non tornerebbe<br />

indietro, ma ha sentito il bisogno di dare continuità e senso alla propria storia,<br />

di assumersene, in altre parole, la responsabilità. La sintonia tra madre e figlio<br />

nel tendere a conservare, ognuno per i propri motivi e con le proprie<br />

modalità, il meglio del rapporto con Daniele è tuttavia in rotta di collisione con<br />

una visione della separazione, rappresentata dalla nonna, che non le<br />

riconosce legittimità e moralità: <strong>come</strong> se nella chiusura e nella durezza ci<br />

fosse più forza che non nel tenere aperto un varco alla tenerezza. Eppure non<br />

c'é verso di aprirsi al futuro se non si sono fatti i conti con il passato: negare o<br />

rinnegare le proprie scelte e i propri sentimenti ci tiene irrimediabilmente<br />

avvinti a quel passato che vorremmo cancellare e che invece teniamo vivo<br />

con il nostro risentito oblio.<br />

Certo tenere testa a una nonna un po' all'antica è ben diverso dal<br />

convincere un marito o la compagna con cui si vive della necessità o, peggio<br />

ancora, del proprio desiderio di mantenere vivo il rapporto con il proprio ex<br />

partner. Quando la richiesta dichiarata o solo implicita del nuovo partner di<br />

rompere ogni rapporto con l'ex coniuge si salda con la propria voglia di voltar<br />

pagina e con l'aspirazione a riconquistare un'immagine sociale di <strong>famiglia</strong><br />

Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />

scrivi@spaziomef.it<br />

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