Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
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A dire la verità non facciamo gran ché nemmeno negli altri giorni. Giancarlo è<br />
stanco e poi quando manca Gianluca è sempre un po' giù...".<br />
Eleonora avvertiva, senza ammetterlo forse neppure con se stessa, che<br />
il ménage coniugale avviato con tempi così serrati tra lei e Giancarlo non era<br />
tanto il frutto di una passione incontenibile quanto dell'aspirazione da parte di<br />
lui di ricostituire al più presto una situazione di coppia e familiare. per<br />
competere con la moglie, per dimostrare a sé e agli altri, non ultimo Gianluca,<br />
che uno <strong>come</strong> lui in men che non si dica era in grado di rifarsi una vita.<br />
Insomma Eleonora era la cura vivente alla profonda ferita narcisistica che la<br />
rottura gli aveva inferto.<br />
Giovanni, dal canto suo, non se la passava meglio. La relazione con<br />
Milena e l'improvvida decisione di iniziare la convivenza all'indomani dalla<br />
separazione lo aveva caricato di grandi aspettative e responsabilità, e ne<br />
aveva fatto il bersaglio di attacchi violenti. Gli atti dell'aspro giudizio di<br />
separazione in corso lo dipingevano <strong>come</strong> una sorta di parassita imbroglione<br />
che aveva approfittato dell'ospitalità e dell'amicizia di Giancarlo per soffiargli la<br />
moglie, e poi la casa e persino il figlio. Erano stati ricostruiti alcuni episodi di<br />
insuccesso negli studi e poi nel lavoro, e persino la tossicodipendenza della<br />
sorella che risaliva a dieci anni prima. Il tutto era evidentemente funzionale a<br />
sostenere la richiesta di affidamento di Gianluca al padre. la familiarità del<br />
bambino con Giovanni doveva dimostrarsi diseducativa e dannosa per la sua<br />
crescita. Anche Giovanni dunque era stanco. “Da un anno a questa parte non<br />
faccio altro che cercare di discolparmi dalla accuse infamanti che ricevo. Non<br />
faccio altro che spiegare che quando Milena e io ci siamo innamorati il suo<br />
matrimonio era già a pezzi. Che ero contrario a trasferirmi a casa sua, che è<br />
stata Milena a insistere perché si sentiva sola e attaccata da tutte le parti. Le<br />
avevo proposto di cercare una casa nuova per noi, ma lei sosteneva che per il<br />
bambino era meglio non cambiare casa, per via della scuola e delle amicizie.<br />
All'inizio cercavo di stare un po' in disparte nei confronti di Gianluca, non ho<br />
mai pensato di sostituirmi a suo padre. E' stato lui, il bambino, a cercare il<br />
contatto con me. Forse perché facendo il pediatra, con i bambini ci so fare. E<br />
poi Milena ci teneva che facessimo amicizia. Anche se poi non vuole che lo<br />
Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />
scrivi@spaziomef.it<br />
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