Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

Per tornare ai bambini delle famiglie ricostituite. anche con loro corriamo
il rischio di considerare senz'altro ideali soluzioni e svolte che in realtà lo
sono soprattutto per noi adulti e di svalutare, perlopiù inconsapevolmente,
figure ed esperienze passate che invece per i piccoli sono o sono state
fondanti. Il matrimonio più infelice non può essere liquidato e rinnegato o
semplicemente archiviato senza danneggiare i figli che ne sono nati. In quella
parte di vita che , dal punto di vista e nei sentimenti di un adulto,può
configurarsi come un errore da dimenticare, un bambino è stato desiderato e
poi generato, è venuto alle luce, ha sperimentato la vita, compiendovi quelle
prime esperienze così importanti per il suo successivo sviluppo come nutrirsi,
essere accudito, muovere i primi passi e così via. Molte di queste esperienze,
è vero, cadono poi nell'oblio dei primi tre anni di vita. ma ormai anche dai
banchi del supermercato ci viene detto quanto contino quegli anni
nell'evoluzione dell'individuo. Non possiamo davvero pensare che la felicità
ritrovata di mamma e papà accanto ad altre persone possa costare a un
bambino la liquidazione,come fosse merce difettata, del suo personale
romanzo familiare. Parlo di romanzo perché per un bambino, al di là dei fatti e
dei possibili ricordi, conta molto il racconto che se ne fa, conta la
rappresentazione affettiva che li connota in un senso o nell'altro.( Anche i
bambini che non hanno mai conosciuto un genitore sono avidi di racconti e
testimonianze e quel che non possono ricostruire lo integrano con le loro
fantasie e idealizzazioni.)
"Mamma, me l'hai già raccontato mille volte”
Camilla, felicemente risposata da quattro anni con Paolo, e madre di tre
bambini tra cui Marilina, nove anni, avuta dal primo matrimonio, questo l'ha
capito molto bene: “ Marilina ormai è grande e va d'amore e d'accordo con i
fratelli e con Paolo, il mio attuale marito. Ma guai a chi le tocca il suo papà.
Ancora adesso - io lo so - le fa piacere quando, magari con tutta la famiglia,
passiamo sotto la casa dove lei è nata e io, indicandola, mi metto a
Irene Bernardini Una famiglia come un’altra
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