Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
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Quando i genitori accettano di ragionare sui loro bambini, di partire da lì,<br />
non è difficile capire che l'avvio di un rapporto tra loro e i nuovi partner<br />
dell'uno o dell'altra, o addirittura di una convivenza, deve essere preparato, in<br />
qualche misura concordato, tra mamma e papà. Informarsi reciprocamente (<br />
e non, beninteso, chiedere il permesso) dell'esistenza di un nuovo affetto,<br />
dell'intenzione di presentarlo ai figli o di un progetto di convivenza comporta<br />
evidentemente anche la possibilità di imbattersi in reazioni negative, in<br />
opposizioni più o meno fondate. Se conflitto c'è, tanto vale che esca. tra i<br />
grandi però, mettendo in salvo i piccoli (persino il pianista del saloon dei<br />
vecchi film western veniva risparmiato. il buono e il cattivo andavano fuori a<br />
spararsi). Altrimenti l'opposizione si scarica inevitabilmente sui bambini, che<br />
corrono, in casi <strong>come</strong> questi, due rischi altrettanto gravi. Uno è rappresentato<br />
dalla possibilità, <strong>come</strong> si è accennato, di dover sostenere il peso del segreto,<br />
e quindi dell'inganno verso uno dei due genitori. Un peso molto angosciante,<br />
senza contare il messaggio profondamente antieducativo che questo comporta<br />
e, se ci si pensa bene, la pessima figura che ci fa il genitore che si abbassa a<br />
chiedere la copertura a un figlio. L'altro è la possibilità di essere messo<br />
nella condizione dell'ambasciatore che porta pene, e che pene. Molte, troppe<br />
volte tocca ai bambini annunciare che "papà si è fidanzato", che “ Carlo ha<br />
dormito nel lettone con la mamma ma poi se n'è andato che era ancora buio",<br />
che “ il papà ha litigato con la nonna. lui voleva far invitare Cristina al pranzo<br />
di Natale e la nonna non voleva, diceva che era un pranzo di <strong>famiglia</strong> e la sua<br />
segretaria non c'entrava. Allora lui le ha urlato. sappi allora che la mia<br />
segretaria, <strong>come</strong> la chiami tu, è incinta e che a settembre andremo a vivere<br />
insieme!", "che adesso Mario abita da noi perchè gli stanno imbiancando la<br />
casa e ci vorrà molto tempo".<br />
Anche il più responsabile e composto dei genitori difficilmente riesce a<br />
reagire bene a simili annunci, a dissimulare i sentimenti negativi che prova.<br />
Bene che vada, il bambino coglierà lo stupore, il disappunto o l'imbarazzo.<br />
Quando va male sarà oggetto di interrogatori serrati, di commenti avvelenati,<br />
di ingiunzioni e ricatti, che lo lasceranno in balia di confusione e sensi di colpa.<br />
In queste situazioni i bambini reagiscono dapprima provocatoriamente. per<br />
Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />
scrivi@spaziomef.it<br />
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