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Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

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Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />

scrivi@spaziomef.it<br />

146<br />

I dubbi e le contraddizioni di Giovanna sono di straordinaria lucidità. Gli<br />

squarci sulla vita coniugale e familiare del proprio compagno tornano alla<br />

mente fastidiosamente proprio quando si crede di averne finalmente<br />

conquistata l'esclusiva; la fatica di trovare legittimazione per sé e per la<br />

propria nuova <strong>famiglia</strong> agli occhi degli altri, e quella inconfessata di riabilitarsi<br />

mostrandosi migliore; l'ambivalenza verso quei bambini che da una parte si<br />

vorrebbe in gran fretta includere nella nuova unione e dall'altra sono la<br />

testimonianza vivente di un amore, di una pezzo importante della vita di lui da<br />

cui si è e si sarà escluse.<br />

Giovanna ha appunto tanti dubbi e ne è consapevole. E' cioè nella<br />

condizione migliore per affrontare e risolvere le difficoltà che ha di fronte. Ma<br />

molte donne non sono altrettanto capaci di riconoscere tutti quei movimenti<br />

contraddittori del proprio animo e finiscono così per cedere a una delle tante<br />

scorciatoie che le tentano. E così cercano la rivalsa cercando di distruggere<br />

e cancellare la storia familiare del proprio compagno. Oppure entrano nella<br />

parte delle supermamme perfette a partono alla conquista dei figli di lui<br />

cercando in tutti i modi di surclassare la loro ex rivale.<br />

Eccesso di zelo<br />

Luisa è una signora di ventotto anni che mi chiede un colloquio "per<br />

sottopormi i problemi di suo figlio di nove anni". Sedendosi di fronte a me<br />

premette, ma con il tono di chi corregga un lapsus irrilevante, che Nicola non è<br />

proprio suo figlio, bensì il figlio dell'uomo con cui vive da qualche mese.<br />

Nicola è affidato a sua madre ma il Tribunale ha prescritto che passi con il<br />

padre un fine settimana ogni due e il mercoledì sera, oltre a una parte delle<br />

vacanze. "Ma io Nicola lo conosco da anni, perché anche quando il mio<br />

compagno era ancora sposato -io e lui stiamo insieme da tre anni, ma la<br />

separazione lui l'ha avuta solo un anno fa'- ogni tanto portava anche lui ai<br />

nostri appuntamenti. Mi ha sempre fatto pena quel bambino, così serio, vestito<br />

<strong>come</strong> un damerino. Sua madre, sa, lo tiene in riga: guai a sporcarsi, guai ad<br />

alzare la voce. E il mio compagno ha sempre lasciato fare, ha dovuto subire,<br />

perché l'ex moglie ha un carattere impossibile. Non le dico cosa non è

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