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Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

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e dell'inganno. Specialmente per chi ha la parte del nuovo arrivato, del terzo<br />

incomodo, non è affatto piacevole sentirsi una sorta di clandestino a bordo.<br />

La verità condivisa sancisce e legittima, scaccia i fantasmi, dà dignità a un<br />

ruolo altrimenti frustrante e, alla lunga, umiliante.<br />

Il segreto<br />

In questa breve ricognizione delle condizioni che consentono a grandi e<br />

piccoli di avviare nel migliore dei modi nuove relazioni affettive e familiari<br />

manca un punto essenziale e insieme scabroso, quello tristemente evocato da<br />

raccomandazioni <strong>come</strong> “adesso che ti riporto dalla mamma, non dirle niente<br />

di Maria, non dirle che al mare è venuta anche lei”o “ rispondi tu al telefono<br />

ma se è tuo padre non dirgli che c'è Aldo a cena ". Molti genitori separati,<br />

specie quando i rapporti sono tesi o ancora apertamente conflittuali,<br />

prendono unilateralmente l'iniziativa di mettere a contatto i figli con i nuovi<br />

partner senza consultarsi, senza nemmeno informarsi o, quel che è peggio,<br />

chiedendo la "copertura”e la complicità dei figli.<br />

Quando con i genitori che incontro affronto questo tema, quando faccio<br />

loro presente quanto sia importante non procedere a iniziative riguardanti gli<br />

incontri o i contatti tra nuovi partner e figli lasciando l'altro genitore all'oscuro,<br />

di solito, almeno all'inizio, vengo guardata male, molto male. “ Lei mi sta<br />

chiedendo di rendergli conto della mia vita privata, di chiedergli il permesso.<br />

ma se ho voluto separarmi proprio perché non volevo più saperne dei suoi<br />

giudizi...”; “Come vivo e con chi non la deve riguardare. Mi sono rimaste le<br />

briciole di mio figlio, decide tutto lei, fa tutto quello che vuole e io non riesco<br />

mai a sapere nulla, né della scuola, né di altro: vengo buono solo per pagare i<br />

conti. Se permette in quel poco tempo che sto con lui, non ho nessuna voglia<br />

di giustificarmi . Ho la testa sulle spalle io, so quello che faccio...".<br />

Le forti resistenze espresse da alcuni genitori all'idea di dover “rendere<br />

conto”all'altro della propria vita di relazione e delle proprie scelte sentimentali<br />

sono più che comprensibili. Si arriva alla separazione proprio perché non si<br />

Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />

scrivi@spaziomef.it<br />

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