Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
e i loro figli, non solo “se la cavano", ma addirittura si aprono a nuovi legami,<br />
amano ancora al punto di mettere al mondo altri figli, allora la commiserazione<br />
non fa più scudo all'invidia, è quasi un affronto, "non c'è proprio più<br />
religione"....<br />
<strong>Una</strong> luce ambigua<br />
Insomma le nuove famiglie nascono in una luce ambigua. per un verso<br />
sono sentite, dall'ambiente circostante, <strong>come</strong> risarcimento e riabilitazione , per<br />
il verso opposto, ma spesso compresente, <strong>come</strong> un'ulteriore prova di<br />
superficialità ed egoismo, <strong>come</strong> segno di disordine recidivo. Questa<br />
ambivalenza si riflette sui sentimenti e sui comportamenti delle donne e degli<br />
uomini che si cimentano con una nuova unione, anche perché si salda con le<br />
contraddizioni e le incertezze personali. C’è chi ha una gran fretta di iniziare<br />
nuove convivenze, di mettere al mondo altri figli, di conferire alla nuova unione<br />
tutta la ufficialità possibile. <strong>come</strong> per dimostrare a se stessi e agli altri, a<br />
dispetto del fallimento patito, che se ne è capaci e degni, e che, se mai, era<br />
l'altro o altra a non essere all'altezza. E c'è chi tiene a lungo segreto un nuovo<br />
affetto, alla larga dai familiari e dai figli, sentendosi in colpa per il fatto stesso<br />
di concederselo. <strong>come</strong> se solo la clandestinità fosse la dimensione consentita<br />
a un legame nato sullo sfondo di un fallimento coniugale. <strong>Una</strong> specie di<br />
peccato originale. E quando questi affetti sfociano in un progetto di<br />
convivenza, spesso è perché è in arrivo un figlio: una gravidanza "capitata”per<br />
poter giustificare e legittimare la formazione di una nuova <strong>famiglia</strong> che<br />
altrimenti si sarebbe rimandata chissà per quanto.<br />
Anni fa ho seguito la vicenda di una bimba di cinque anni, Marina, i cui<br />
genitori si erano separati in modo molto traumatico. Suo padre -io l'ho<br />
conosciuto a poco più di un anno dalla separazione- aveva vissuto la<br />
decisione della moglie di rompere il matrimonio <strong>come</strong> un insopportabile<br />
affronto di cui ancora faticava a farsi una ragione. Com'era potuto succedere<br />
che lei, così debole di carattere, trovasse il coraggio di prendere un'iniziativa<br />
così grave, esponendolo, ed era questo a dolergli di più, a far la parte<br />
Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />
scrivi@spaziomef.it<br />
23