Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

Irene Bernardini Una famiglia come un’altra
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chi ammette solo il passato, il ( proprio) nucleo coniugale originario e nega
realtà, valore, moralità, l'esistenza stessa della nuova unione nata dalle ceneri
di una perdita di cui non riesce ad elaborare il lutto; dall'altra c'è chi vorrebbe
cancellarlo, il passato, per legittimare così la nuova famiglia, una entità
ancora così poco accolta e riconosciuta ai vari livelli della società che, per
affermarsi, rischia di dover giocare di prepotenza. Il peggio viene cioè proprio
dalla coazione a indossare le maschere della Famiglia, intesa come Norma
impersonale e collettiva entro cui le storie, gli affetti, i percorsi e le relazioni
tra gli individui devono a forza essere ricondotti per sottrarsi al sospetto.
Per insediare la mia famiglia devo spodestare o, beninteso
simbolicamente, uccidere quella di prima. ( Le matrigne e i patrigni delle fiabe
prendono il posto dei genitori morti. Così come Medea preferì uccidere i suoi
figli pur di punire il loro padre,colpevole di amare un'altra. )
Paradossalmente, più le donne e gli uomini che attraversano la rottura
e poi la ricostituzione di legami affettivi sono per così dire ligi alla morale, o
per meglio dire, a un certo moralismo familiare tradizionale e più rischiano di
combinare guai: sull'altare di quel "mi sono rifatto una famiglia come si
deve”vengono spesso sacrificati o prevaricati i sentimenti e le ragioni
profonde degli individui e delle relazioni. Penso naturalmente soprattutto ai
bambini e al bisogno che hanno di continuità , di poter conservare la loro
“famiglia degli affetti", troppo spesso mandata al macero insieme alle foto del
matrimonio.
Il meglio che le famiglie allargate, per ora, sanno proporre, anche a tutte
le altre famiglie, proviene proprio da quelle esperienze in cui le donne e gli
uomini che ne sono protagonisti - a volte involontari - consci di non potersi
affidare a vecchi schemi e modelli collaudati, coltivano il dubbio, cercano
strade nuove, tentano soluzioni creative, tornano sui loro passi, ammettono gli
sbagli, inventano un modo nuovo di volersi bene.
Nelle vicende in cui, per le caratteristiche delle persone e del loro
ambiente, la pressione e il condizionamento della cultura familista sono meno
avvertiti , ho potuto osservare più attenzione, più rispetto tra gli individui , più
ascolto nei confronti dei bambini. Sono vicende in cui lo stereotipo della