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Una famiglia come un'altra - Spazio MeF

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cimentarsi troppo presto con il difficile compito di integrare affetti così diversi e<br />

potenzialmente esclusivi <strong>come</strong> quello tra genitore e figli e quello tra partner.<br />

Come è una pericolosa bugia dire che la nascita di un bambino di sicuro<br />

cementa il rapporto di coppia, giacché è piuttosto vero il contrario ( la nascita<br />

di un figlio è un terremoto che mette a dura prova gli amori più robusti), così<br />

occorre non sottovalutare i sommovimenti prodotti dall’ingresso dei figli<br />

dell’uno o dell’altra in una relazione non ancora consolidata. <strong>Una</strong> delle<br />

argomentazioni che utilizzo per motivare i genitori separati o i loro nuovi<br />

compagni a non bruciare le tappe in questo senso è proprio quella,<br />

apparentemente egoistica, della protezione del nuovo amore.<br />

“Ho conosciuto Giovanni d’estate in un villaggio turistico in Spagna. Un<br />

delle cose che più mi aveva intenerito di lui era proprio il suo modo di fare<br />

con Giulio, suo figlio, che allora aveva cinque anni. Era un papà attento,<br />

paziente, a tratti maldestro in certi piccoli accudimenti che evidentemente,<br />

prima della sua separazione, erano esclusiva della mamma. Anche Giulio mi<br />

sembrava adorabile: d’altra parte in quei giorni, i giorni dell’innamoramento,<br />

avrei trovato assolutamente adorabile chiunque avesse avuto a che fare con<br />

Giovanni, anche il suo commercialista. Quella che avrebbe potuto<br />

concludersi con una romantica avventura estiva, nata e finita l’ultima notte di<br />

vacanza, tra due non più giovanissimi e navigati reduci da separazioni<br />

cosiddette civili, si è rivelata ben presto, e nonostante abitassimo in due città<br />

molto distanti, una storia importante. Anzi, la storia della vita. Nelle nostre<br />

fantasticherie, forse anche per consolarci del poco tempo che la distanza, gli<br />

impegni di lavoro e i figli - mia figlia Carlotta aveva allora otto anni- ci<br />

concedevano, immaginavamo futuri radiosi, grandi famiglie felici, in cui<br />

includevamo anche i nostri rispettivi ex coniugi. Così, sull’onda<br />

dell’entusiasmo e delle nostre facoltà divinatorie, abbiamo organizzato per<br />

Natale una vacanza della serie “tutti insieme appassionatamente”. Giovanni,<br />

Giulio, Carlotta ed io, insieme ad altri genitori con i figli in una grande casa<br />

nella campagna umbra, corredata da due cani, sei gatti e un asino. I bambini<br />

a dormire tutti insieme nei letti a castello, i grandi per conto loro, ma a portata<br />

di voce. Meglio di così, mi ero detta -perché ammetto di essere stata io la<br />

Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />

scrivi@spaziomef.it<br />

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