Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
Una famiglia come un'altra - Spazio MeF
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
insieme sul bambino. Li avevo rivisti a distanza di un anno perché il Tribunale<br />
me li aveva rinviati per una verifica. Il collega, ma di certo anche il tempo,<br />
avevano lavorato bene: c'era ancora conflitto tra loro ma Gianluca era tornato<br />
ad essere sentito dai suoi genitori <strong>come</strong> un bene comune, la sua crescita<br />
<strong>come</strong> un obiettivo da perseguire insieme. Gianluca era rimasto a vivere con la<br />
mamma. Il papà aveva mantenuto la richiesta dell'affidamento, ma la sua era<br />
ormai una posizione di principio. I colloqui con le maestre, le gare di nuoto, i<br />
regali di compleanno e di Natale erano, tra gli altri, i piccoli e grandi eventi<br />
della vita di Gianluca che portavano la firma associata dei suoi genitori. E così<br />
lui aveva potuto prendersi il lusso di confessare a Eleonora che l'orrido<br />
pappone che lei chiamava muesli gli aveva sempre fatto schifo e a Giovanni<br />
che il suo papà aveva molto ma molto più fiato di lui.<br />
Quando il nuovo nucleo familiare si costituisce troppo a ridosso della<br />
crisi e della separazione, finisce spesso per esserne fagocitato: le scelte, i<br />
tempi, i modi vengono piegati alle dinamiche perverse del conflitto, cui si<br />
sovrappone perlopiù quella speciale sindrome che si insinua nelle persone<br />
quando la battaglia giudiziaria diviene il perno attorno a cui ruota ogni azione.<br />
Il vero e proprio distacco, il divorzio psichico, <strong>come</strong> si dice in psicologia, non<br />
coincide mai con l'evento della separazione. Per uno dei due, almeno, è<br />
l'approdo di un processo a volte anche molto lungo.<br />
Finché questo processo non è compiuto difficilmente si crea lo spazio<br />
per un nuovo investimento autentico. Finché la mente e il cuore non sono<br />
sgombri dai pensieri e dai sentimenti legati alla persona che abbiamo perduto,<br />
è illusorio e strumentale il posto che crediamo d'aver fatto a qualcun altro.<br />
Parlo di quei pensieri e di questi sentimenti che ci fanno sentire incompleti e<br />
monchi senza la persona che ce li ispira. Invece solo un sentimento,se pure<br />
non necessariamente consapevole, di ritrovata interezza e autonomia dopo la<br />
perdita può costituire un buon presupposto alla nascita di un nuovo amore. In<br />
caso contrario si tratta spesso di relazioni che nascono per saturare ad ogni<br />
costo un vuoto, per compensare, risarcire, dimostrare. Per negare, alla fine, il<br />
lutto. Ma senza lutto non ci si rigenera e si vive all'ombra del passato perduto.<br />
Rancore, rivalsa, vendetta. chi abbia avviato una convivenza con una persona<br />
Irene Bernardini <strong>Una</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>come</strong> un’altra<br />
scrivi@spaziomef.it<br />
48