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apprendere l’italiano orale per la comunicazione interpersonale di base
arricchire il lessico, sia contestualizzato che decontestualizzato
alfabetizzarsi in L2
comprendere e produrre testi scritti
apprendere la lingua dello studio e delle discipline
mantenere e sviluppare la lingua d’origine ( orale e scritta ).
Per facilitare l’apprendimento della L2 sono necessari momenti individualizzati o a piccolo gruppo e
modalità di facilitazione all’apprendimento delle discipline.
Occorre inoltre che tutti gli insegnanti della classe siano coinvolti e che ognuno si ponga come
facilitatore rispetto alla propria disciplina.
Può capitare talvolta che si presti attenzione alla prima fase dell’apprendimento e si disconosca il
vero ostacolo, cioè quello della lingua per lo studio, ritenendo l’alunno in grado di “funzionare”
come uno autoctono, per il quale l’italiano è la lingua materna. L’apprendimento linguistico astratto
e dei concetti richiede invece tempi lunghi e interventi didattici mirati.
RISORSE
i mediatori linguistici che intervengono in orario scolastico ma anche extra per i colloqui con
la famiglia
il supporto dei centri di documentazione
la formazione degli insegnanti e l’organizzazione di ore di lezioni individualizzate
extracurricolari o curricolari previa delibera del Consiglio di Istituto.
ASPETTI DIDATTICI
I bambini stranieri vengono di solito inseriti nella classe corrispondente all’età, se gli insegnanti
ritengono che le conoscenze pregresse e la padronanza della lingua italiana possano essere valide, in
modo da non aumentare ulteriormente il disagio dovuto all’inserimento nella nuova realtà.
Per facilitare la conoscenza dell’italiano si prevede l’uso del mediatore culturale e l’organizzazione
di tempi e attività individualizzate all’interno della classe.
Naturalmente è necessario elaborare una programmazione mirata sui bisogni reali e una valutazione.
PER UNA DIDATTICA INTERCULTURALE
Per fare educazione interculturale e per tradurre in pratica le idee e l’approccio di un percorso
elenchiamo dieci possibili “tappe”:
imparare a conoscersi e a conoscere: la diversità come risorsa
imparare a decentrarsi
individuare e riconoscere punti di vista diversi
riconoscere le differenze e contestualizzarle
individuare le analogie e le corrispondenze
sviluppare atteggiamenti di curiosità e di apertura
gestire il conflitto
saper negoziare
elaborare in modo creativo i risultati dell’interazione e dello scambio per un cambiamento
reciproco.