"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons
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14/07/2010<br />
Ore 16.00<br />
Appena entro riconosco molte facce, 15 persone abituali ad un primo sguardo frettoloso. Questo è <strong>il</strong><br />
terzo giorno e mi sento parte <strong>del</strong> contesto. Mi conoscono quasi tutti e quando arrivo mi salutano. Penso<br />
che solo una persona che vive tante ore con loro in sala possa capire cosa significhi, cosa si provi. È<br />
come se facessero parte di una grande famiglia, tutti sanno tutto di tutti. Scherzano tra loro. È un<br />
appuntamento al qua<strong>le</strong> non possono mancare. C appena mi vede mi saluta e mi dice che ieri ha perso<br />
più di trecento euro. Quando sono andata via infatti era ancora alla slot. Chissà per quanto tempo è<br />
rimasto lì. Aggiunge che da ora in poi sarà diffic<strong>il</strong>e somministrare i Sogs, perché in sala sono sempre<br />
gli stessi! Forse ha ragione. Mi guardo intorno e penso che la sala per molti sembra un luogo dove<br />
perdere tempo. C’è gente che viene, fa una giocata di un euro, massimo due, e poi rimane per tutto <strong>il</strong><br />
giorno. Anche oggi la popolazione masch<strong>il</strong>e presente ha più di 50 anni. In sala slot fumatori ci sono 8<br />
persone. Giocano in 4 gli altri guardano. Uno gioca alla slot dove C ieri ha perso tanti soldi. Continua a<br />
mettere altri soldi perché spera e aspetta che paghi. C gli dice: “è colpa mia non dovevo dirti quanto ci<br />
avevo perso!”. Vicino all’uomo che gioca c’è una donna che guarda. È la prima donna alla qua<strong>le</strong> riesco<br />
a somministrare <strong>il</strong> Sogs. Mi dice che gioca in modo particolare al<strong>le</strong> slot. A terra in sala fumatori c’è di<br />
tutto: sigarette spente, pacchetti, bottigliette.<br />
Ore 17.00<br />
45 in sala, 3 in sala slot. Il solito uomo di colore gioca in modo compulsivo. Ritorna <strong>il</strong> tizio con <strong>il</strong><br />
pantalone bianco. C mi spiega un po’ di nozioni di ippica, ne ero proprio digiuna, mi spiega la<br />
differenza tra trotto e galoppo. Di piazzati, invece, se ne possono giocare 3 su 8 o 2 su 7.<br />
Il direttore oggi ha cambiato camicia. Guardo gli scommettitori di ippica e mi viene da pensare. Sono<br />
ipnotizzati.<br />
Come ho ripetuto più volte l’età dei giocatori osc<strong>il</strong>la tra i 40 e i 70. Estrazione socia<strong>le</strong> medio-bassa.<br />
Molti gli stranieri in sala. Alcuni hanno giacca e cravatta, ma sono gli stessi vestiti da tre giorni,<br />
sembrano ostentare un benessere che in realtà non c’è, o che magari prima c’era, ma che hanno perso.<br />
L’unica donna in sala, quella alla qua<strong>le</strong> ho somministrato <strong>il</strong> test, ora gioca alla slot.<br />
Ore 18.00<br />
40 persone in sala, 10 stranieri, sempre gli stessi. Entra una seconda donna. Questa è la donna che<br />
viene qui con la famiglia. Oggi infatti ci sono con <strong>le</strong>i <strong>il</strong> marito e i due figli. Si dirige allo sportello per<br />
giocare ai cavalli. In sala slot c’è ancora <strong>il</strong> ragazzo di prima che gioca. Sono due ore che sta lì. Le<br />
donne presenti giocano una ai cavalli e l’altra alla slot. Un uomo si lamenta dicendo: “ma come ho<br />
fatto a perdere, avevo studiato tutto!”.<br />
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