"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons
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Un altro importante aspetto è <strong>il</strong> programma di tutoraggio economico che Roberto segue molto<br />
attentamente con l'obiettivo di recuperare <strong>il</strong> valore <strong>del</strong> denaro: per lui ormai, negli ultimi anni, avere in<br />
tasca 10 o 1000 euro, era la stessa cosa.<br />
Attualmente R. non gioca da 6 mesi, nello specifico dall’ 11 marzo 2010. Ha raggiunto una certa<br />
consapevo<strong>le</strong>zza su quello che è, secondo lui, <strong>il</strong> percorso tipico <strong>del</strong> giocatore patologico:<br />
“...sicuramente, c’è una progressione nello stato di dipendenza <strong>del</strong> giocatore. Dopo un primo<br />
momento, in cui si prova <strong>il</strong> piacere <strong>del</strong> <strong>gioco</strong> subentra la compulsione e con <strong>le</strong>i, la perdita di controllo,<br />
<strong>il</strong> bisogno di cercare <strong>il</strong> <strong>gioco</strong> continuante come se fosse un tuo amico che ti sorregge con un bastone!<br />
Senza di lui ti senti sprofondare, ti senti crollare! Il <strong>gioco</strong> è sempre lì pronto a far finta di essere <strong>il</strong> tuo<br />
amico per la pel<strong>le</strong> e invece è <strong>il</strong> tuo peggior nemico!”.<br />
Oggi si sente una persona diversa: “Finalmente ho ritrovato <strong>le</strong> energie vitali, la voglio di alzarmi,<br />
sono contentissimo di vivere <strong>le</strong> picco<strong>le</strong> cose, contento anche <strong>del</strong>l’aria che respiro, ho ripreso una<br />
conoscenza di me e quindi sono proprio soddisfatto e voglioso di affrontare la giornata e godere <strong>del</strong><strong>le</strong><br />
picco<strong>le</strong> e <strong>del</strong><strong>le</strong> grandi cose!”<br />
Il <strong>gioco</strong>, lo st<strong>il</strong>e di vita e la dimensione affettivo – relaziona<strong>le</strong><br />
Da un punto di vista socio-relaziona<strong>le</strong> R. ha vissuto momenti bruttissimi: non riuscendo a dialogare<br />
con se stesso né ad affrontare dolore e difficoltà, si è comp<strong>le</strong>tamente rinchiuso nel <strong>gioco</strong>, rinunciando<br />
al<strong>le</strong> amicizie e all’amore.: “Il <strong>gioco</strong> ha creato <strong>del</strong><strong>le</strong> fratture profonde tra me e i miei cari. La mia<br />
compagna mi ha lasciato...<strong>le</strong>i ha tanto perseverato, ha provato a convincermi in tutti i modi, mi<br />
riprendeva su quello che facevo, mi diceva che era tutto sbagliato, ma neanche <strong>le</strong>i si accorgeva che,<br />
purtroppo, io soffrivo di una grave patologia! Mi accusava per questo mio continuo spreco di tempo e<br />
di soldi, veniva a riprendermi nei circoli... io sempre ad arrampicarmi sugli specchi! Dicevo tante<br />
bugie, creavo tutta una seria di escamotage per poter giocare senza che <strong>le</strong>i se ne accorgesse finché<br />
non si è stufata e mi ha detto - Vattene per la tua strada, sei incredib<strong>il</strong>e! - e io, pur soffrendo, ho<br />
dovuto accettare la sua decisione e tra <strong>le</strong>i e <strong>il</strong> <strong>gioco</strong> ho scelto <strong>il</strong> <strong>gioco</strong>!<br />
Ho incrinato anche <strong>il</strong> rapporto con mio padre e mia sorella che, dopo la morte di mia madre, è<br />
rimasta con lui ... non si rendevano conto di quanto io fossi nervoso, sempre con questa politica <strong>del</strong><br />
rimando... ma <strong>il</strong> rapporto non l’ho rovinato tanto per i soldi quanto per <strong>il</strong> mio modo di comportarmi<br />
con loro: ero sempre nervoso, vivevo in un mondo paral<strong>le</strong>lo tutto mio, non riuscivo neanche ad avere<br />
un contatto con la realtà! Il mio modus vivendi era comp<strong>le</strong>tamente al di fuori di quello che loro<br />
immaginavano rispettivamente per un figlio ed un fratello!”.<br />
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