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"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

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“adesso mia moglie mi guarda, uno sguardo e mi dice quello che ho fatto” (giocatore<br />

patologico, Roma);<br />

“la famiglia per me è stata una cosa positiva, c’è quella che non gliene frega niente e c’è chi<br />

cerca di combattere la cosa” (giocatore patologico, Roma).<br />

L’incremento <strong>del</strong>l’offerta nel mercato dei giochi sembra aver inciso sulla modalità e frequenza di<br />

<strong>gioco</strong> solo per alcune tipologie di giocatori.<br />

Gli attuali giocatori sociali non mostrano sostanziali incrementi di <strong>gioco</strong> ma, viceversa, dichiarano di<br />

essersene progressivamente allontanati con <strong>il</strong> declino <strong>del</strong> totocalcio, probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> <strong>gioco</strong> per<br />

antonomasia organizzato in modo socia<strong>le</strong>, in famiglia, sui luoghi di lavoro, tra gli amici:<br />

“per quanto mi riguarda no, anzi ha diminuito, giocavo più prima quando c’era solo la<br />

schedina, <strong>il</strong> totocalcio era fisso” (giocatore socia<strong>le</strong>, Bolzano);<br />

“lo stesso per me, una volta potevo giocare più al totocalcio” (giocatore socia<strong>le</strong>, Bolzano).<br />

Alcuni giocatori patologici invece dichiarano di aver cominciato in tarda età e aver incrementato la<br />

frequenza di <strong>gioco</strong> anche in relazione alla pervasività <strong>del</strong>l’offerta:<br />

“ero ancora al lavoro, cambiò dirigente, cambiarono tutte <strong>le</strong> mie mansioni e io mi annoiavo da<br />

morire, molto tempo libero che prima non avevo e così quello che prima era una cosa<br />

saltuaria, diventò una cosa economica; nel caso mio ero un lupo solitario, nel gratta e vinci si<br />

diventa soli, in altri giochi come <strong>il</strong> poker o altri di gruppo, uno ad un certo punto la società la<br />

frequenta, di necessità, ma col gratta e vinci li perdi tutti, nel gratta e vinci l’unica cosa che<br />

c’è è <strong>il</strong> gratta e vinci, non si gioca per ab<strong>il</strong>ità ma solo per vincere, non c’è altro, per altri<br />

giochi occorre anche una certa ab<strong>il</strong>ità per cui uno ci gioca, lì proprio non ci vuo<strong>le</strong> nessuna<br />

ab<strong>il</strong>ità” (giocatore patologico, Roma);<br />

“lui diceva che la mattina si alzava e se non giocava era vuoto, quindi <strong>il</strong> <strong>gioco</strong> andava a<br />

riempire i vuoti, se ci fossero stati i giochi di adesso lui si sarebbe rovinato quindi <strong>il</strong> prob<strong>le</strong>ma<br />

<strong>del</strong> <strong>gioco</strong> regolarizzato è prima di tutto far capire alla gente a cosa stai giocando” (giocatore<br />

patologico, Roma);<br />

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