"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

Adesso mi accorgo che se avesse avuto qualcosa da parte avrei potuto fare tante altre cose con la mia
ragazza...Prima mi dicevo – Che mi importa se anche perdo 100 euro tanto poi mi rifaccio!” .
Sente che il fatto di aver giocato tanto gli ha fatto pagare un prezzo molto alto... adesso, riconosce:
”Devo fare tanti sacrifici... devo evitare di fare cose che vorrei fare!”.
Da un punto di vista relazionale, invece, sente che il suo problema con il gioco gli ha impedito: “di
lasciarsi andare in maniera spontanea, di poter esser se stesso sempre e con tutti, non mi sentivo e non
mi sento una persona normale.
Ho dei debiti e quindi non posso dire di essere una persona normale!”
EM. si sente come diviso a metà, come una mezza persona: “ Quando devo presentarmi, farmi
conoscere, parlo solo di metà EM. dell’altra parte non parlo, cerco di non farla vedere perché me ne
vergogno. Diciamo che questa è anche una mia tattica perché lo uso come sistema per nascondermi
agli altri!”.
Racconta che se non avesse avuto tante cose da nascondere ai suoi genitori, ai suoi amici avrebbe
potuto essere una persona più sincera e di questo soffre molto: “Cercavo di non farmi scoprire...
perché se avessero superato il muro che mettevo tra una parte di me e gli altri... avrebbero visto che
avevo impicci con la banca... e me ne sarei vergognato … me ne vergogno tuttora”.
Solo la sua ragazza e i suoi amici più cari sanno dei suoi problemi con il gioco... ma non è stato facile
parlargliene.
La sua famiglia è completamente estranea a questa parte della sua vita, ed EM. non ha nessuna
intenzione di metterli al corrente del suo problema.
Si vergogna del fatto che: “Appena prendevo lo stipendio era subito finito...! mi ritrovavo senza nulla
in pochissimo tempo...” e questo, secondo lui, “Non è normale, non è giusto, è qualcosa di cui
vergognarsi ” anzi, aggiunge, “ Chi mi sente non faccia tutto questo. Non mi prenda come punto di
riferimento!Sono pericoloso per me stesso e per gli altri! ”.
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