"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

16-7-2010
Ore 14.30
Sono presenti 8 giocatori (M): 4 in sala corse e 4 alle slot.
I 4 giocatori in sala hanno ormai visi familiari (tra loro c’è anche D.). Sono tutti intenti a leggere i
palinsesti. D. è concentrato insieme ad un altro giocatore (abituale anch’egli sui 60 anni): leggono
molto vicini e discutono, parlano di cavalli, delle prestazioni e dei tempi.
Dei giocatori alle slot 2 sono abituali, gli altri due non li ho mai vista prima. Uno dei due è andato via
poco dopo il mio arrivo l’altro è rimasto (straniero di circa 30 anni).
L’operatrice al mio arrivo ha esordito con “oggi è la giornata delle slot” ed in effetti c’è un certo
fermento. Cambiano continuamente i soldi. Il ragazzo straniero (est Europa) ha un atteggiamento, una
postura e un abbigliamento totalmente insolito rispetto ai giocatori di slot che ho visto fino ad oggi. E’
vestito in maniera sportiva, con un pantaloncino, una shirt ed un berretto che non ha mai tolto. Durante
il gioco è furioso, prende a calci e pugni la slot, è irruente. Un paio di volte si è alzato di scatto si è
allontanato dalla sala ed è ritornato con 50 euro in mano che ha cambiato in una sola volta. Direi che
gioca in maniera “disorganizzata”: per esempio nel vano dove cadono le monete vinte ha messo le
sigarette, l’accendino, chewin gum, e quindi quando cadono le monete vinte deve cercarle tra le sue
cose. I tasti li pigia in maniera rabbiosa, senza tregua, velocemente. Andrà via intorno alle 16.
Ore 15.30
Sono presenti 4 giocatori (3 di prima tra i quali D.) ed un signore anziano che viene ogni giorno ma
non gioca mai (credo abiti vicino e forse fa la spola tra il bar e la sala per godere di un po’ di
compagnia e dell’aria climatizzata, non ha mai giocato fino ad oggi).
D. mi chiede se anche oggi gli farò un intervista e gli dico di no ma gli chiedo, se non gli da fastidio, di
mostrarmi come si gioca alle slot perché vorrei capirne il funzionamento. Lui è molto disponibile.
Dopo una corsa mi invita a seguirlo. Mi mostra che si parte inserendo un euro e poi “fa tutto la
macchina, bisogna solo schiacciare un tasto”. Notando la mia completa sorpresa, mista a delusione,
sorridendo mi spiega che il giocatore non fa assolutamente niente, fa tutto la macchina. Un’azione
ripetitiva e senza logica insomma. Quindi mi racconta che è per questo che gli piacciono i cavalli; gli
faccio notare però che lui vi trascorre diverse ore alle slot e mi dice che secondo la sua strategia prima
o poi la macchina “deve cacciare i soldi”. Mi dice che la slot ti stimola a giocare perché ti fa perdere
tanti soldi in pochissimo tempo. Infatti mentre mi illustra il funzionamento nel lasso di pochissimi
minuti inserisce circa 10-15 euro; sono davvero turbata, il senso del denaro, il suo valore, sembra
perda qualsiasi connotazione per questi giocatori.
La situazione in sala rimane più o meno invariata, gli stessi giocatori che leggono i palinsesti e ogni
tanto puntano.
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