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"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

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li pubblici non dedicati come bar, tabaccherie, pub (32%), case private (20%) e sa<strong>le</strong> scommesse<br />

(12%). Il <strong>gioco</strong> virtua<strong>le</strong> (Internet, te<strong>le</strong>fono cellulare) è ut<strong>il</strong>izzato nel 7%, anche se una quota <strong>del</strong><br />

<strong>gioco</strong> praticato nel<strong>le</strong> case private avviene tramite web.<br />

Rispetto alla frequenza aumentano coloro che dichiarano di aver giocato più di 2 volte l’anno,<br />

passati dal 43% al 45%; quelli che riferiscono di aver giocato oltre 20 volte passano dal 13 al 14%;<br />

diminuiscono quelli che hanno giocato 1 o 2 volte (dal 44% al 41%). Rimane pressoché stab<strong>il</strong>e,<br />

invece, l’importo <strong>del</strong><strong>le</strong> giocate: <strong>il</strong> 6,5% degli studenti “giocatori” dichiara di aver speso oltre 50 euro<br />

nell’ultimo mese.<br />

Della stessa opinione risultano essere gli esponenti <strong>del</strong>la comunità scientifica psicoterapeutica che<br />

si sono riuniti a Firenze a maggio <strong>del</strong> 2010 per <strong>il</strong> 26° congresso internaziona<strong>le</strong>, organizzato da Sepi<br />

(Society for the Exploration of Psychotherapy Integration) e dalla Scuola di Psicoterapia Compara-<br />

ta. Secondo gli esperti, internet, videogiochi, cellulare, sesso shopping e <strong>gioco</strong> d’azzardo sarebbero<br />

<strong>le</strong> nuove dipendenze dei giovani.<br />

Come affermano gli organizzatori: “<strong>le</strong> nuove dipendenze non riguardano l’uso o abuso di sostan-<br />

ze, ma non per questo sono meno pericolose: possono infatti portare a comportamenti e relazioni<br />

disfunzionali e prob<strong>le</strong>matici riferiti a oggetti, attività, st<strong>il</strong>i di vita, gestione <strong>del</strong> tempo, difficoltà<br />

relazionali ed un distorto rapporto con la realtà ed <strong>il</strong> mondo esterno”. Secondo gli studiosi questo<br />

<strong>fenomeno</strong> e soprattutto la grande “invadenza” nella vita <strong>del</strong><strong>le</strong> persone, anche di diversa estrazione<br />

socia<strong>le</strong>, testimoniano non solo la loro veloce diffusione nell’ultimo decennio, ma anche e soprat-<br />

tutto la loro potenza e pericolosità”. Secondo gli esperti <strong>il</strong> rischio sarebbe molto più e<strong>le</strong>vato per<br />

bambini e giovani, perché è soprattutto fra di loro si diffondono <strong>le</strong> nuove tecnologie.<br />

I dati <strong>del</strong>la precedente ricerca vanno a confermare la ricerca di Nomisma, datata 2009, sul Gioco e<br />

i Giovani che mette in luce come <strong>il</strong> 55% <strong>del</strong>la popolazione italiana con più di 15 anni (28m<strong>il</strong>ioni<br />

di italiani) abbia giocato almeno una volta nel 2008.<br />

Nello specifico, nella ricerca Nomisma, viene realizzato un focus sui giovani sulla base di un cam-<br />

pione di alunni <strong>del</strong><strong>le</strong> classi IV e V degli istituti secondari superiori italiani, con <strong>il</strong> coinvolgimento<br />

di 396 istituti scolastici e 8.582 studenti tra i 16 e i 19 anni (l’80% tra i 17 e i 18 anni) cui è stato<br />

somministrato un questionario, <strong>le</strong> cui domande fatte agli studenti si riferiscono al 2008. Dalla sud-<br />

detta ricerca “Gioco & Giovani” si evince, per quanto concerne la propensione e approccio nonché<br />

diffusione <strong>del</strong> <strong>gioco</strong> tra i giovani, che nel 2008 <strong>il</strong> 68% degli studenti <strong>del</strong><strong>le</strong> classi IV e V <strong>del</strong><strong>le</strong> scuo<strong>le</strong><br />

secondarie di II grado (pari a circa 686.000 studenti sui 950.000 che frequentano <strong>le</strong> classi scolasti-<br />

che) hanno avuto almeno un’occasione di <strong>gioco</strong>,. La loro spesa media mens<strong>il</strong>e è stata di 10 euro. Tra<br />

i 950.000 studenti oggetto <strong>del</strong>l’indagine <strong>il</strong> 53% pred<strong>il</strong>ige <strong>il</strong> Gratta e Vinci, <strong>il</strong> 39% <strong>il</strong> Superenalotto,<br />

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