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"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

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Frequenze di <strong>gioco</strong> e somme spese sono altre due componenti connesse con <strong>il</strong> <strong>gioco</strong> patologico ma<br />

anche in questo caso i comportamenti denunciati sono diffic<strong>il</strong>mente riconducib<strong>il</strong>i ad una comune<br />

matrice. Indipendentemente dai giochi a cui si partecipa, anche la misura <strong>del</strong> denaro speso non segue<br />

limiti oltre i quali è possib<strong>il</strong>e definire un giocatore dentro o fuori la soglia <strong>del</strong>la patologia:<br />

“io sono arrivato a giocarmi su una partita di calcio 35000 euro, quindi, ma forse neanche a<br />

14 anni giocavo 5 euro, quando ho iniziato c’era un minimo che poteva essere 20000 lire, poi<br />

si è passato a qualche centinaio, poi a qualche migliaio, alzi, e quello fa parte <strong>del</strong>la<br />

progressività, anche l’aumento <strong>del</strong> tempo che si dedica alla patologia dipendenza e l’aumento<br />

di denaro, quindi magari non fai <strong>il</strong> gratta e vinci perché invece di perdere tempo per cercare di<br />

vincere i cento euro, ma comunque cerchi soluzioni” (giocatore patologico, Bolzano);<br />

“la posta più alta è stata in tre o quattro giorni, 5000 euro, in un giorno 500 euro” (giocatore<br />

patologico, Bolzano);<br />

“in quattro giorni ho speso duem<strong>il</strong>a euro, per di più i soldi non erano miei” (giocatore<br />

patologico, Bolzano);<br />

“compravo 30 gratta e vinci da 10, in genere prendevo due di una cosa, due di un’altra, due<br />

di un’altra, magari si vinceva da qualche parte e si rimetteva nel circuito” (giocatore<br />

patologico, Roma);<br />

“gratta e vinci ho provato ma poi ho visto che giocavo 500 e vincevo 300 quindi ho detto non<br />

fa per me, anche se ho vinto 10.000 euro” (giocatore socia<strong>le</strong>, Roma).<br />

Un fattore pressoché comune a tutti i giocatori patologici è invece emerso in relazione ai rapporti<br />

fam<strong>il</strong>iari e vita socia<strong>le</strong>. In questo caso <strong>il</strong> <strong>gioco</strong>, come una vera e propria droga, ha influenzato in<br />

maniera netta <strong>le</strong> relazioni interpersonali dei soggetti con pesanti ricadute sia sull’attività lavorativa che<br />

sulla vita affettiva.<br />

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