"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

19/07/2010
Ore 16.00
40 persone in sala, di cui 7 stranieri. In sala slot fumatori ci sono due stranieri: uno gioca alla slot e
l’altro guarda. Noto che ci sono circa 15 facce nuove. Questo è dovuto al fatto che le sale dei dintorni
sono chiuse per le vacanze, quindi tra oggi e domani penso che vedrò delle persone diverse. Anche
l’età si abbassa, ci sono più persone che oscillano tra i 30 e i 50, ma non cambia il genere dei giocatori.
Tutti maschi. Noto che sono poche le ricevute a terra, forse non c’è stata molta gente fino ad ora. Un
giocatore chiede ad un altro “ dimmi che numeri di cavalli giochi, così non li gioco io, perché tu porti
sfiga”. Un altro ha la ricevuta in tasca, ma non la tira fuori fin quando non finiscono le corse, sarà un
suo gesto scaramantico. Arriva il figlio della signora che solitamente viene accompagnata da tutta la
famiglia. Però è solo. I giocatori parlano tra di loro chiedendosi “hai studiato?”, riferito ai cavalli. Le
persone man mano aumentano, sono 48. 3 giocano alle slot. Uno in sala scommesse e due dentro la
sala fumatori. Oggi la sala mette un po’ d’ansia. Qualcuno guarda i monitor, c’è una corsa ciclistica.
La fila però è agli sportelli dell’ippica. Gli stranieri sono 13. Il tizio con la camicia a quadri oggi ho
capito che il suo compito è quello dell’informatore, dà i cavalli da giocare agli altri e quando arriva
quel cavallo prende la percentuale. Gioca con i soldi degli altri. Ora riesco a capire anche la reazione
della vittoria dei 2,30 euro dell’altro giorno. Di solito chi vince somme alte non grida, non esulta, in
quanto vuole evitare che tutti gli altri gli girino intorno per averne una parte. Chi vince poco esulta.
Qualcuno di loro gioca in società con gli altri, come ha fatto C ora. Mi dice che già ha giocato 50 euro
ma per le corse della sera, quindi quando tornerà domani capirà se ha vinto o meno. Alle scommesse di
calcio oggi c’è un po’ di fila, più degli altri giorni. Forse è dovuto proprio al fatto che fino a ieri
giocavano in altre sale, oggi invece si sono riversati qui. L’età delle persone che scommette al calcio è
più bassa rispetto a coloro che scommettono ai cavalli. Entra una donna in sala e preleva il marito,
anziano, che sta giocando all’ippica.
“Voglio prendere 1.200 euro come l’altra volta con solo un euro!!” non capisco però da dove proviene
la voce che ha pronunciato questa frase.
Ore 17.00
46 persone, 11 stranieri. In sala, anche se sono tanti, ci sono dei momenti di silenzio prolungati, di
solito, tra una corsa e l’altra. Sembra quasi che davvero non ci sia nessuno. 4 giocano alle slot, 3 nella
sala fumatori, 1 nella sala scommesse. Vicino alla slot in sala fumatori c’è un uomo vestito da lavoro.
Mi dice: “dovrei stare al lavoro a quest’ora ma non mi va, quindi son venuto qui”. Gli somministro il
Sogs mentre gioca. È un uomo sui 40 anni e mi dice “non ci piace giocare, ci piace perdere, siamo
masochisti”. Poi mettendo altri soldi nella slot mi chiede “porta fortuna o sfortuna lei?” Gli altri
spettatori nel frattempo aggiungono “se la macchinetta da 0 se ne può andare" e lui aggiunge dopo
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