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"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

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IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: FENOMENOLOGIA, EZIOLOGIA, DIAGNOSI<br />

Per arrivare a un riconoscimento ufficia<strong>le</strong> di una patologia <strong>le</strong>gata al <strong>gioco</strong>, bisogna attendere la fine<br />

<strong>del</strong> XX secolo, sim<strong>il</strong>mente a quanto è accaduto per l’Alcolismo 35 . Anche se di <strong>gioco</strong> compulsivo si<br />

parla dai primi <strong>del</strong> ‘900, esso è stato riconosciuto definitivamente come una patologia a sé stante<br />

nel 1980, quando l’APA 36 lo introdusse nella III versione <strong>del</strong> Manua<strong>le</strong> Statistico e Diagnostico dei<br />

Disturbi Mentali (DSM), classificandolo nella categoria dei Disturbi <strong>del</strong> Controllo degli Impulsi<br />

Non Classificati Altrove, cioè non riconducib<strong>il</strong>i al quadro clinico di altri disturbi.<br />

La caratteristica fondamenta<strong>le</strong> <strong>del</strong> disturbo <strong>del</strong> controllo degli impulsi è l’incapacità a resistere a un<br />

impulso o a un desiderio impel<strong>le</strong>nte: <strong>il</strong> soggetto prova una tensione o un eccitamento crescente pri-<br />

ma di compiere l’azione e gratificazione o sollievo nel momento in cui la compie; in seguito possono<br />

essere presenti rimorsi e sensi di colpa.<br />

La Decima Revisione <strong>del</strong>la Classificazione Statistica Internaziona<strong>le</strong> <strong>del</strong><strong>le</strong> Malattie e dei Prob<strong>le</strong>mi Sa-<br />

nitari Correlati (ICD-10) 37 descrive <strong>il</strong> <strong>gioco</strong> d’azzardo patologico nel capitolo dei Disturbi <strong>del</strong><strong>le</strong><br />

Abitudini e degli Impulsi, caratterizzati da atti ripetuti e in controllab<strong>il</strong>i che non hanno chiara mo-<br />

tivazione raziona<strong>le</strong> e che generalmente mettono in pericolo gli interessi <strong>del</strong> paziente e <strong>del</strong><strong>le</strong> altre<br />

persone. Attualmente si discute se classificare in un unico capitolo <strong>del</strong>la prossima edizione <strong>del</strong> DSM<br />

i disturbi correlati a sostanze e <strong>le</strong> cosiddette dipendenze comportamentali tra cui <strong>il</strong> <strong>gioco</strong> d’azzardo<br />

patologico. Tali condizioni sono caratterizzate da uno stato di craving (o desiderio smanioso), pre-<br />

cedente l’inizio <strong>del</strong>l’episodio patologico, che si manifesta in un discontrollo sul comportamento e<br />

sulla sua iterazione nonostante <strong>le</strong> conseguenze negative; sono descrivib<strong>il</strong>i inoltre come addiction 38 ,<br />

35 L’alcolismo è stata la prima forma di dipendenza accettata all’interno <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo medico, secondo i criteri<br />

kraepeliniani relativi al<strong>le</strong> malattie mentali; ciò avvenne a partire dagli anni ‘50, con l’avvallo <strong>del</strong>l’American Psychiatric<br />

Association (A.P.A.), anche se già due secoli prima <strong>il</strong> padre <strong>del</strong>la psichiatria Benjamin Rush, aveva catalogato<br />

l’alcolismo come una patologia.<br />

36 American Psychiatric Association.<br />

37 Organizzazione Mondia<strong>le</strong> <strong>del</strong>la Sanità (OMS), Classificazione Statistica Internaziona<strong>le</strong> <strong>del</strong><strong>le</strong> Malattie e dei Prob<strong>le</strong>mi<br />

Sanitari Correlati - decima revisione (ICD-10), Libreria <strong>del</strong>lo Stato, Ginevra, 1992.<br />

38 H.J.Schaffer, “Strange bedfellows: a critical view of pathological gambling and addiction”, in Addic-tion, 94,<br />

1999, pp. 1445-1448. Con <strong>il</strong> termine dependence si vuo<strong>le</strong> indicare la dipendenza fisica e chimi-ca, la condizione<br />

in cui l’organismo necessita di una determinata sostanza per funzionare, perciò la richiede. Con addiction invece<br />

si intende definire una condizione genera<strong>le</strong> in cui la dipendenza psicologica spinge alla ricerca <strong>del</strong>l’oggetto, senza<br />

<strong>il</strong> qua<strong>le</strong> l’esistenza diventa priva di significato. addiction e dependence non compaiono necessariamente insieme. Il<br />

riconoscimento di nuove forme di dipendenza nei confronti di attività e non più solamente di sostanze chimiche,<br />

conferma l’ipotesi che si possa sv<strong>il</strong>uppare un’addiction senza dependence, un bisogno imprescindib<strong>il</strong>e di mettere in atto<br />

dei comportamenti significativi, in assenza di una dipendenza fisica vera e propria. D’altra parte si può anche avere<br />

dipendenza fisica senza addiction, va<strong>le</strong> a dire senza sv<strong>il</strong>uppare una <strong>fenomeno</strong>logia patologica che conduce a mano a<br />

mano alla comp<strong>le</strong>ta autodistruzione e all’isolamento <strong>del</strong> soggetto.<br />

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