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"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

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perdita <strong>del</strong> controllo nella gestione <strong>del</strong><strong>le</strong> perdite e <strong>del</strong><strong>le</strong> vincite, quando <strong>il</strong> <strong>gioco</strong> è ormai una<br />

necessità;<br />

• secondo alcuni intervistati, una motivazione che porta un soggetto a diventare un giocatore<br />

patologico è la predisposizione di alcune persone alla dipendenza, che può manifestarsi<br />

attraverso <strong>le</strong> sue molteplici forme (tossicodipendenza, alcoldipendenza, <strong>gioco</strong> d’azzardo,<br />

dipendenza alimentare ecc.). In un caso si è osservato che un intervallo di tempo tra due fasi di<br />

<strong>gioco</strong> compulsivo era stato colmato addirittura dal ricorso al mo<strong>del</strong>lismo vissuto in modo<br />

ossessivo. Altre ipotesi formulate dai gruppi si riferiscono alla possib<strong>il</strong>ità di ottenere grosse<br />

vincite in poco tempo, alla vicinanza dei luoghi di <strong>gioco</strong> ed al livello di eccitazione provata<br />

durante <strong>il</strong> <strong>gioco</strong>. Anche stress fam<strong>il</strong>iari (la perdita di un genitore, la separazione dal partner, <strong>il</strong><br />

carico di responsab<strong>il</strong>ità verso la famiglia, ecc.) possono determinare un atteggiamento di <strong>gioco</strong><br />

patologico in soggetti non strutturati caratterialmente;<br />

• l’offerta attua<strong>le</strong> è giudicata sì eccessiva ma tutti i giocatori patologici intervenuti ai focus si<br />

dichiarano dipendenti dal <strong>gioco</strong> indipendentemente dal<strong>le</strong> responsab<strong>il</strong>ità di chi lo eroga. A<br />

questo proposito è interessante notare che alcuni giocatori patologici fanno risalire <strong>il</strong> proprio<br />

comportamento prob<strong>le</strong>matico alla pratica di giochi di solito non riconducib<strong>il</strong>i a specifici<br />

gestori: <strong>il</strong> b<strong>il</strong>iardo, <strong>il</strong> b<strong>il</strong>iardino, giochi di carte sono stati spesso l’incipit per i giocatori con<br />

prob<strong>le</strong>mi patologici;<br />

• se la famiglia è a volte alla base dei prob<strong>le</strong>mi dei giocatori nella stessa famiglia si può<br />

rintracciare l’argine e lo stimolo all’uscita dal tunnel <strong>del</strong> <strong>gioco</strong> patologico. Nessuno dei<br />

partecipanti ai focus si è recato spontaneamente presso <strong>le</strong> strutture di recupero ma è stato<br />

sol<strong>le</strong>citato da genitori, figli, mogli;<br />

• la componente masch<strong>il</strong>e dei soggetti che chiede aiuto al<strong>le</strong> strutture di recupero è maggioritaria<br />

ma ciò non toglie che esista, come osservato in precedenza, un fattore di rischio anche tra <strong>il</strong><br />

genere femmin<strong>il</strong>e;<br />

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