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"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

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“la slot machine quando vinci devi prendere subito i soldi, io giocavo al lotto, avevo vinto una<br />

volta, avevo vinto 250000 lire, non mi è piaciuto perché avevo vinto e dovevo aspettare una<br />

settimana per prendere i soldi” (giocatore patologico, Roma).<br />

La sfera emoziona<strong>le</strong> dei giocatori patologici assume diverse sfaccettature in relazione al<strong>le</strong> fasi di<br />

<strong>gioco</strong>. Il momento <strong>del</strong>la vincita non è, come già scritto, <strong>il</strong> fulcro <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong> giocatore ed anche<br />

quando <strong>le</strong> sia attribuisca un’importanza di r<strong>il</strong>ievo, diventa con <strong>il</strong> passare <strong>del</strong> tempo, sempre più<br />

relativa.<br />

Altre fasi <strong>del</strong> <strong>gioco</strong> allora assumono un ruolo essenzia<strong>le</strong>:<br />

“io ricordo che per una vincita, anche grande, c’era una sensazione di tachicardia, l’emozione<br />

era tanta però subito placata dalla voglia di ricominciare di nuovo. La prima volta sono<br />

andato via con la vincita, poi l’ho spesa la settimana dopo, mentre poi quando vincevo<br />

rispendevo subito” (giocatore patologico, Bolzano);<br />

“per me <strong>il</strong> momento più emozionante è l’attesa <strong>del</strong>la giocata, l’attesa <strong>del</strong>l’esito” (giocatore<br />

patologico, Bolzano);<br />

“nel mio caso la vincita è sempre stata margina<strong>le</strong>, quello che cercavo e perseveravo finchè non<br />

avevo invece la sensazione più forte che era quella che provavo quando perdevo, lì scattavano<br />

una serie di sensazioni, di ragionamenti, di ricerca di istinto auto<strong>le</strong>sionista tipico <strong>del</strong><br />

giocatore, quindi <strong>il</strong> vincere non era importante, era un mezzo per poi provare la sconfitta,<br />

quindi la percezione <strong>del</strong>la vincita, l’esaltazione che potevi avere nel<strong>le</strong> fasi iniziali non ce l’hai<br />

più, forse ce l’hai se in un colpo fina<strong>le</strong> uno dice recupero tutto, allora forse ci sarebbe una<br />

sensazione forte” (giocatore patologico, Bolzano);<br />

“per me la preparazione è importante, la giocata è <strong>il</strong> momento in cui c’è più concentrazione,<br />

più che altro l’idea di sapere che stai andando a giocare, che hai i soldi pronti” (giocatore<br />

patologico, Bolzano).<br />

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